Nei giorni scorsi a Bellante, in provincia di Teramo, i carabinieri forestali del nucleo parco di Crognaleto hanno bloccato un incendio di rifiuti illegale scaturito in un terreno privato. L’intervento è arrivato dopo una segnalazione della centrale operativa di Teramo che ha attivato gli agenti per verificare la situazione e prevenire danni alla salute pubblica e all’ambiente.
Intervento dei carabinieri forestali e gestione dell’emergenza
L’operazione ha preso il via subito dopo la chiamata ricevuta dalla centrale operativa di Teramo. I carabinieri forestali di Crognaleto si sono recati sul luogo segnalato nel comune di Bellante dove hanno scoperto cumuli di rifiuti dati alle fiamme. Sul terreno erano presenti scarti di diverso tipo, tra cui materiale plastico, metalli e residui di potature vegetali. Questi materiali, accatastati in modo irregolare, erano all’origine del rogo in corso.
Intervento congiunto con i vigili del fuoco
Giunti sul posto, i militari hanno chiamato immediatamente anche i vigili del fuoco. L’intervento congiunto è stato fondamentale per contenere velocemente il fuoco e evitare che le fiamme si propagassero ulteriormente al terreno circostante. Il rischio più grave era legato al fumo denso e tossico generato dalla combustione di materie plastiche e metalli, fumo che stava spostandosi verso aree abitate limitrofe mettendo a rischio la salute dei residenti.
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La collaborazione tra carabinieri forestali e vigili del fuoco ha permesso così di domare l’incendio in tempi rapidi. L’immediata azione ha bloccato anche i danni ambientali e sanitari che sarebbero potuti sorgere in assenza di un intervento tempestivo.
Rilievi e identificazione del responsabile dell’incendio
Dopo aver spento il rogo, i carabinieri forestali hanno esaminato il materiale bruciato e circostante al fine di documentare e accertare la natura dei rifiuti coinvolti. L’analisi ha confermato la presenza di sostanze non biodegradabili e pericolose come plastiche e metalli accostati a residui di potatura. Questi elementi hanno reso l’incendio particolarmente rischioso per la salute pubblica e l’ambiente.
Individuazione e denuncia del responsabile
Parallelamente a questa fase di rilievo, gli agenti hanno condotto indagini sul posto per risalire al colpevole della combustione illegale. Lo scopo era attribuire la responsabilità dell’incendio di rifiuti, un reato aggravato dalle modalità e dai rischi connessi. A conclusione delle verifiche, i militari hanno individuato il responsabile dell’atto illecito.
La persona coinvolta è stata quindi segnalata all’autorità giudiziaria competente con una denuncia per il rogo di rifiuti. La legge vieta qualsiasi forma di combustione di scarti senza autorizzazione, soprattutto quando presenta pericoli per la sicurezza e la salute pubblica.
Rischi ambientali e sanitari evitati grazie all’intervento tempestivo
L’incendio di rifiuti ha comportato un elevato pericolo per l’aria e la salute degli abitanti vicini. Il materiale plastico e metallico, bruciato insieme a residui vegetali, ha prodotto una nube di fumo tossico che poteva diffondersi nel centro abitato limitrofo. Le sostanze rilasciate si mostrano spesso nocive, possono irritare occhi, vie respiratorie e causare danni più gravi in caso di esposizione prolungata.
L’episodio conferma quanto sia importante controllare e bloccare rapidamente ogni incendio non autorizzato che coinvolga rifiuti. A Bellante, la prontezza dei carabinieri forestali e dei vigili del fuoco ha impedito che la situazione degenerasse in un’emergenza sanitaria o ambientale più grave.
Le autorità invitano spesso a segnalare tempestivamente ogni attività sospetta di incendi o abbandoni di rifiuti illegale, per intervenire in tempo ed evitare conseguenze dure per chi vive vicino alle aree interessate. Solo così si limitano danni ambientali e rischi per la popolazione.