Incidente allo stadio olimpico grande torino: due ultras caduti dalla curva maratona durante torino-inter

Incidente allo stadio olimpico grande torino: due ultras caduti dalla curva maratona durante torino-inter

Durante la partita tra Torino e Inter allo Stadio Olimpico Grande Torino, due ultras sono precipitati dalla Curva Maratona; i soccorsi hanno agito subito e sono in programma controlli sulla struttura per garantire la sicurezza.
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Durante la partita Torino-Inter, due ultras sono caduti dal secondo al primo anello della curva Maratona allo Stadio Olimpico Grande Torino a causa del cedimento di una struttura. I feriti hanno riportato solo lievi escoriazioni e sono stati soccorsi immediatamente. L’episodio ha acceso il dibattito sulla sicurezza degli impianti sportivi italiani. - Gaeta.it

Durante la partita tra torino e inter allo stadio olimpico grande torino, due ultras granata sono precipitati dal secondo al primo anello della curva maratona. L’episodio si è verificato al fischio d’inizio, trasformando in pochi secondi il clima di festa in uno di apprensione. I soccorsi sono intervenuti immediatamente e, per ora, le condizioni delle persone coinvolte non sembrano gravi.

Dinamica del crollo e intervento immediato dei soccorsi

Alle 15 in punto, appena iniziato il match tra torino e inter, due ultras granata si trovavano appoggiati o seduti su una balconata al secondo anello della curva maratona. All’improvviso, ha ceduto un tubo in metallo che sosteneva la struttura, facendo precipitare i due fan fino al primo anello. Durante la caduta, sono finite addosso ad altri due spettatori che si trovavano più in basso.

Le condizioni dei protagonisti della caduta sono state seguite con attenzione. I due ultras caduti hanno riportato soltanto escoriazioni leggere, probabilmente perché hanno intuito l’impatto e si sono preparati mentalmente, come indicato dai primi rilievi effettuati sul posto. Di questi, uno ha richiesto il trasporto in codice giallo al pronto soccorso dell’ospedale mauriziano, mentre l’altro è rimasto in piedi e ha potuto continuare a seguire la partita.

I tifosi coinvolti a loro volta sono stati assistiti subito dai volontari della croce rossa presenti allo stadio con turni specifici per la partita. Il personale ha gestito sul posto le prime cure. Il gioco è stato sospeso per cinque minuti dall’arbitro la penna, allertato dagli spettatori, che ha informato anche i capitani ricci e de vrij. Durante la pausa, lo stadio è rimasto silenzioso per qualche momento, poi ha accolto la ripresa con un lungo applauso, condiviso da tutti i tifosi.

Verifiche sulla struttura e controlli in programma

Secondo informazioni raccolte da fonti di polizia presenti sugli spalti, il cedimento ha coinvolto il tubo metallico della balconata dove erano appoggiati i tifosi. Non è stato ancora chiarito se le persone fossero sedute o in piedi, ma sembra certo che il supporto sia saltato causando la caduta.

La situazione ha alimentato preoccupazioni sulla sicurezza degli impianti presenti nello stadio olimpico grande torino. Lo stato della balconata nelle prossime ore sarà esaminato con controlli approfonditi per valutare l’integrità di tutta la struttura nella curva maratona e scongiurare eventuali altri incidenti.

Fonti ufficiali hanno già programmato un’ispezione tecnica che coinvolgerà ingegneri e operatori specializzati, per verificare danni o altri cedimenti potenzialmente pericolosi, evitando così di mettere a rischio ulteriori tifosi in occasioni future.

Riferimenti a precedenti incidenti negli stadi italiani

Il salto improvviso dal secondo al primo anello richiama alla memoria episodi tragici simili avvenuti in Italia negli ultimi anni. Solo qualche mese fa, esattamente a gennaio, un uomo di 42 anni, raffaele carlomagno, cadde in modo mortale dallo stadio “silvio piola” di novara. L’uomo, forse sporto oltre il limite sulla balaustra, precipitò nell’area sotto la curva dopo un volo di circa otto metri. Nonostante i soccorsi immediati fu trasportato all’ospedale ma spirò dopo giorni di agonia.

Quello che sarebbe potuto essere un evento simile allo stadio di torino ieri, per fortuna non ha avuto conseguenze altrettanto gravi. L’incidente ha riacceso il dibattito sulla sicurezza e manutenzione degli stadi italiani, sottolineando l’urgenza di interventi seri per evitare che tragedie come quella di carlomagno si ripetano.

Il problema degli impianti vetusti e poco monitorati

In scena rimane il problema di impianti spesso vetusti e poco monitorati durante le partite ad alto rischio. Lo stato delle curve, delle balaustre e di qualsiasi struttura su cui si appoggiano i tifosi deve diventare elemento centrale delle verifiche, senza attendere disgrazie. Le autorità hanno il compito di tutelare l’incolumità delle persone al di là delle semplici prescrizioni burocratiche.

La partita di ieri a torino, sospesa e ripresa dopo l’incidente, ha mostrato anche solidarietà fra tifoserie diverse, un momento raro in occasioni così drammatiche. Gli applausi che hanno accolto la ripresa del gioco testimoniano la consapevolezza collettiva della pericolosità di certe strutture negli stadi italiani.

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