Inside Out Fashion Textiles & Home ha inaugurato la sua sede europea a Roma, aprendo una nuova fase per la moda e il design sostenibile. La scelta della capitale italiana come quartier generale riflette una strategia per favorire la crescita di un modello industriale più etico e rigenerativo.
Struttura e attività di inside out fashion textiles & home
Inside Out si presenta con quattro divisioni principali: Education, Media, Brand e Consulting. Ognuna di queste ha un ruolo specifico. Education si concentra sulla formazione e sensibilizzazione; Media gestisce comunicazione e divulgazione; Brand lavora sulla creazione e sviluppo di marchi con focus sostenibile; Consulting supporta aziende nel percorso verso modelli di produzione responsabili.
Questa struttura permette all’azienda di intervenire su più fronti, coprendo aspetti diversi della filiera moda e design. Inside Out inoltre integra il proprio lavoro con il contributo di cinque altre divisioni facenti parte della stessa holding, per assicurare un approccio completo alle sfide del settore.
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Collaborazioni importanti con università prestigiose come Mit, Texas Tech e Georgia Tech rafforzano la parte tecnologica e di ricerca, agevolando l’adozione di processi innovativi. Questo legame con il mondo accademico punta a fornire un supporto concreto e aggiornato alle attività del gruppo, che si muove su un terreno molto competitivo e in continua evoluzione.
La nuova sede di inside out a roma: una tappa fondamentale per la moda sostenibile
L’apertura a Roma del quartier generale europeo di Inside Out Fashion Textiles & Home segna un passaggio rilevante per la holding internazionale. La sede si trova in via Principessa Clotilde 1A, nel cuore della città , ed è dedicata alle attività legate allo sviluppo sostenibile nella moda e nel design tessile. Fondata da Suzy Amis Cameron, l’impresa ha affidato la direzione italiana a Matteo Ward, figura chiave nella definizione delle strategie locali.
Roma diventa così un punto di riferimento per Inside Out, che mira a proporsi come centro di attrazione per progettualità e innovazioni mirate alla sostenibilità all’interno di settori molto rilevanti come tessile, moda e arredamento per la casa. L’azienda sottolinea che la scelta di Roma non è casuale ma frutto di una valutazione attenta rispetto al contesto culturale e imprenditoriale che la città sta vivendo.
Roma come nuovo polo strategico per moda e interior design sostenibili
Il trasferimento del quartier generale europeo a Roma rappresenta un cambio di prospettiva per Inside Out. In passato la holding ha operato principalmente a Milano e Vicenza, ma ora cerca un contesto più favorevole a stimolare una svolta autentica nelle dinamiche di settore. Roma, con il suo clima imprenditoriale rinnovato e la presenza di realtà culturali di rilievo, risponde a questa esigenza.
L’obiettivo è rendere la città un punto focale per l’innovazione sostenibile, che coinvolga non solo la produzione tessile e la moda, ma anche la progettazione d’interni. In pratica, Inside Out punta a consolidare un modello industriale capace di generare un impatto positivo sull’ambiente e sulla società oltre che creare valore economico. La sede romana dovrebbe funzionare da catalizzatore per questa trasformazione, accogliendo iniziative e collaborazioni di rilievo.
I motivi della scelta di roma e il contesto locale
Secondo quanto riferito dall’azienda, Roma garantisce un ambiente ricco di stimoli. Il tessuto imprenditoriale della città cambia volto, diventando più sensibile alle tematiche ambientali e sociali, mentre la sua vitalità culturale offre spunti importanti per progetti che vadano oltre la semplice produzione. Inoltre, la posizione geografica e la connettività della capitale la rendono un luogo ideale per attrarre partner internazionali.
Inside Out ha valutato positivamente anche la possibilità di creare un ecosistema diverso rispetto a quello tradizionale che ha trovato a Milano e Vicenza. La volontà è quella di confrontarsi con nuove realtà , promuovere una cultura d’impresa più attenta e stimolare in modo concreto un cambiamento nei modelli di business. Il trasferimento appare quindi una scommessa mirata a portare avanti un lavoro che guarda a un futuro davvero sostenibile.
In sintesi, Roma entra così nel circuito delle principali città europee impegnate nella moda e nel design con un approccio più responsabile e rivolto al lungo termine, ospitando un progetto con forti ambizioni e respiro internazionale.