L’Inps ha avviato un processo di rafforzamento contro le frodi e i tentativi di phishing e smishing. Tra riorganizzazioni interne, finanziamenti europei e rapporti con altre amministrazioni, l’Istituto punta a creare una rete più solida per proteggere i cittadini e garantire la legalità. A Roma, durante il ForumPA 2025, sono state illustrate le nuove azioni e le prospettive future nell’ambito della prevenzione e del controllo.
Riorganizzazione interna e nuovo assetto per il controllo antifrode
Nel 2024 l’Inps ha riorganizzato la propria struttura interna per migliorare la capacità di contrasto alle frodi. Tra le novità, la creazione di una direzione centrale dedicata a internal audit, risk management, compliance e antifrode. Questo nuovo reparto raccoglie e coordina tutte le attività di controllo, garantendo una visione unitaria sugli interventi necessari a fronteggiare i fenomeni illeciti. Il direttore centrale Alessandro Romano ha sottolineato che “l’investimento in questa direzione ha rappresentato un passo fondamentale per l’Istituto.”
Attenzione a phishing e smishing
Questo riassetto ha permesso una gestione più puntuale delle informazioni e un controllo più rapido su pratiche sospette o irregolari, con particolare attenzione a segnali di phishing o smishing. Le campagne informative e di sensibilizzazione, presentate durante il ForumPA, sono il prodotto di una strategia pensata per agire sia in termini preventivi che repressivi. L’Inps utilizza tecnologie aggiornate, anche grazie a fondi europei, per rafforzare i sistemi di verifica e bloccare le comunicazioni fraudolente rivolte agli utenti.
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Finanziamenti europei e tecnologia mirata per il contrasto alle frodi
L’Inps ha destinato parte delle risorse a un sistema antifrode finanziato da fondi europei, volto a migliorare la rilevazione e il blocco tempestivo delle truffe. Questo strumento si basa su analisi avanzate di dati e segnali di rischio, consentendo di identificare schemi sospetti sia nelle richieste di prestazioni sia nelle comunicazioni via sms o email. Il direttore Romano ha evidenziato come “questo sistema sia un supporto concreto al lavoro degli operatori e degli investigatori interni.”
Cooperazione con enti e forze dell’ordine
Questi interventi, però, non si esauriscono nell’ambito nazionale. L’Inps intensifica la cooperazione con enti pubblici e forze dell’ordine per avere un quadro più ampio e una risposta più efficace alle frodi. Il sistema antifrode, infatti, si nutre di informazioni condivise, migliorando così la capacità di intervenire in modo tempestivo in presenza di tentativi di truffa. L’Istituto punta a rafforzare ulteriormente la qualità e la quantità dei dati raccolti tramite questa tecnologia.
Collaborazioni con magistratura, guardia di finanza e altre amministrazioni
Un elemento centrale dell’attività antifrode dell’Inps è il lavoro di squadra con altre istituzioni impegnate nelle verifiche e nei controlli. Durante il ForumPA il direttore Romano ha sottolineato come “si stia consolidando il rapporto con la magistratura, la guardia di finanza e amministrazioni come l’agenzia delle entrate.” Questi enti agiscono su fronti diversi, ma condividono l’obiettivo di tutelare la legalità e il corretto utilizzo delle risorse pubbliche.
Ruolo di coordinamento e campagne educative
In questo contesto, l’Inps svolge un ruolo di coordinamento e di snodo per raccogliere le segnalazioni, scambiare dati e pianificare azioni congiunte. La collaborazione permette non solo di migliorare le capacità investigative ma anche di evitare sovrapposizioni e di scoprire schemi fraudolenti complessi. La strategia prevede anche campagne educative rivolte ai cittadini per prevenire le truffe informatiche, con informazioni sui rischi e consigli per proteggersi.
Cooperazione europea e accordi per lo scambio di dati antifrode
L’Inps ha esteso le sue collaborazioni oltre i confini nazionali, firmando accordi con autorità di altri paesi per potenziare il controllo sulle frodi previdenziali transfrontaliere. Un esempio è l’intesa siglata con l’autorità francese, che permette uno scambio reciproco di dati e informazioni. Questo tipo di cooperazione aiuta a identificare più velocemente le irregolarità legate a movimenti di persone o richieste di prestazioni provenienti da più stati europei.
Rete internazionale per il contrasto alle frodi
Nel corso del ForumPA 2025, il direttore Romano ha spiegato che “questa rete internazionale contribuisce a ridurre le lacune informative, difficili da colmare con operazioni isolate.” Molte frodi previdenziali si sviluppano infatti oltre frontiera, con richieste o documenti falsificati per ottenere indebitamente benefici. Grazie all’accordo con la Francia, e presumibilmente con altri paesi europei, l’Inps può accedere a controlli più ampi e favorire indagini incrociate.
Queste iniziative rientrano in un quadro di aumentata vigilanza e attenzione rispetto ai tentativi di frode. L’azione su più piani, tra riorganizzazione interna, investimenti tecnologici, scambi istituzionali e collaborazioni internazionali, rappresenta un impegno costante per garantire la trasparenza e la sicurezza nell’erogazione delle prestazioni previdenziali.