Un bambino di nove mesi è ricoverato in condizioni critiche all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli dopo essere arrivato privo di coscienza nel pronto soccorso di Sapri, in provincia di Salerno. I medici hanno trovato lesioni gravi e il piccolo è stato sottoposto a un intervento d’urgenza. Le autorità locali hanno aperto una verifica sulle cause delle condizioni del neonato, ancora appeso a un filo tra la vita e la morte.
Le circostanze del ricovero e i primi soccorsi a sapri
Il bambino è stato trasportato ieri mattina in eliambulanza all’ospedale Santobono, dopo un ingresso in gravi condizioni al pronto soccorso di Sapri. Era arrivato privo di coscienza nella tarda mattinata. Appena valutato dai medici locali, si è capito che le lesioni erano critiche e necessitavano di un trasferimento urgente in un centro specializzato. La gravità del quadro clinico ha portato a intervenire subito con un’operazione chirurgica complessa per cercare di stabilizzare il piccolo.
Il trasporto in eliambulanza ha ridotto i tempi di intervento. Nel nosocomio di Sapri si sono attivati per contenere la situazione in attesa del trasferimento. Nonostante il pronto soccorso abbia effettuato manovre di supporto, le condizioni respiratorie del bimbo erano peggiori, con segnali che potrebbero indicare una patologia preesistente.
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Le lesioni riscontrate e l’intervento chirurgico d’emergenza
Gli esami clinici e radiologici hanno evidenziato diverse lesioni gravissime: fratture al cranio, a un femore e anche al collo. Questi danni sono stati giudicati tali da richiedere un intervento chirurgico immediato. L’operazione si è conclusa poche ore dopo il ricovero, ma le condizioni restano critiche e la prognosi è ancora riservata. La complessità e l’estensione delle ferite, soprattutto quelle al capo e al collo, sono all’origine della situazione di estrema difficoltà respiratoria.
Il reparto pediatrico segue con attenzione il paziente, monitorando ogni parametro vitale. L’équipe medica coordina anche un percorso diagnostico per chiarire complicazioni che possono essere legate a eventuali condizioni nate insieme o prima del trauma verificatosi. La situazione tiene sotto pressione sia il personale sanitario che le famiglie coinvolte.
L’apertura delle indagini nel comune di vibonati
A Vibonati, comune del salernitano, si sta indagando per stabilire cosa abbia provocato le lesioni così gravi sul bambino. Le autorità competenti sono al lavoro per ricostruire le ultime ore di vita del neonato e capire se siano coinvolte situazioni di rischio o responsabilità.
Sono stati avviati approfondimenti su persone e contesti frequentati dal piccolo. Si controllano eventuali testimonianze, ambienti domestici e strutture che potrebbero aver influito su quanto accaduto. Gli inquirenti non escludono alcuna pista, includendo l’ipotesi di traumi accidentali o atti di violenza. Il caso coinvolge diversi enti, dai servizi sociali alla procura minorile, e richiede risposte tempestive vista l’età e le condizioni del bimbo.
La delicatezza delle indagini
Le indagini si muovono con la massima cautela vista la delicatezza del fatto e la giovane età della vittima, per tutelare il minore e garantire che venga fatto ogni accertamento dovuto. Tutti i dati raccolti serviranno a ricostruire il quadro completo delle cause e aiutare a definire eventuali responsabilità nelle ore che hanno preceduto il ricovero.