Un nuovo capitolo nell’alimentazione alternativa si sta scrivendo in Europa, dove l’Unione ha recentemente dato il via libera a sei nuovi alimenti a base di insetti. Questo trend promette di trasformare il mercato alimentare, introducendo alternative nutrienti e sostenibili, come funghi coltivati tramite bioreattori utilizzando scarti alimentari. Al centro di questo dibattito emergente si trova l’Health and Food Festival di Sanremo, un evento dedicato a esplorare il legame tra cibo e salute e le pratiche di produzione ecologica.
Nuove norme UE per gli alimenti a base di insetti
L’Unione Europea si sta muovendo rapidamente verso l’autorizzazione di alimenti a base di insetti, con sei nuovi “novel food” già approvati. Laura Gasco, docente di Zoocoltura all’Università di Torino, chiarisce che tra questi insetti ci sono diverse specie. Il Tenebrio molitor, noto come verme della farina, può essere consumato sia essiccato sia macinato e utilizzato come ingrediente in vari alimenti. La locusta migratoria è un’altra opzione già autorizzata, insieme ad altre due specie: il grillo e il verme minore della farina .
Questo approccio normativo non si limita solamente ad autorizzare il consumo diretto degli insetti, ma promuove l’uso delle loro farine in prodotti alimentari che potrebbero presto apparire sugli scaffali dei supermercati. L’idea è di mascherare i componenti visivi dell’insetto, rendendo più facile per i consumatori accettare questi nuovi ingredienti. I prodotti come cracker, pane e biscotti stanno già venendo sviluppati per includere farine di insetti, offrendo una fonte di proteine alternativa e sostenibile.
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Il ruolo dei funghi nella produzione alimentare sostenibile
Un altro aspetto innovativo discusso durante il festival concerne l’uso dei funghi, coltivati in bioreattori e realizzati utilizzando gli scarti vari della produzione alimentare. Questi funghi vengono considerati una risorsa potenziale per la creazione di micro-proteine, contribuendo a un’economia circolare nel settore alimentare. Mediante un processo di fermentazione, è possibile trasformare scarti di frutta e verdura in alimenti ricchi di nutrienti.
Questa pratica non solo aiuta a ridurre il rifiuto di materiali organici, ma al tempo stesso offre un’alternativa proteica alle fonti alimentari tradizionali. È un’area di ricerca in pieno sviluppo che ha il potenziale di modificare significativamente il modo in cui ci alimentiamo, introducendo ingredienti più eco-compatibili e rispettosi dell’ambiente.
Le sfide legate alle allergie e alle intolleranze alimentari
Sebbene ci siano molteplici vantaggi nell’adozione di alimenti a base di insetti e funghi, non mancano le criticità, in particolare quelle legate a intolleranze e allergie. Gianfranco Trapani, direttore del Centro studi Alfred Nobel, mette in evidenza che è fondamentale considerare le reazioni individuali a questi nuovi alimenti. Ad esempio, i grilli appartengono alla stessa famiglia dei crostacei e, di conseguenza, le persone allergiche ai crostacei potrebbero avere reazioni avverse a questi insetti.
Queste considerazioni saranno cruciali nella futura diffusione di prodotti alimentari a base di insetti. La trasparenza nella composizione degli alimenti e una comunicazione chiara riguardo ai potenziali allergeni saranno essenziali per guadagnare la fiducia dei consumatori e garantire una transizione sicura verso una dieta che integra questi ingredienti alternativi.
La direzione intrapresa dall’Unione Europea verso l’inclusione di insetti e funghi nella dieta quotidiana presenta opportunità significative. Tuttavia, è evidente che una pianificazione e una valutazione adeguata delle possibili allergie e intolleranze resteranno al centro di questo evolutivo panorama alimentare.