Un intervento della guardia costiera ha evitato conseguenze gravi per otto persone bloccate su una barca a vela in fiamme nel mare vicino punta campanella, tra la costiera sorrentina e quella amalfitana. La situazione ha richiesto un rapido dispiegamento di forze per affrontare un incendio sviluppatosi a bordo, in un’area marina protetta.
Incendio a bordo di una barca a vela, soccorso in mare tra sorrento e amalfi
La mattina del 29 aprile 2025 la sala operativa delle capitanerie di porto di napoli ha raccolto la chiamata di emergenza da un’imbarcazione a vela di 14 metri battente bandiera croata. Gli otto occupanti hanno segnalato un’avaria al motore e un principio di incendio. In pochi minuti è stata inviata una motovedetta da capri per raggiungere la barca in difficoltà.
Una volta a bordo, l’equipaggio ha riferito di aver spento autonomamente le fiamme e di poter proseguire verso sorrento. A quel punto la motovedetta è rimasta però nelle vicinanze come misura preventiva. Improvvisamente l’incendio è scoppiato di nuovo, rendendo necessario il pronto intervento dei soccorritori. I militari hanno evacuato tutte le persone presenti senza ritardo, evitando il rischio di tragedie in mare aperto.
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Difficoltà nelle operazioni di spegnimento e rischio ambientale nell’area marina protetta
L’intervento dell’equipaggio della guardia costiera non si è però esaurito con il salvataggio. Le operazioni per domare il rogo si sono rivelate piuttosto complesse a causa delle condizioni meteorologiche. Temperature elevate e una forte brezza hanno alimentato le fiamme e ostacolato le manovre.
La colonna di fumo sollevata dall’incendio è stata ben visibile dalla costa, preoccupando le autorità locali. Per contenere il fuoco sono state dirottate tre navi di linea, uno yacht privato e un’unità della guardia di finanza. I mezzi navali hanno coordinato lo spegnimento per limitare i danni subito, vista la presenza di numerose sostanze infiammabili a bordo.
Monitoraggio costante per evitare contaminazioni nell’area protetta
L’area in cui è avvenuto l’incendio rientra nelle zone marine protette tra sorrento e amalfi, un tratto di mare caratterizzato da ecosistemi delicati e specie protette. Proprio per questo motivo la guardia costiera ha mantenuto una sorveglianza continua dopo le operazioni di spegnimento.
Le unità navali della capitaneria di porto di castellammare di stabia hanno effettuato controlli capillari lungo il perimetro, per scongiurare fuoriuscite di combustibili o sostanze inquinanti. I tecnici hanno raccolto campioni sia di acqua che di aria per verificare eventuali danni ambientali. La prontezza dell’intervento ha impedito che la situazione degenerasse, limitando l’impatto sull’ambiente marino circostante.
Le otto persone tratte in salvo sono state sbarcate in sicurezza a sorrento. Le autorità continuano a monitorare la zona per garantire la completa messa in sicurezza della barca e circoscrivere ogni rischio ulteriore per il mare e la costa.