Incidente mortale sul lago: studentessa annega il primo giorno di lavoro a milano

Incidente mortale sul lago: studentessa annega il primo giorno di lavoro a milano

a milano una giovane studentessa di nome anna muore annegata durante il primo giorno di lavoro stagionale a sovietta, mentre si impiglia nell’elica di una barca; indagini in corso sulle condizioni di sicurezza
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Una giovane studentessa di 18 anni è morta a Milano durante il suo primo giorno di lavoro stagionale, annegando a causa di un impiglio nell’elica di una barca. - Gaeta.it

Sabato mattina si è consumata una tragedia a Milano, dove una giovane studentessa ha perso la vita durante il suo primo giorno di lavoro. Anna, poco più che diciottenne, stava svolgendo una mansione stagionale che avrebbe dovuto portarle qualche soldo in vista della festa per il suo imminente compleanno. Il dramma si è consumato in pochi attimi, davanti agli occhi di chi cercava di aiutarla.

Il contesto dell’incidente e le circostanze del lavoro

Anna aveva da poco iniziato un impiego stagionale, finalizzato a raccogliere qualche entrata extra per i festeggiamenti del suo diciottesimo compleanno, previsto per il 7 giugno. Era sabato mattina, un giorno importante per lei. L’attività svolta si collegava ad ambienti lacustri, probabilmente legata a lavori su imbarcazioni o aree vicine all’acqua.

Durante la giornata di lavoro, si trovava in procinto di scendere a terra, operazione che Sovietta richiedeva di maneggiare con attenzione a causa della vicinanza a imbarcazioni e attrezzature pericolose. È proprio in quel momento che è avvenuto l’incidente, fatale. Non ci sono elementi che suggeriscano distrazioni o negligenze da parte della giovane, ma l’ambiente di lavoro si è rivelato insidioso e rischioso.

Dinamica dell’incidente: la caduta e l’impiglio nell’elica

Mentre scendeva verso la riva, Anna è caduta in acqua. In quel frangente, il corpo è rimasto impigliato in una cima che si era incastrata nell’elica di una barca. L’intreccio tra la cima e l’elica ha reso impossibile ogni tentativo di liberarsi autonomamente dall’acqua.

L’impiglio ha aggravato la situazione, causando subito una perdita di controllo e l’impossibilità di emergere in superficie. Le operazioni di soccorso sono scattate immediatamente, ma le condizioni, soprattutto il tempo trascorso impigliata nell’elica, hanno reso ogni intervento inutile. I soccorritori hanno estratto Anna dall’acqua, ma purtroppo non è stato possibile salvarla.

Gli sforzi di soccorso e l’intervento delle autorità

Alla segnalazione dell’incidente sono intervenuti sul posto gli operatori sanitari e i vigili del fuoco, impegnandosi a estrarre Anna dall’acqua e a mettere in atto ogni manovra di rianimazione. I rischi legati alla presenza dell’elica hanno imposto cautela nelle operazioni di recupero.

Il personale medico ha provato a rianimarla per un periodo che si è rivelato vano. A quel punto è stato confermato il decesso per annegamento, legato direttamente all’impiglio con la cima. Sul luogo dell’incidente sono giunti anche gli agenti della polizia locale per accertare le cause e raccogliere testimonianze.

Le autorità hanno avviato gli accertamenti tecnici necessari per chiarire tutti i dettagli della dinamica e verificare eventuali responsabilità. Le verifiche si concentrano sia sull’attrezzatura coinvolta che sulle condizioni di sicurezza sul luogo di lavoro.

La vicenda e il ricordo della giovane

Anna aveva deciso di impegnarsi in questo lavoro stagionale con l’intento di sostenere economicamente i preparativi per il suo diciottesimo compleanno. La giovane frequentava ancora gli studi e aveva scelto questo impiego proprio per riuscire a mettere da parte qualche risorsa in vista di quel momento importante.

Il lutto ha colpito la comunità locale, che ha manifestato cordoglio per la perdita di una ragazza così giovane. L’incidente riaccende l’attenzione sui rischi che possono insorgere anche in mansioni apparentemente semplici, soprattutto in ambienti a contatto diretto con l’acqua e le imbarcazioni.

Gli accertamenti sono ancora in corso. L’episodio pone una riflessione sulle condizioni di sicurezza nei lavori stagionali e la necessità di una maggiore tutela per i giovani che vi si dedicano. Anna è stata vittima di un incidente improvviso, che non ha lasciato spazio a interventi efficaci.

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