Il 15 maggio 2025 la facoltà di economia della Sapienza università di Roma ospiterà un evento dedicato al ruolo sempre più rilevante delle criptovalute nell’economia contemporanea. L’appuntamento coinvolge istituzioni, accademici e imprenditori in una riflessione sui cambiamenti generati dall’adozione delle monete digitali, ponendo al centro temi come sicurezza, regolamentazione e sviluppo del mercato italiano.
Un confronto tra istituzioni e mondo accademico sul futuro delle valute digitali
L’incontro organizzato dal consorzio t-tauri, con il patrocinio di Sapienza, regione lazio, unindustria e l’ordine dei dottori commercialisti di roma, si apre con gli interventi di alcune figure istituzionali di spicco. Il viceministro delle imprese e del made in italy valentino valentini e l’onorevole sandra savino, sottosegretario al ministero dell’economia e delle finanze, hanno sottolineato l’importanza crescente delle criptovalute nel contesto economico nazionale.
Per il 2025 è prevista una transizione definitiva delle criptovalute nel mainstream finanziario, con un’integrazione progressiva nei portafogli degli investitori tradizionali. Questa evoluzione evidenzia la necessità di un dialogo aperto tra istituzioni e settore privato per definire strategie che possano accompagnare l’adozione responsabile di queste tecnologie. La presenza di accademici come giovanni di bartolomeo, preside della facoltà di economia, e gli ordinari giuseppe ciccarone e bernardino quattrociocchi, rafforza il collegamento tra ricerca e pratiche economiche reali.
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Le sfide tecnologiche per la sicurezza informatica
Tra gli argomenti al centro del dibattito c’è la sicurezza informatica, elemento decisivo in un’epoca in cui il quantum computing potrebbe rivoluzionare l’intera infrastruttura tecnologica. Gli esperti hanno messo in evidenza i rischi che derivano da questa nuova potenza di calcolo e l’urgenza di sviluppare sistemi criptografici più resistenti. Questo tema riguarda sia la protezione delle transazioni sia la tutela della privacy degli utenti.
Altro punto discusso è la relazione tra blockchain e privacy. Se da un lato la tecnologia garantisce trasparenza e tracciabilità, dall’altro pone interrogativi sul controllo e sul trattamento dei dati personali. L’analisi delle stablecoin ha preso spazio, soprattutto come strumenti potenziali di politica economica, capaci di stabilizzare il mercato e di offrire nuove modalità di pagamento. Questi temi segnano la complessità di un settore in rapida trasformazione, dove ogni innovazione apre scenari economici e sociali delicati.
Lo sviluppo del mercato blockchain e web3 in italia nel 2024
Nel 2024 il valore del mercato italiano dedicato alla blockchain e alle tecnologie web3 ha raggiunto circa 40 milioni di euro. Quasi metà degli investimenti, il 49%, è concentrata nei campi finanziario e assicurativo, ambiti che più stanno adottando soluzioni digitali avanzate. Nonostante questa crescita, il panorama imprenditoriale italiano fa fatica a tenere il passo rispetto ad altri paesi europei. Molte startup preferiscono spostarsi verso contesti con condizioni più favorevoli alla ricerca e allo sviluppo.
Questa dinamica solleva preoccupazioni sulla capacità del sistema economico nazionale di cogliere appieno le opportunità offerte dalle tecnologie emergenti. La scelta di spostarsi all’estero da parte di numerose giovani aziende segnala la necessità di interventi mirati a sostenere l’innovazione e ad attrarre investimenti. Anche per questo la discussione a Roma si focalizza su modelli di supporto e collaborazione fra pubblico e privato, cercando di definire un percorso di crescita più stabile e inclusivo.
Interventi di esponenti istituzionali e imprenditoriali: visioni e priorità
Tra i partecipanti al dibattito figurano esponenti come giuseppe emanuele cangemi, vicepresidente del consiglio regionale del lazio, giuseppe biazzo, presidente di unindustria, e giovanni b. calì, presidente dell’ordine dei dottori commercialisti di roma. Anche i rappresentanti di realtà tecnologiche come pamela pace di neverhack southern europe e giuseppe pastore del consorzio t-tauri hanno portato contributi concreti.
Giuseppe pastore ha rimarcato l’urgenza di prepararsi a un fenomeno in rapida espansione, segnalando rischi nel caso in cui la crescita delle criptovalute restasse fuori da un controllo attento e coordinato. L’intervento di questi protagonisti ha sottolineato la necessità di costruire un quadro normativo e operativo chiaro, in grado di accompagnare i cambiamenti senza frenare l’innovazione. Il confronto ha messo in luce la complessità del tema, che richiede un impegno congiunto per evitare distorsioni e potenziali rischi economici.
Il ruolo della ricerca universitaria e le prospettive future delle valute digitali
Il professor bernardino quattrociocchi ha evidenziato come il dibattito sulle criptovalute sia ormai centrale e riguardi anche aspetti che fino a qualche anno fa sembravano futuristici. La possibilità di costituire imprese con capitale in criptovalute e il progetto dell’euro digitale aprono nuovi scenari da esplorare. I tempi stanno accelerando e ciò che oggi consideriamo futuro è già parte della realtà economica.
L’università assume in questo contesto un ruolo di primo piano per studiare e accompagnare queste trasformazioni. Attraverso il dialogo con istituzioni, imprenditori e tecnologi, la ricerca può aiutare a interpretare sviluppi complessi e a immaginare risposte efficaci per il tessuto produttivo e finanziario nazionale. Il confronto promosso alla Sapienza rappresenta così un tassello importante per capire come le criptovalute influenzeranno le scelte economiche nei prossimi anni.