Le indagini sul delitto di Garlasco continuano con nuove verifiche su tabulati telefonici e analisi di impronte e tracce di dna. Stanno emergendo elementi che potrebbero fornire dettagli inediti sulla giornata del delitto e sui rapporti tra le persone coinvolte. L’approfondimento riguarda anche chiamate non presenti nei primi accertamenti, gettando luci su alcune conversazioni che finora erano sfuggite agli inquirenti.
Tabulati telefonici analizzati per ricostruire gli spostamenti e i contatti del giorno del delitto
Gli inquirenti hanno focalizzato l’attenzione sui tabulati telefonici di agosto 2025, cercando di ricostruire con precisione orari e chiamate effettuate da diversi soggetti. Tra queste risultano tre chiamate di Andrea Sempio a Chiara, proprio nei momenti precedenti il delitto. Questi contatti risultano già noti e fanno parte del quadro investigativo fin dall’inizio.
Oltre a queste, emerge un’altra telefonata che potrebbe avere significato nelle indagini: una chiamata effettuata da Stefania Cappa, cugina di Chiara e non iscritta nel registro degli indagati. Questa chiamata sarebbe avvenuta la domenica 12 agosto, la giornata successiva al sabato in cui è avvenuto il delitto.
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Dichiarazioni di stefania cappa sui contatti con chiara
Le telefonate di Stefania Cappa sono finite al centro dell’attenzione perché più volte registrate nei verbali. In particolare, durante un’interrogazione la donna ha dichiarato che “dopo aver visto sua cugina l’11 agosto, si erano sentite telefonicamente il giorno successivo, intorno a mezzogiorno.” Tra loro c’era stato un accordo per incontrarsi il pomeriggio del 13 agosto, ma nel corso della telefonata Stefania non aveva notato alcun comportamento fuori dal comune nel modo di fare di Chiara.
Discrepanze nei tabulati telefonici e implicazioni per le indagini
Questa chiamata tra Stefania e Chiara, pur menzionata più volte nei verbali, non compare però traccia nei tabulati telefonici acquisiti finora dalla polizia giudiziaria. L’assenza di questa chiamata dalle registrazioni ufficiali solleva dubbi e rende necessarie ulteriori verifiche sulle fonti e gli archivi telefonici utilizzati.
Gli investigatori stanno valutando se si tratti di un errore tecnico, di una inesattezza nella trascrizione o di una possibile omissione. Ad oggi, non è ancora chiaro se quella telefonata sia effettivamente mai avvenuta o se semplicemente non risulti per motivi tecnici legati agli operatori o ai dispositivi impiegati.
Importanza di chiarire la telefonata mancante
Questo dettaglio assume rilievo perché potrebbe fornire elementi utili a ricostruire la rete di contatti e spostamenti della vittima nei giorni prima e dopo il delitto. La riconciliazione di queste testimonianze con i dati telefonici appare quindi cruciale per stabilire una timeline affidabile.
Attesa per i risultati delle nuove analisi di dna e impronte raccolte
Parallelamente all’esame dei tabulati, gli inquirenti attendono gli esiti degli accertamenti su nuove impronte e tracce di dna rilevate sul luogo del delitto o in oggetti collegati al caso. Questi riscontri potrebbero confermare o scartare possibili presenze, contribuiendo a fare chiarezza su chi abbia potuto essere coinvolto.
L’apporto delle tecniche forensi è fondamentale per verificare o correggere le ricostruzioni basate sulle testimonianze e sulle registrazioni telefoniche. Le nuove analisi, eseguite con tecnologie aggiornate, potrebbero portare ad un cambiamento significativo nell’impianto investigativo.
Gli esperti si concentrano soprattutto su evidenze emerse nei mesi più recenti, che non erano state valutate nei primi accertamenti, per capire se ci siano elementi prima inediti o trascurati legati alla dinamica del delitto.
I riscontri forniti dai laboratori scientifici sono attesi con attenzione dagli inquirenti, che dovranno integrare queste informazioni ai dati già acquisiti per procedere nelle indagini in modo più completo e preciso.