Un incendio di vaste dimensioni si è sviluppato questa mattina sul Carso triestino, esattamente nella zona compresa tra Sgonico e Santa Croce, lungo il raccordo autostradale 13. Più focolai hanno alimentato la propagazione delle fiamme, costringendo alla chiusura temporanea di un tratto stradale e causando rallentamenti significativi al traffico diretto verso Trieste.
Interventi dei soccorsi e strategie di contenimento
Le operazioni di spegnimento hanno visto un ampio dispiegamento di risorse sul campo. Oltre ai Vigili del fuoco, impegnati con squadre a terra, la Protezione civile ha inviato un elicottero che ha effettuato più lanci d’acqua dall’alto per contrastare la rapida diffusione del fuoco. Il rifornimento dell’elicottero è avvenuto presso il Vascone dell’aviocampo a Prosecco, un punto strategico per questo tipo di interventi aerei. Questi lanci sono risultati fondamentali per ridurre l’estensione delle fiamme soprattutto nelle parti più impervie o difficilmente raggiungibili dai mezzi terrestri.
Ruolo del corpo forestale nella gestione dell’incendio
Il Corpo forestale ha invece monitorato e gestito il perimetro dell’incendio, evitando che il fuoco si propagasse verso aree boschive o zone abitate. La chiusura del tratto autostradale ha permesso di mantenere in sicurezza sia gli operatori che gli automobilisti, anche se ha causato disagi per il traffico e lunghe code. Tutti i mezzi di emergenza hanno lavorato coordinandosi fino al controllo totale dei focolai.
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Sul posto si stanno inoltre svolgendo indagini per chiarire l’origine dell’incendio. Non si esclude l’ipotesi di un evento doloso, ma anche cause accidentali sono al vaglio. La presenza di più principi di incendio contemporanei alimenta i sospetti e tiene alta l’attenzione delle autorità locali e degli investigatori.
Criticità sul raccordo autostradale e gestione del traffico
Il raccordo autostradale 13, snodo cruciale per gli spostamenti tra Sgonico, Trieste e Santa Croce, è stato interessato in modo diretto dalle fiamme e dal fumo. La chiusura temporanea del tratto ha provocato rallentamenti consistenti e code lunghe diversi chilometri. La situazione ha coinvolto centinaia di automobilisti diretti verso la città di Trieste.
Le autorità di polizia stradale hanno attuato deviazioni e gestito in modo rigoroso l’accesso nell’area interessata per garantire la sicurezza di tutti. Allo stesso tempo il traffico ha subito ripercussioni con rallentamenti anche sulle arterie alternative. Il blocco ha avuto impatti sul normale svolgimento della giornata lavorativa nella zona, visto che la strada è una via di collegamento abituale.
Complessità nella gestione delle emergenze sul carso
L’incendio, lo sappiamo, ha richiesto l’attenzione massima dalle squadre di emergenza ma ha creato un problema al traffico che si è protratto fino a metà mattina. La gestione delle emergenze in territori franosi o con vegetazione densa come il Carso richiede tempi più lunghi e risorse extra rispetto a incendi in zone più accessibili. Per ora la priorità resta mettere in sicurezza la zona e spegnere ogni focolaio residuo prima di riaprire completamente la strada.
Sviluppo e localizzazione dell’incendio sul Carso triestino
Questa mattina, diverse fiamme, complessivamente cinque focolai distinti, hanno preso origine dalle sterpaglie lungo il lato della strada nel territorio tra Sgonico e Santa Croce. Le aree colpite sono in prossimità del raccordo autostradale 13, una via di comunicazione importante che conduce verso Trieste. Le fiamme si sono estese per circa 500 metri, portando a una situazione di emergenza provocata anche dal fumo denso che si è sollevato. La chiusura del tratto interessato ha generato code di veicoli che si sono allungate per diversi chilometri. A quel punto è scattata la mobilitazione dei Vigili del fuoco, della Protezione civile e del Corpo forestale che hanno attivato un piano di intervento immediato per contenere e spegnere le fiamme.
I rilievi sul posto indicano che il rogo ha origine da una zona di sterpaglie secche, materiale vegetale facilmente infiammabile soprattutto in questo periodo dell’anno. Non a caso, incendi simili si sono già verificati nella stessa area negli anni passati, soprattutto nei mesi più caldi o in giornate con condizioni di vento favorevoli alla propagazione del fuoco. Il Carso triestino, con la sua vegetazione tipica e le colline, diventa così un territorio particolarmente vulnerabile al rischio incendi.
Le operazioni per spegnere il vasto incendio sono proseguite per tutta la mattinata, con il coordinamento tra diversi corpi impegnati sul campo. Il verificarsi di più focolai ha complicato il lavoro, ma il tempestivo intervento dell’elicottero e dei gruppi a terra ha limitato i danni. Il traffico sul raccordo autostradale sarà monitorato nelle prossime ore fino alla completa riapertura. Le indagini proseguono per verificare le cause precise del rogo, mentre l’attenzione resta alta su questa area del Carso triestino, già segnalata in passato per episodi simili.