Incontro a expo 2025 Osaka rafforza la tutela dei prodotti agroalimentari tra Italia e Giappone

Incontro a expo 2025 Osaka rafforza la tutela dei prodotti agroalimentari tra Italia e Giappone

Italia e Giappone rafforzano la cooperazione per la tutela delle indicazioni geografiche agroalimentari, valorizzando prodotti certificati e promuovendo scambi commerciali durante Expo 2025 Osaka.
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Il dialogo tra Italia e Giappone a Expo 2025 Osaka ha rafforzato la cooperazione per la tutela delle indicazioni geografiche dei prodotti agroalimentari, valorizzando qualità, tradizione e scambi commerciali. - Gaeta.it

Il dialogo tra Italia e Giappone sulla protezione e valorizzazione dei prodotti agroalimentari ha animato un confronto importante al Padiglione Italia di Expo 2025 Osaka. L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Qualivita e Origin Italia con il sostegno del ministero dell’Agricoltura italiano, ha riunito esperti e rappresentanti di entrambi i Paesi per ribadire l’impegno verso la tutela delle indicazioni geografiche e la qualità produttiva.

l’accordo tra Italia e Giappone per la protezione delle indicazioni geografiche

Il sistema di certificazione delle indicazioni geografiche è al centro della cooperazione bilaterale tra Italia e Giappone, nazioni che condividono la volontà di tutelare prodotti agroalimentari distintivi. L’incontro di Osaka ha confermato la solidità del dialogo avviato ormai da tempo, che ha permesso la condivisione di prassi e regolamenti in linea con l’Accordo di partenariato economico tra Ue e Giappone, entrato in vigore il 1° febbraio 2019. Questo trattato ha rappresentato un traguardo fondamentale per stabilire regole comuni e rafforzare la sicurezza della qualità nelle importazioni ed esportazioni.

Parole di mauro rosati

Durante l’evento, Mauro Rosati, direttore della Fondazione Qualivita, ha indicato l’accordo come una pietra miliare per riconoscere le indicazioni geografiche sia come risorsa economica che come patrimonio culturale dei territori. Ha evidenziato anche la legge giapponese sulle indicazioni geografiche, entrata in vigore nel 2014 e molto allineata con la normativa europea. Questa legge ha permesso la crescita delle attività commerciali legate alle produzioni certificate. Proprio nel 2023, si è svolto un aggiornamento fra ministero giapponese, Commissione europea e enti italiani per rafforzare ulteriormente la collaborazione.

Partecipanti e ruolo di istituzioni e rappresentanti nel dialogo bilaterale

All’incontro hanno preso parte figure istituzionali e tecnici del settore agroalimentare. Fra questi Cesare Baldrighi, presidente di Origin Italia, ha sottolineato l’importanza della cooperazione. Da parte giapponese sono intervenuti Shuichi Matsumoto, Senior Director della Divisione Proprietà intellettuale del ministero dell’Agricoltura, e Issei Ebata, direttore della segreteria del consiglio giapponese delle indicazioni geografiche.

Sergio Marchi, direttore generale di Ismea, ha portato dati concreti sul commercio agroalimentare fra Italia e Giappone. Ha spiegato che il valore commerciale complessivo ammonta a 8,2 miliardi di euro e che il settore agroalimentare ne rappresenta circa 2 miliardi, cioè quasi un quarto del totale. Marchi ha inoltre descritto l’andamento positivo delle esportazioni di vini, tra i prodotti italiani più apprezzati in Giappone. Il paese asiatico mostra una particolare preferenza per i vini rossi, segnando un orientamento leggermente diverso da altre destinazioni.

Dati sulle esportazioni italiane di prodotti con indicazione geografica verso il giappone

Secondo le informazioni di Ismea, circa metà delle esportazioni agroalimentari verso il Giappone si basano su prodotti con indicazione geografica. Questi ultimi costituiscono il 50% del valore totale e il 75% del volume esportato, dato che sale all’82% se si considerano solo i vini. Questo conferma l’apprezzamento giapponese per i prodotti certificati, che rappresentano un elemento chiave nelle relazioni commerciali.

La relazione di Marchi evidenzia anche il ruolo del tabacco, che incide per circa un miliardo di euro sugli scambi agroalimentari. Questo risultato è frutto di un accordo firmato nel 2023 tra il ministero dell’Agricoltura italiano e una multinazionale giapponese, che ha favorito l’export di tabacco coltivato in Italia. Si tratta di un segmento di mercato che integra l’offerta produttiva italiana nel Paese del Sol Levante.

posizione dell’Italia nell’ambito europeo delle indicazioni geografiche

L’Europa nel suo complesso vanta un valore di circa 80 miliardi di euro legati alle indicazioni geografiche. L’Italia si distingue infatti come la nazione con più prodotti certificati, con 890 indicazioni riconosciute. Il valore complessivo di questi prodotti supera i 20 miliardi di euro, ovvero circa un quarto del totale europeo.

Il settore delle indicazioni geografiche impiega in Italia circa 4.000 persone dedicate alla garanzia della qualità e della tutela delle produzioni. Questo numero supera nettamente la capacità di altri Paesi, dove spesso sono presenti solo 20-30 professionisti impegnati su questi temi. Il dato testimonia la vastità e l’importanza del lavoro legato alle certificazioni agroalimentari italiane.

Degustazione e promozione dei prodotti italiani a expo 2025 osaka

L’evento ha previsto anche momenti di degustazione per far conoscere le qualità dei cibi certificati. Sono stati presentati formaggi Dop come Parmigiano Reggiano e Grana Padano, selezionati da Afidop. Altrettanto spazio è stato dato agli oli extravergine di oliva Dop e Igp. Queste presentazioni hanno permesso di valorizzare l’eccellenza delle produzioni italiane e rafforzare l’appeal commerciale nei mercati asiatici.

Le iniziative di Expo 2025 a Osaka mostrano come la tutela delle indicazioni geografiche rappresenti un settore strategico per promuovere la cultura e la biodiversità agroalimentare e per mantenere rapporti commerciali stabili e in crescita fra Italia e Giappone.

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