Incendio alla facoltà di agronomia dell’università della tuscia a Viterbo: operai salvi, sei intossicati e stop alle attività

Incendio alla facoltà di agronomia dell’università della tuscia a Viterbo: operai salvi, sei intossicati e stop alle attività

Un incendio nella facoltà di Agronomia dell’università della Tuscia a Viterbo provoca intossicazioni da fumo, intervento dei vigili del fuoco e sospensione delle attività didattiche per motivi di sicurezza.
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Un incendio alla facoltà di Agronomia dell’università della Tuscia a Viterbo ha causato fumo tossico, intossicazioni e sospensione delle attività, con indagini in corso sulle cause e monitoraggio ambientale. - Gaeta.it

Un incendio di rilievo ha colpito la facoltà di Agronomia dell’università della Tuscia a Viterbo, provocando una densa colonna di fumo nero visibile da lontano. Tra fumo e odori acre, sono stati registrati diversi casi di intossicazione da fumo tra studenti, dipendenti e residenti della zona. Le autorità locali e i vigili del fuoco sono intervenuti sul posto per domare le fiamme e verificare i danni, mentre l’area coinvolta resta sotto osservazione per i rischi legati alla combustione di sostanze chimiche.

Le dinamiche dell’incendio e i soccorsi a Viterbo

Il rogo è scoppiato all’interno della facoltà di Agronomia, dove sono andate a fuoco sostanze chimiche di laboratorio e materiale plastico, generando un fumo viscoso e denso. La colonna di fumo emanava un odore pungente, percepito anche a chilometri di distanza e causando particolare allarme tra i residenti. Sul posto sono arrivati con rapidità i vigili del fuoco, che hanno iniziato le operazioni di spegnimento e bonifica.

Intervento e condizioni delle persone coinvolte

I soccorsi hanno riguardato anche persone presenti nel campus, alcuni studenti e dipendenti, oltre ad abitanti del vicino quartiere. Sei di loro sono stati condotti all’ospedale Santa Rosa di Viterbo per problemi respiratori legati all’inalazione di fumi. Tra le vittime della prima fase dell’incendio, si era temuto la scomparsa di un operaio; la sua posizione è stata poi fortunatamente chiarita: era illeso e rintracciato. Le verifiche sono proseguite per valutare eventuali altre persone coinvolte.

Le azioni delle autorità e le misure cautelari in città

La procura di Viterbo ha aperto una fase preliminare di indagine per accertare le cause del rogo. Le forze dell’ordine insieme ai vigili del fuoco hanno raccolto dati e testimonianze e ora trasmetteranno una relazione preliminare agli inquirenti. La Procura ha annunciato che, una volta acquisita la documentazione, avvierà le procedure formali per la costituzione del fascicolo.

Nel frattempo, l’università ha deciso la sospensione di tutte le attività didattiche e i test previsti per oggi e domani nella sede di Viterbo, per garantire sicurezza e permettere accertamenti approfonditi. Il Comune ha diffuso un comunicato invitando la cittadinanza a mantenere chiuse le finestre e spegnere i condizionatori, per evitare l’ingresso di fumo e sostanze tossiche negli ambienti chiusi. Ai titolari di bar, ristoranti e attività di raccolta di cereali è stato vietato effettuare operazioni all’aperto nel raggio dell’incendio, come la raccolta di grano, fino a nuove disposizioni.

Rischio ambientale e prevenzione sanitaria nella zona colpita

L’incendio ha interessato materiali pericolosi come sostanze chimiche usate nei laboratori della facoltà. La combustione di plastica e reagenti ha prodotto sostanze nocive nell’aria, circostanza che ha motivato l’intervento rapido delle autorità sanitarie. Il rischio di contaminazioni e intossicazioni ha spinto a chiudere gli accessi e monitorare la qualità dell’aria nell’area urbana limitrofa.

Intervento sanitario e raccomandazioni

Sul piano sanitario, i servizi dell’ospedale Santa Rosa hanno gestito diversi casi di intossicazione da fumo, specialmente tra persone con problemi respiratori preesistenti. Le raccomandazioni hanno interessato anche anziani e bambini, invitati a evitare esposizioni prolungate. Le autorità sanitarie confermano un costante monitoraggio della situazione e la disponibilità a intervenire su richiamo.

Le operazioni di messa in sicurezza dell’area proseguiranno nei prossimi giorni, con particolare attenzione ai residui chimici presenti nel sito. Le attività universitarie verranno riprese solo a seguito di verifiche approfondite e certificazioni di sicurezza da parte di tecnici specializzati e vigili del fuoco.

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