L’attesa per la finale di Champions League tra Inter e PSG a Monaco di Baviera ha spinto migliaia di tifosi nerazzurri a cercare un posto allo stadio. Le richieste per i tagliandi, concesse dalla UEFA, hanno superato di molto la disponibilità effettiva. Il club ha reso noti i dettagli del processo di assegnazione che ha scatenato grande interesse tra i sostenitori.
Richiesta massiccia di biglietti per la finale di champions league
L’Inter ha ricevuto oltre ottantamila richieste per i biglietti destinati alla partita decisiva contro il Paris Saint-Germain. La UEFA ha messo a disposizione appena diciottomila tagliandi per i tifosi nerazzurri. Il divario tra domanda e offerta è stato enorme, creando difficoltà nel soddisfare tutte le richieste.
Questi dati si riferiscono all’assegnazione effettuata direttamente dal club, prima della messa in vendita libera. La forte partecipazione dimostra quanto la finale rappresenti un evento di rilievo, attirando appassionati da tutta Italia e non solo. La città di Monaco di Baviera si prepara dunque ad ospitare tifoserie con numeri molto superiori a quelli delle disponibilità in tribuna.
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Il club ha richiamato l’attenzione sulla complessità di questo tipo di distribuzione, dove le quantità limitate si scontrano con la passione dei tifosi. La UEFA stabilisce regole precise sul numero di tagliandi riservati alle squadre finaliste, costringendo a scelte rigorose.
Criteri di assegnazione: premiati gli abbonati storici e i soci inter club
Davanti a una simile mole di richieste, l’Inter ha dovuto adottare criteri rigorosi per scegliere i possessori dei biglietti. Sono stati privilegiati gli abbonati storici con almeno otto stagioni consecutive, partendo dal 2015/2016. Non si è trattato solo di conteggiare gli anni, ma anche di verificare che l’abbonamento fosse stato utilizzato correttamente e assegnato per un uso personale.
Inoltre, una quota dei tagliandi è stata riservata ai soci di Inter Club con anzianità minima di dodici anni consecutivi. Questo riconoscimento alla fedeltà dei gruppi organizzati di tifosi ha avuto un peso considerevole: il quaranta per cento dei codici di acquisto emessi è andato infatti a questi soci.
I codici sono stati inviati via mail e la maggior parte dei destinatari li ha subito utilizzati per completare l’acquisto sul portale ufficiale. Questa procedura ha mantenuto un sistema trasparente e controllato, riducendo i rischi di frodi o rivendite improprie.
Impatto e reazioni della tifoseria
L’entusiasmo dei tifosi dell’Inter non è mancato, ma nemmeno la delusione di chi non è riuscito a ottenere il biglietto. La comunicazione del club ha espresso chiaramente che, “pur volendo, non era possibile esaudire tutte le richieste.” L’alto numero di richieste ha confermato quanto la squadra goda ancora di un seguito consolidato, anche a oltre vent’anni dall’ultima grande finale europea.
I social media sono stati invasi da commenti di tifosi in attesa di notizie e di chi ha ricevuto il codice d’acquisto. La partita a Monaco sarà seguita da una vasta platea sia allo stadio, pur con posti limitati, sia in tv o nei luoghi di ritrovo in giro per l’Italia e il mondo.
Le restrizioni nel numero dei biglietti, imposte dalla UEFA, hanno alimentato il confronto su come gestire situazioni simili in futuro, specie per club con una base di tifosi così ampia. Le modalità adottate dall’Inter hanno comunque mostrato un’attenzione alle presenze più fedeli e storiche.