Indagini a Termini Imerese sulla morte del sommozzatore olandese durante i lavori sul veliero Bayesian

Indagini a Termini Imerese sulla morte del sommozzatore olandese durante i lavori sul veliero Bayesian

L’incidente mortale di Rob Cornelis Huijben durante il recupero del veliero Bayesian a Porticello ha avviato un’indagine a Termini Imerese su Smith & Savage per omicidio colposo e sicurezza sul lavoro.
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L’incidente mortale del sommozzatore olandese Rob Cornelis Huijben durante il recupero del veliero Bayesian a Porticello ha avviato un’indagine per omicidio colposo e violazione delle norme di sicurezza, con il legale rappresentante della ditta Smith & Savage indagato. - Gaeta.it

L’incidente fatale che ha coinvolto rob cornelis huijben, il sommozzatore olandese deceduto durante le operazioni di recupero del veliero bayesian naufragato ad agosto nei pressi di porticello, ha avviato un’indagine formale a termini imerese. I pm concetta federico e raffaele cammarano indagano il legale rappresentante della ditta smith & savage per omicidio colposo e violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro. Il caso si inserisce nelle attività legate al recupero del bayesian, previsto per la prima settimana di giugno, coinvolgendo anche altre società incaricate delle operazioni.

Il contesto dell’incidente e le responsabilità in capo alla smith & savage

rob cornelis huijben stava effettuando il taglio del boma del veliero bayesian, un’operazione delicata parte del recupero del natante affondato nel golfo di porticello ad agosto 2024. La smith & savage, impresa olandese per cui lavorava il sommozzatore, ha la responsabilità di garantire le condizioni di sicurezza per gli operatori subacquei coinvolti. Proprio per questa ragione il rappresentante legale dell’azienda è stato iscritto nel registro degli indagati dai pubblici ministeri di termini imerese, in seguito alla tragica morte.

Il ruolo dell’autopsia e del consulente tecnico

L’iscrizione è considerata un atto dovuto prima dell’autopsia, che è stata effettuata pochi giorni dopo l’incidente. Il titolare della smith & savage ha potuto nominare un consulente di parte, che ha preso parte all’esame autoptico del corpo di huijben. La scelta di tutelare il diritto alla difesa, con l’assistenza di consulenti tecnici, segue la prassi giudiziaria in situazioni di indagine per omicidio colposo e infortuni sul lavoro. Quanto accaduto riporta all’attenzione la necessità di verificare la conformità alle normative di sicurezza nei lavori subacquei più complessi, soprattutto in ambiti con rischio elevato come quello del recupero di relitti marini.

Coinvolgimento di altre società nelle operazioni di recupero del veliero bayesian

Le operazioni di recupero del bayesian vedono in campo più società. La smith & savage è incaricata delle mansioni che richiedono la presenza dei sommozzatori, mentre la hebo, proprietaria delle gru lift 10 e lift 2, presta servizio per conto della tmc marine, cui è affidato il sollevamento del relitto. Queste macchine svolgono un ruolo cruciale per la messa in sicurezza e l’emersione del veliero, contribuendo alla preparazione delle fasi finali del recupero.

Sospensione delle operazioni subacquee ed impiego di robot

Con la morte del sommozzatore, le operazioni subacquee sono state sospese e sostituite dall’impiego di robot sottomarini per proseguire le attività sotto la superficie. Questa scelta consente di ridurre il rischio per il personale umano, mantenendo comunque il monitoraggio e gli interventi necessari. Il recupero complessivo del bayesian, infatti, è previsto per la fase conclusiva entro la prima settimana di giugno 2025. Le modalità di svolgimento saranno probabilmente riviste per adattarsi alle nuove condizioni di lavoro e per garantire la sicurezza dei tecnici coinvolti.

Le implicazioni legali e le prospettive dell’inchiesta giudiziaria

L’indagine condotta dalla procura di termini imerese mira a chiarire le cause del decesso di rob huijben e a verificare eventuali responsabilità nell’ambito delle misure di sicurezza previste per i sommozzatori. Le ipotesi di reato sono l’omicidio colposo e la violazione delle normative sul lavoro, richieste dai protocolli per casi di infortuni mortali durante attività a rischio. L’iscrizione del legale rappresentante della smith & savage come indagato testimonia l’attenzione della magistratura verso la sicurezza in cantieri subacquei e nel recupero di navi affondate.

Fasi preliminari e coinvolgimento di consulenti tecnici

Il procedimento è in fase preliminare ma coinvolge l’attività di consulenti tecnici per approfondire aspetti tecnici legati alle condizioni del cantiere. L’autopsia e l’esame della scena dell’incidente saranno elementi chiave per ricostruire la dinamica dell’incidente. Le conclusioni dell’indagine potranno anche portare a eventuali revisioni delle procedure operative nei lavori subacquei, soprattutto per quanto riguarda l’impiego di equipaggiamenti e l’addestramento degli operatori.

La vicenda richiama l’attenzione sulle difficoltà e i rischi connessi ai recuperi marittimi, specie quando sott’acqua vengono svolte attività complesse come il taglio di parti di strutture metalliche di grandi dimensioni. La scelta di affidarsi a tecnologie robotiche può rappresentare un cambiamento nelle strategie di gestione del rischio nei cantieri sottomarini.

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