L’inchiesta sulla tragedia della funivia del Faito, che ha causato la morte di quattro persone, si è intensificata con l’iscrizione nel registro degli indagati di venticinque soggetti coinvolti nella gestione e manutenzione dell’impianto. Tra questi spicca Umberto De Gregorio, presidente dell’Eav, il ente responsabile del servizio. La decisione dei magistrati si è basata sulla necessità di procedere a un accertamento tecnico irripetibile, fondamentale per ricostruire la dinamica dell’incidente.
La tragedia della funivia del faito e i primi sviluppi dell’inchiesta
L’incidente si è verificato in un’area prossima al Monte Faito, nel Comune di Vico Equense, causando la perdita di quattro vite umane. L’evento ha immediatamente allertato le autorità competenti, che hanno aperto un fascicolo per identificare cause e responsabilità. La funivia, gestita dall’Eav, ha una lunga storia di manutenzioni e controlli che ora vengono rivalutati in seguito al drammatico episodio.
Intervento della procura di torre annunziata
L’intervento della Procura di Torre Annunziata è scattato con urgenza, affidandosi a un pool coordinato dal procuratore Nunzio Fragliasso. Subito dopo l’incidente, si sono raccolte testimonianze e documenti per capire se fossero rispettate tutte le norme di sicurezza previste per impianti di questo tipo. L’iscrizione di venticinque persone nel registro degli indagati rappresenta un passo formale che prepara l’iter investigativo verso lo svolgimento di accertamenti approfonditi.
Leggi anche:
Ruolo e responsabilità degli indagati nel contesto della gestione e manutenzione
Tra i nomi presenti nel registro figura Umberto De Gregorio, presidente dell’Eav, il soggetto che ha la supervisione principale sull’impianto della funivia. La sua posizione, come quella degli altri indagati, riguarda sia gli aspetti gestionali sia quelli tecnici legati al mantenimento della sicurezza dell’impianto.
I venticinque indagati coprono ruoli diversi, dal personale tecnico ai dirigenti dell’ente gestore. Si ipotizzano diverse responsabilità, comprese eventuali omissioni o negligenze nella manutenzione ordinaria e straordinaria della funivia. La Procura intende stabilire se gli interventi di controllo siano stati eseguiti con tempestività e accuratezza, considerando il rischio associato all’uso quotidiano della linea.
Le diverse figure coinvolte
Gli indagati comprendono tecnici, dirigenti e altri responsabili che, in base alle ipotesi investigative, potrebbero aver contribuito con comportamenti negligenti o omissivi. “È fondamentale capire se tutte le procedure di sicurezza siano state correttamente applicate e documentate”, spiegano fonti vicine al caso.
Accertamento tecnico irripetibile e tempistiche delle indagini
L’aspetto centrale dell’inchiesta saranno gli accertamenti tecnici, definiti irripetibili, che puntano a esaminare lo stato dell’impianto nel dettaglio. Questi controlli permetteranno di analizzare componenti meccaniche e sistemi di sicurezza, in modo tale da risalire agli eventuali guasti o malfunzionamenti che hanno portato al cedimento.
L’incarico ai periti per l’esecuzione degli esami sarà formalizzato a breve, precisamente il 23 maggio, con una procedura che garantisce l’accesso e la conservazione delle prove nel modo più rigoroso. Il lavoro dei tecnici sarà fondamentale per offrire alla Procura elementi oggettivi su cui basare le decisioni successive, compresi provvedimenti cautelari o richieste di rinvio a giudizio.
Modalità operative durante le indagini
Le operazioni si svolgeranno con modalità tali da non pregiudicare il ritrovamento di eventuali tracce o indizi rilevanti. Ogni fase sarà documentata e legata a protocolli specifici, con l’obiettivo di preservare l’integrità delle prove fino alla conclusione dell’attività investigativa.
Impatto sul territorio e misure adottate dopo l’incidente
L’incidente della funivia ha generato una forte reazione nella comunità locale e ha acceso il dibattito sulla sicurezza degli impianti di trasporto pubblico in aree montane come il Faito. Subito dopo l’evento, le autorità hanno messo in campo misure di prevenzione per evitare incidenti simili mentre si attende l’esito delle indagini.
Sono state sospese le attività della funivia e avviati controlli straordinari su altre linee gestite dall’Eav. Le istituzioni territoriali, insieme ai gestori, hanno promesso maggiore attenzione alle condizioni degli impianti e trasparenza riguardo ai risultati dei processi di revisione.
Riflessioni sulle procedure di sicurezza
La vicenda sottolinea l’urgenza di riflettere sulle procedure di manutenzione e gestione, ma soprattutto mette in evidenza la necessità di garantire la sicurezza degli utenti. Il lavoro della Procura e dei periti in queste settimane sarà chiave per chiarire le responsabilità, con l’obiettivo di prevenire nuovi rischi nel futuro.