Incidenti da scivolamento e inciampo in friuli venezia giulia: il 40% degli infortuni sul lavoro

Incidenti da scivolamento e inciampo in friuli venezia giulia: il 40% degli infortuni sul lavoro

In Friuli Venezia Giulia il 40% degli infortuni sul lavoro è causato da scivolamenti e inciampi, fenomeno sottovalutato che coinvolge anche Bofrost Italia; a livello domestico si registrano 3 milioni di incidenti annui.
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In Friuli Venezia Giulia, scivolamenti e inciampi rappresentano il 40% degli infortuni lavorativi di media o lieve entità, con impatti significativi anche in ambito domestico, evidenziando l’importanza di una cultura della sicurezza costante. - Gaeta.it

In Friuli Venezia Giulia gli incidenti dovuti a scivolamenti e inciampi rappresentano una quota significativa degli infortuni sul lavoro di entità media o lieve. A Pordenone, durante un convegno organizzato da Confindustria Alto Adriatico, sono emersi dati e riflessioni sull’impatto di questi eventi, spesso sottovalutati nonostante la loro frequenza e il peso che hanno sulla sicurezza complessiva nei luoghi di lavoro.

L’incidenza degli scivolamenti e inciampi nelle aziende del friuli venezia giulia

I dati raccolti mostrano che il 40% degli infortuni di media o lieve gravità in ambito professionale nella regione deriva da cadute accidentali causate da scivolamenti o inciampi. Questi incidenti si collocano tra i più diffusi, anche se non sempre attirano l’attenzione necessaria. Carlo Bisio, esperto di psicologia del lavoro ed ergonomia, ha evidenziato che spesso queste dinamiche vengono trascurate perché mancano di elementi vistosi o traumatici evidenti. Eppure, le cause si intrecciano tra fattori legati all’ambiente di lavoro, alla gestione organizzativa e alle abitudini culturali delle persone coinvolte.

La gamma di situazioni che scatenano questi incidenti è ampia e varia, includendo superfici irregolari, ostacoli non segnalati, illuminazione inadeguata e comportamenti imprudenti o poco consapevoli. Non si tratta solo di condizioni fisiche, ma anche di modalità operative e dell’attenzione che gli addetti mettono nel muoversi o nel seguire procedure di sicurezza. Questi elementi contribuiscono a creare situazioni in cui si verificano facilmente scivolamenti o inciampi, con conseguenze che spaziano da lievi contusioni a infortuni più seri, capaci di fermare l’attività lavorativa per giorni o settimane.

Testimonianze aziendali e la gestione degli incidenti: il caso bofrost italia

Paolo Mitri, responsabile della sicurezza e salute di Bofrost Italia, porta in luce dati specifici raccolti all’interno della sua azienda. Da un’analisi interna emerge che il 17% degli incidenti registrati si lega appunto a scivolamenti, anche in contesti che sembrano banali. Un esempio concreto riguarda la discesa dai furgoni usati per le consegne, un momento in cui la possibile sottovalutazione dei rischi può provocare cadute. Questa osservazione invita a guardare con attenzione anche alle attività quotidiane, che appaiono semplici ma nascondono insidie.

L’approccio di Bofrost si focalizza sul monitoraggio continuo delle situazioni potenzialmente pericolose e sui comportamenti dei lavoratori, per identificare le cause e intervenire dove serve. L’attenzione ai dettagli e la formazione mirata diventano strumenti indispensabili per modificare le abitudini e prevenire incidenti. L’esperienza aziendale sottolinea che non è solo una questione di attrezzature o ambienti, ma anche delle persone e di come queste agiscono nell’ambiente di lavoro.

L’impatto degli incidenti da scivolamento e inciampo fuori dal contesto lavorativo

L’analisi si estende anche all’ambito domestico, dove il fenomeno è forse meno sotto controllo e conosciuto. Ermanno Bon, responsabile sicurezza e salute, ha segnalato che il problema degli incidenti per scivolamenti o inciampi coinvolge un numero vasto di persone anche tra le mura di casa. In Italia si stimano circa 3 milioni di incidenti domestici all’anno riconducibili a queste cause. Questa cifra mette in luce un fenomeno che genera un peso notevole sulla salute pubblica.

Le conseguenze economiche sono rilevanti: si parla di un costo sociale stimato attorno ai 4 miliardi di euro annui. Questi dati spiegano perché molti esperti sottolineano l’importanza di sviluppare una cultura della sicurezza anche nella vita privata. La prevenzione, attraverso misure semplici come mantenere in ordine gli spazi, evitare pavimenti scivolosi o segnalare ostacoli, può ridurre sensibilmente i rischi. La mancanza di attenzione e consapevolezza in casa amplifica la probabilità di incidenti, che spesso provocano traumi spiacevoli o ricoveri.

Il tema della sicurezza vale anche fuori dal lavoro e richiede un atteggiamento costante e una presa di coscienza collettiva per limitare questi eventi così frequenti.

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