Intensificati i rimpatri di immigrati clandestini nella provincia di Ancona: tre espulsioni in due giorni

Intensificati i rimpatri di immigrati clandestini nella provincia di Ancona: tre espulsioni in due giorni

La Questura di Ancona intensifica le operazioni contro l’immigrazione clandestina, con tre recenti rimpatri di stranieri irregolari, evidenziando un approccio rigoroso e coordinato delle forze dell’ordine.
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Intensificati i rimpatri di immigrati clandestini nella provincia di Ancona: tre espulsioni in due giorni - (Credit: www.ansa.it)

La lotta contro l’immigrazione clandestina nella provincia di Ancona sta raggiungendo un nuovo livello di intensità, grazie all’impegno del Questore Cesare Capocasa. Negli ultimi giorni, le forze dell’ordine hanno eseguito tre significativi rimpatri, segnando un incremento delle operazioni contro gli stranieri irregolari sul territorio. Le autorità locali stanno implementando misure di contrasto sempre più rigorose, segnalando un’attenzione particolare verso quei cittadini che, dopo aver ricevuto dinieghi nelle loro richieste di protezione internazionale, sono stati soggetti a provvedimenti espulsivi.

Rimpatrio di un cittadino bengalese: la prima operazione del nuovo corso

Martedì scorso ha segnato un importante passo nel piano di rimpatrio: un cittadino bengalese, la cui richiesta di protezione internazionale era stata rifiutata, è stato rimpatriato. Questo episodio rappresenta una chiara indicazione della volontà delle autorità di attuare in modo rigoroso le normative che regolano l’immigrazione. La Questura di Ancona, sotto la direzione del Questore Capocasa, ha messo in atto un protocollo operativo volto a individuare rapidamente i casi di immigrazione illegale e di attuare misure precocemente.

Il protocollo implica un lavoro coordinato tra i diversi settori delle forze dell’ordine, al fine di garantire un’efficace identificazione e gestione delle situazioni all’interno del sistema dell’immigrazione. Gli agenti sono stati formati per monitorare i flussi migratori e rispondere in modo tempestivo alle segnalazioni di irregolarità, anche perché, come dimostrato da questo caso, ci sono cittadini stranieri che, una volta esauriti i loro diritti legali, devono lasciare il Paese senza ulteriori ritardi.

Espulsione di un cittadino marocchino: il secondo intervento

Un altro episodio significativo è stato registrato recentemente con il rimpatrio di un uomo marocchino di 34 anni. Dopo essersi trovato recluso nella casa circondariale di Ancona per reati legati alla droga, il cittadino nordafricano è stato accompagnato presso il Centro di Permanenza per i Rimpatri di Potenza. Il suo arresto, avvenuto lo scorso agosto grazie all’intervento della polizia locale, ha generato un’interazione con il sistema di immigrazione che ha portato alla sua detenzione e successivo rimpatrio.

Dopo la scarcerazione, gli agenti della Questura non hanno perso tempo nel seguire le pratiche necessarie per segnalare lo straniero come irregolare, consentendo di attuare immediatamente il provvedimento di trattenimento presso il Cpr. Azioni di questo tipo non solo servono a proteggere l’ordine pubblico, ma anche a garantire che le procedure di rimpatrio avvengano in conformità con le leggi italiane, mantenendo al contempo il rispetto dei diritti fondamentali.

L’espulsione di un cittadino indiano: le operazioni continuano

Due giorni fa si è registrata un’ulteriore espulsione con il rimpatrio di un cittadino indiano. Quest’ultimo era stato precedentemente soggetto a un ordine di obbligo di firma e di ritiro del passaporto, misura adottata dalle autorità per contenere i rischi associati alla sua presenza nel Paese. Dopo aver ricevuto il via libera per il rimpatrio, gli agenti della polizia di Ancona hanno finalmente potuto portarlo presso l’aeroporto di Milano Malpensa.

L’organizzazione di questo rimpatrio indica una chiara strategia delle autorità locali nel facilitare le operazioni di espulsione, soprattutto quando emerge la possibilità di azioni dirette, come dimostrato dalla celerità con cui è stato gestito il trasferimento all’aeroporto. Il volo per Nuova Delhi, decollato alle ore 21:00, ha concluso rapidamente i processi burocratici necessari per riportare indietro il cittadino indiano, ponendo fine a una lunga serie di complicazioni legali.

L’intensificazione di tali operazioni di rimpatrio riflette un approccio sistematico per affrontare la questione dell’immigrazione irregolare, evidenziando come la Questura di Ancona stia cercando di rafforzare la propria presenza territoriale e di migliorare l’efficacia delle manovre di controllo.

Ultimo aggiornamento il 19 Ottobre 2024 da Laura Rossi

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