L’inasprirsi delle inondazioni in Spagna ha suscitato allerta e preoccupazione, non solo per le conseguenze immediatamente visibili sulle popolazioni colpite, ma anche per la rapida intensificazione di questi fenomeni legati al riscaldamento globale. Gli esperti mettono in evidenza l’impatto del cambiamento climatico di origine antropica, il quale ha contribuito a trasformare eventi meteorologici normali in situazioni catastrofiche.
Cause dell’alluvione in Spagna
Le inondazioni che hanno recentemente colpito diverse regioni spagnole sono, secondo i ricercatori, in gran parte scatenate da un fenomeno naturale noto come “gota fría” o “goccia fredda”. Questo fenomeno si verifica quando un’aria fredda scende sopra le calde acque del Mar Mediterraneo, creando condizioni favorevoli per intense precipitazioni, specialmente durante i mesi autunnali e invernali. Negli ultimi anni, le temperature del Mediterraneo hanno raggiunto livelli straordinari, accentuando l’effetto di questo processo meteorologico.
Il cambiamento climatico sembra aumentare significativamente la quantità di pioggia associata a queste tempeste. Gli scienziati stimano che ogni incremento di un grado Celsius nell’atmosfera possa portare a un aumento del 7% della pioggia prodotta. Quando le precipitazioni iniziano a cadere, risultano spesso così intense che il suolo non riesce ad assorbirle in modo adeguato, portando a fughe eccessive d’acqua, fiumi in piena e danni devastanti.
Riscaldamento globale e precipitazioni estreme
Le conseguenze del riscaldamento globale si estendono oltre le sole precipitazioni intense. Durante l’estate, le temperature elevate hanno come effetto collaterale la desidratazione dei terreni, diminuendone la capacità di assorbire l’acqua piovana. Il professor Mark Smith dell’Università di Leeds ha sottolineato come questo processo amplifichi gli effetti delle piogge intensificate. Maggiore è l’acqua che scorre, maggiore è il rischio di allagamenti e distruzioni.
Alcuni scienziati stanno investigando se il cambiamento climatico possa rendere queste tempeste più lente, aumentando di conseguenza la quantità di pioggia che possono scaricare. Quest’anno, eventi come la tempesta Boris, che ha causato danni enormi in più paesi dell’Europa centrale, evidenziano come le alte temperature nel Mediterraneo possano influenzare pesantemente il clima, aumentando la probabilità di disastri naturali.
Preparazione dell’Europa e criticità nelle previsioni
In Spagna, le recenti inondazioni hanno messo in luce anche una mancanza di avvisi meteorologici tempestivi e precisi. Questo ha generato polemiche riguardo alla possibilità di implementare misure di prevenzione più efficaci. Le inondazioni sono state tanto violente da distruggere persino infrastrutture fondamentali, come ponti e strade. Tuttavia, i meteorologi riconoscono che prevedere la traiettoria di temporali rapidi e intensi è un’impresa complessa.
La dottoressa Linda Speight dell’Università di Oxford ha spiegato come gli avvisi possano salvare vite umane e consentire alle persone di cercare rifugi sicuri. Tuttavia, il carattere imprevedibile delle piogge più forti rappresenta una sfida senza precedenti per i meteorologi. La comunità scientifica sta lavorando a soluzioni innovative per affrontare questo problema, sebbene non ci siano garanzie di un risultato risolutivo in tempi brevi.
Un altro punto critico emerso dalla situazione spagnola è l’insufficienza delle infrastrutture moderne nel gestire eventi di inondazioni estreme. Molti esperti concordano sul fatto che le reti urbane, i ponti e le strade siano progettate per affrontare condizioni climatiche che risalgono a un secolo fa, non quelle attuali. Questo scarto tra pianificazione e realtà mette a rischio la sicurezza delle comunità e richiede un ripensamento radicale delle infrastrutture stesse.
Ultimo aggiornamento il 31 Ottobre 2024 da Donatella Ercolano