La clinica urologica dell’azienda ospedaliero universitaria delle marche a ancona si è distinta per interventi chirurgici robotici ad alta complessità, che hanno coinvolto pazienti con condizioni rare e delicate. Nel corso del 2024, il reparto ha realizzato numerose procedure con tecniche mini-invasive, confermando l’eccellenza a livello nazionale nel trattamento di tumori urologici. La qualità degli interventi, unita a una stretta collaborazione multidisciplinare, ha generato risultati clinici significativi e riconoscimenti importanti.
Intervento mini-invasivo robotico su paziente trapiantato di rene
Nel dicembre 2024, l’equipe della clinica urologica diretta dal professor andrea benedetto galosi ha portato a termine un raro e complesso intervento chirurgico su un paziente già trapiantato di rene. Grazie all’impiego del robot “leonardo“, è stata eseguita una procedura mini-invasiva per rimuovere una forma tumorale insorta sull’organo trapiantato. Questo intervento rappresenta un caso significativo per la difficoltà tecnica e l’attenzione richiesta nell’evitare danni all’organo e alle strutture circostanti.
Il ruolo della chirurgia robotica in questo contesto si è rivelato fondamentale, perché ha permesso ai chirurghi di operare con precisione millimetrica e con tempi di recupero ridotti rispetto agli interventi tradizionali aperti. L’uso del robot ha contribuito a limitare l’emorragia intraoperatoria e a preservare la funzionalità renale residua del paziente. Questo tipo di intervento rappresenta una sfida anche dal punto di vista anestesiologico e post-operatorio, ma i risultati hanno confermato la sicurezza e l’efficacia della procedura.
L’esperienza maturata nei casi difficili ha permesso alla clinica di consolidare le competenze nella chirurgia robotica, che nel 2024 ha visto l’esecuzione di 160 interventi specifici per patologie alla prostata, oltre a numerosi altri trattamenti. Questi dati testimoniano l’impegno del reparto nel diffondere tecniche all’avanguardia, anche per i pazienti con condizioni complesse come i trapiantati.
Asportazione radicale di vescica e rene su paziente dializzato e cardiopatico
Un altro intervento di grande complessità, eseguito nel novembre 2024 sempre nella clinica urologica di ancona, ha riguardato un paziente con grave insufficienza renale e problemi cardiaci. Il soggetto, in dialisi, ha subito un’asportazione radicale combinata di vescica e rene, operazione che richiede una attenzione particolare a causa delle condizioni cliniche preesistenti.
Il professor andrea benedetto galosi ha sottolineato come la riuscita di questa tecnica chirurgica sia stata possibile grazie alla preparazione meticolosa e al lavoro congiunto di un team multidisciplinare. I rischi legati all’anestesia, al controllo emodinamico e alla gestione post-operatoria sono stati superati attraverso l’esperienza e la cooperazione di specialisti di diverse branche mediche.
Questo tipo di intervento dimostra l’importanza della tecnologia chirurgica associata a una gestione integrata del paziente. L’uso delle tecniche robotiche ha facilitato la precisione e la riduzione dei danni ai tessuti circostanti. La condivisione di competenze tra urologi, cardiochirurghi e chirurghi vascolari ha rappresentato un elemento chiave per il successo dell’operazione e per garantire un decorso post-operatorio privo di complicazioni.
Riconoscimenti nazionali e standard di qualità nella clinica urologica di ancona
La clinica urologica dell’aoum ha ottenuto il riconoscimento come prostate unit accreditata dal ministero della salute per aver superato la soglia minima di 120 interventi chirurgici annuali. Questi interventi riguardano principalmente tumori alla prostata, dove il reparto registra anche un tasso di ricoveri entro 30 giorni dall’intervento pari all’1%, dato nettamente inferiore al limite nazionale del 6%.
Tra i successi più recenti, spicca la nomina a centro di eccellenza nazionale per il trattamento dei tumori renali da parte della società italiana di urologia . Questo riconoscimento, ottenuto nel dicembre 2024, certifica la capacità della clinica di affrontare casi complessi come neoplasie con invasione della vena cava, una condizione in cui il tumore può estendersi fino al cuore.
Lavorare su queste patologie ha richiesto una collaborazione continua con la cardiochirurgia, guidata dal professor marco d’eusanio, e con la chirurgia vascolare, diretta dal dottor luciano carbonari. L’integrazione di competenze ha rafforzato la capacità della clinica di eseguire interventi delicati, e la ricerca clinica svolta internamente ha contribuito a migliorare le tecniche operatorie e il percorso di cura per i pazienti.
Formazione specialistica e attività scientifica nella clinica urologica di ancona
La clinica urologica dell’aoum ospita una scuola di specializzazione che attualmente segue 25 medici provenienti da tutta italia. Durante i cinque anni del percorso formativo, i giovani medici possono trascorrere fino a 18 mesi all’estero, scegliendo destinazioni come il regno unito o l’austria per completare la formazione.
La maggior parte dei specializzandi è di sesso femminile, nonostante le patologie trattate riguardino prevalentemente pazienti maschi, che rappresentano circa il 70% dei casi. La clinica si occupa di pazienti adulti dai 16 anni in su, mantenendo però uno stretto legame con la chirurgia pediatrica del presidio ‘salesi‘ di ancona per la gestione di casi che richiedono un approccio multidisciplinare.
L’attività scientifica della clinica, tra studi e pubblicazioni, si sviluppa parallelamente alla pratica clinica. Questo contribuisce a mantenere aggiornate le metodologie e a diffondere le conoscenze acquisite sugli interventi di alta complessità, con attenzione particolare all’innovazione nelle tecniche robotiche e alla gestione dei tumori urologici.
Valutazioni nazionali e ruolo nella sanità pubblica italiana
L’azienda ospedaliero universitaria delle marche si distingue nella classifica del piano nazionale esiti , che valuta le strutture ospedaliere italiane in base a criteri di qualità e complessità degli interventi. Il risultato ottenuto ha collocato l’aoum come il miglior ospedale pubblico d’italia, grazie anche al contributo della clinica urologica.
Questa valutazione riconosce il valore delle procedure chirurgiche realizzate, la sicurezza dei percorsi clinici e la capacità di affrontare casi ad alto rischio. La conferma arriva anche dai dati sulla riduzione dei tassi di riammissione che denotano una gestione efficace del post-operatorio. Il ruolo della clinica si inserisce in questo contesto come un punto di riferimento per la sanità pubblica, dimostrando che la crescita tecnologica e il talento professionale sono fattori decisivi per garantire un’assistenza di qualità ai pazienti.