L’attenzione sulle elezioni comunali di Atri, che hanno scosso la città teramana nel 2023, resta alta. Dopo un lungo iter giudiziario e inchieste serrate, la Procura della Repubblica di Teramo ha chiesto l’archiviazione del fascicolo aperto a seguito di sospetti irregolarità che avevano portato all’annullamento del voto. A seguire, il sindaco Piergiorgio Ferretti si esprime sull’esito delle indagini e sulle conseguenze di questa vicenda, che ha segnato la vita politica e sociale del Comune.
L’annullamento delle elezioni e le accuse sulle schede ballerine
Il punto di partenza dello scontro risale alle elezioni tenutesi nella primavera del 2023, vinte da Piergiorgio Ferretti, esponente del centrodestra. Quell’esito era stato però annullato a gennaio 2024 dal Consiglio di Stato, che aveva accolto il ricorso del candidato del centrosinistra Alfonso Prosperi, uscito sconfitto di poco più di una decina di voti . Il tribunale amministrativo superiore aveva rilevato irregolarità in alcuni seggi, in particolare riguardanti schede azzardatamente considerate “ballerine”. Queste ultime erano state individuate come possibile strumento irregolare per il controllo del voto e avevano suscitato forti sospetti legati a presunte pratiche illecite di natura politica.
Questa decisione aveva determinato l’annullamento delle elezioni e imposto al Comune il commissariamento in attesa di una nuova tornata elettorale, programmata per giugno 2024. La situazione aveva scosso profondamente la comunità atriana, divisa tra accuse e sospetti di brogli che rischiavano di compromettere la regolare espressione della volontà popolare.
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Le indagini della procura e le dichiarazioni decisive raccolte
Le verifiche sulla vicenda non si sono fatte attendere e la Procura di Teramo ha avviato un’indagine approfondita affidata ai Carabinieri del Nucleo investigativo locale. Il lavoro investigativo si è svolto attraverso intercettazioni telefoniche, raccolta di testimonianze e una perizia grafologica avviata sugli atti elettorali contestati. Il fulcro dell’inchiesta ruotava intorno alle affermazioni rese da una segretaria di seggio, la quale in un primo momento aveva riferito di aver visto al seggio un’elettrice con due schede in mano, una circostanza che, secondo alcuni, avrebbe dimostrato una manipolazione del voto.
Tuttavia, a distanza di tempo, la stessa segretaria ha ritirato la sua dichiarazione iniziale, smentendo di aver osservato quella situazione. Secondo il sindaco Ferretti, quello era un punto cardine su cui si era basato il ricorso per l’annullamento delle elezioni e che aveva pesantemente influenzato la sentenza del Consiglio di Stato. L’amministratore ha sottolineato che il “meccanismo” della scheda ballerina non ha trovato alcun riscontro nelle prove raccolte e che le supposizioni in merito si sono rivelate infondate.
L’impatto sulla città e le conseguenze della nuova tornata elettorale
Gli effetti provocati da questa vicenda sono stati pesanti sul piano politico e sociale, come ricorda lo stesso sindaco Ferretti. L’annullamento delle elezioni ha esposto Atri a una lunga fase di incertezza e ha generato una forte esposizione mediatica che, secondo il primo cittadino, ha avuto un impatto negativo sui cittadini e sulla reputazione della città. La necessità di indire un nuovo voto dopo soli sette mesi, con la connessa organizzazione della campagna elettorale e le spese amministrative legate, ha rappresentato un onere aggiuntivo per la comunità.
Tensioni e nuove speranze per il voto di giugno 2024
L’episodio ha lasciato segni evidenti nel tessuto cittadino. La questione delle schede contestate era stata additata come esempio di presunte tecniche di condizionamento elettorale, ma dopo le indagini è emerso che nessun orientamento illecito del voto è stato individuato. Le elezioni del giugno 2024, quindi, si sono svolte sotto una luce diversa, con maggiore consapevolezza e con la voglia di superare questo capitolo controverso.
La storia elettorale di Atri nel biennio 2023-2024 testimonia come il rigore delle indagini giudiziarie possa ristabilire l’ordine e chiarire dubbi che appaiono insormontabili al momento del voto. L’esito ha anche messo in evidenza la delicatezza di processi come quelli elettorali, strettamente legati alla fiducia che i cittadini ripongono nelle istituzioni democratiche a ogni livello.