Un pullmino che trasportava ospiti di una comunità per persone con disabilità è finito fuori strada a Recoaro Terme, precipitando per circa 20 metri sul greto di un torrente. L’incidente ha coinvolto otto persone, due delle quali in condizioni serie, e ha richiesto un intervento immediato e complesso da parte dei soccorritori locali.
La fase dei soccorsi: difficoltà e azioni sul campo
La scena trovata dai soccorritori era drammatica: il pullmino era completamente distrutto con i sedili divelti e molti dei giovani intrappolati tra le lamiere. Molti passeggeri erano spaventati ma, fortunatamente, tutti coscienti. L’intervento sul posto ha richiesto un approccio attento, soprattutto per via delle specifiche condizioni di salute dei ragazzi.
Ilaria Sbalchiero, infermiera e assessore al sociale e alla protezione civile del comune di Recoaro, ha descritto la situazione vissuta: “una volta scesa dall’auto con una dottoressa, è scesa fino al greto del torrente per prestare soccorso.” La comunicazione con i giovani è stata complessa a causa del disturbo autistico, ma ogni sforzo è stato fatto per identificare eventuali traumi o emorragie.
Leggi anche:
Anche l’autista, nonostante fosse ferito, ha dato supporto attivo durante le operazioni di soccorso. Tra gli operatori presenti, uno è rimasto ferito gravemente e necessitava di cure immediate. Il coordinamento tra le squadre di emergenza è stato rapido e organizzato, consentendo di evitare conseguenze peggiori.
Il contesto e la dinamica dell’incidente a recoaro terme
L’incidente è avvenuto nel primo pomeriggio di domenica 2025, intorno alle 13, in via della resistenza, all’altezza della località ‘Ponte della Filanda’, nel comune di Recoaro Terme, provincia di Vicenza. Il pullmino stava percorrendo una curva quando ha perso il controllo uscendo dalla carreggiata e precipitando per circa 20 metri fino a finire sul greto del torrente Agno, che scorre a pochi metri dal punto di caduta del mezzo.
Sul veicolo viaggiavano giovani con disabilità complesse, principalmente disturbi dello spettro autistico, accompagnati da operatori della cooperativa sociale Mea di Valdagno. L’uscita prevedeva una gita domenicale, ma si è trasformata in emergenza. La complessità della situazione è aumentata dalla natura delle disabilità dei passeggeri, che ha reso più delicata la gestione immediata delle loro condizioni dopo lo schianto.
A intervenire subito è stato un volontario del soccorso alpino di Valdagno, che ha dato l’allarme dopo aver notato il mezzo fuori strada durante il suo passaggio in auto. Subito sono arrivati i vigili del fuoco, diverse ambulanze e i carabinieri, oltre ai tecnici del soccorso alpino che hanno adottato tecniche di alpinismo per raggiungere e mettere in sicurezza i feriti, dato il punto impervio in cui si trovavano.
Il trasferimento dei feriti e la situazione sanitaria
Dall’incidente sono rimaste ferite otto persone, inclusi operatori e autista del pullmino. Due pazienti sono risultati in condizioni gravi e sono stati trasferiti in codice rosso all’ospedale San Bortolo di Vicenza. Gli altri feriti hanno ricevuto assistenza negli ospedali di Santorso, Arzignano e Valdagno, tutti nella provincia di Vicenza.
Uno dei feriti più critici è stato assistito direttamente sul greto del torrente, immobilizzato su una barella e trasportato in elicottero all’ospedale di Vicenza per accedere rapidamente a cure specialistiche. Le procedure di soccorso hanno richiesto la collaborazione di più enti, inclusi vigili del fuoco e il soccorso alpino.
Gli inquirenti, in particolare i carabinieri di Valdagno, hanno aperto un’indagine per ricostruire con precisione la dinamica dell’incidente, verificando eventuali cause e responsabilità legate alla perdita di controllo del mezzo.
La complessità dell’intervento e il numero delle persone coinvolte hanno richiesto un impegno notevole da parte di tutte le forze in campo. Il bilancio potrebbe essere molto più grave, soprattutto considerando le condizioni dei passeggeri al momento del trasporto.