Un grave incidente si è verificato nella mattinata di oggi a Dro, in Trentino, dove una guida alpina tedesca è stata colpita da una scarica di sassi sotto la parete di cima delle coste. Il fatto ha coinvolto un uomo di 56 anni mentre stava preparando la salita della via dinosauri, assieme al suo compagno di cordata. La chiamata di emergenza è partita da un’equipe che ha assistito all’episodio, consentendo un intervento rapido dei soccorsi.
La dinamica dell’incidente: la scarica di massi sulla via dinosauri a cima delle coste
L’incidente si è consumato nelle prime ore della mattina, poco prima delle 9.30. La guida alpina stava all’attacco della via dinosauri, una delle vie di arrampicata più note alla base della parete di cima delle coste, quando una caduta improvvisa di sassi lo ha colpito alla testa. L’uomo e il suo compagno stavano occupandosi del materiale necessario per la scalata. Proprio in quel momento, una cordata vicina si è trovata alla base della parete ed ha assistito alla scena, lanciando subito l’allarme al 112.
A causare l’incidente, un distacco di massi che probabilmente si è verificato per movimenti naturali o lievi vibrazioni sull’area della parete rocciosa. La zona è conosciuta per le sue difficoltà e presenta tratti esposti, spesso soggetti a caduta di pietre, soprattutto in questo periodo dell’anno. L’intervento tempestivo ha avuto un ruolo fondamentale nella risposta all’emergenza.
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Soccorso alpino: operazioni di salvataggio con l’elicottero e equipe medica
La Centrale Unica di Emergenza ha disposto l’intervento dell’elicottero per raggiungere rapidamente la parete. Due operatori del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino, uno della stazione di Riva del Garda e uno di Ledro, sono stati pronti in piazzola per assistere le operazioni. Sul posto sono stati verricellati l’equipe medica e il tecnico di elisoccorso, seguiti da altri due soccorritori in seconda rotazione.
La guida alpina, priva di coscienza a causa di un trauma cranico grave, è stata sottoposta a intubazione sul luogo per stabilizzarne le funzioni vitali prima del trasporto. Il successivo volo verso l’ospedale Santa Chiara di Trento ha permesso il trasferimento rapido e sicuro del ferito, affinché ricevesse le cure necessarie nel reparto di emergenza.
Condizioni del ferito e protocolli di gestione degli infortuni in montagna
L’uomo rimasto coinvolto ha riportato un trauma cranico importante che ha causato l’immediata perdita di coscienza. Il trauma cranico è una delle lesioni più critiche tra gli incidenti in montagna, spesso dovuta alla caduta di pietre o urti contro rocce. L’intubazione e stabilizzazione sul posto sono procedure fondamentali per preservare funzione respiratoria e prevenire complicanze.
Il protocollo del soccorso alpino prevede un rapido intervento medico, soprattutto in zone difficili da raggiungere a piedi, dove l’elicottero riduce i tempi di risposta. L’attività di soccorso in parete utilizza tecniche specifiche come il verricello, adatto a condizioni di spazio ridotto e terreni impervi. La collaborazione tra più stazioni e operatori aumenta l’efficacia dell’intervento.
Gli incidenti di questo tipo ricordano l’importanza di adottare misure di sicurezza rigorose in ambiente montano e di mantenere un continuo controllo delle condizioni del terreno prima e durante l’attività alpinistica. La parete di cima delle coste, molto frequentata, richiede attenzione costante per evitare rischi durante le salite.
L’impatto dell’evento sulla comunità locale e la frequentazione della parete
Dro e l’intera zona del Trentino sono da sempre meta di appassionati di alpinismo e arrampicata sportiva. La parete di cima delle coste rappresenta un luogo noto per le vie di roccia tra le più frequentate in regione. Un episodio come questo richiama l’attenzione sulla vulnerabilità degli ambienti naturali e sugli imprevisti che i frequentatori possono incontrare, pur adottando cautele.
La chiamata tempestiva di chi ha assistito allo scivolamento di massi ha attivato la macchina dei soccorsi in tempi rapidi, evitando che l’incidente degenerasse ulteriormente. La presenza di squadre specializzate e droni a supporto del monitoraggio del territorio si sta estendendo in Trentino, proprio per prevenire o intervvenire sugli episodi più gravi.
Di fronte a questi incidenti sale la consapevolezza della necessità di seguire protocolli rigorosi durante le uscite in montagna. Gruppi organizzati e singoli alpinisti sono invitati a consultare le condizioni delle pareti e a informare enti locali in caso di situazione di rischio, per facilitare eventuali interventi di emergenza.
L’evento di oggi a cima delle coste si inserisce nel quadro di un territorio che continua ad attirare migliaia di persone ogni anno ma ricorda le sfide e i pericoli associati alle attività all’aperto in ambienti montani. Gli operatori del soccorso restano impegnati a garantire sicurezza e assistenza, mentre si attendono aggiornamenti sulle condizioni della guida alpina coinvolta.