Incendio ad andretta: mietitrebbia in fiamme provoca danni a tre ettari di terreno agricolo

Incendio ad andretta: mietitrebbia in fiamme provoca danni a tre ettari di terreno agricolo

Un incendio causato da una mietitrebbia in attività ha distrutto tre ettari di terreno coltivato a Toppa di Gallo, Andretta (Avellino); vigili del fuoco e carabinieri hanno contenuto il rogo senza danni alle abitazioni.
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Un incendio causato da una mietitrebbia ha distrutto circa tre ettari di terreno coltivato ad Andretta (Avellino); i vigili del fuoco sono intervenuti rapidamente evitando danni alle abitazioni. - Gaeta.it

Nel pomeriggio di ieri, un incendio si è sviluppato in località Toppa di Gallo, ad Andretta, un comune della provincia di Avellino. Le fiamme sono nate da una mietitrebbia impegnata nella raccolta del grano e hanno interessato circa tre ettari di terreno coltivato. Le autorità locali sono intervenute rapidamente per spegnere il rogo, evitando conseguenze per le abitazioni vicine.

L’incendio scaturito dalla mietitrebbia in attività

L’incendio ha origine dal surriscaldamento o da scintille prodotte dalla mietitrebbia, impegnata nella raccolta del grano in terreni appartenenti a più proprietari. Secondo le prime ricostruzioni, è probabile che il calore del mezzo agricolo abbia innescato la combustione delle stoppie e dell’erba secca circostante. La zona di Toppa di Gallo presenta aree di terreno agricole estese, con campi spesso vicini a macchie di vegetazione che facilitano la propagazione delle fiamme. Il rischio di incendi con l’utilizzo di macchinari agricoli è noto, soprattutto durante la stagione secca, e può coinvolgere vaste porzioni di terreno in pochi minuti.

La mietitrebbia, essendo un mezzo pesante e con motori di grande potenza, sviluppa temperatura elevata che può entrare a contatto con materiali infiammabili disposti sul suolo. In questo caso specifico, l’incidente si è mostrato critico a causa del vento leggero che ha spinto il fuoco tra i campi adiacenti, permettendo di estendersi su un’area stimata intorno ai tre ettari.

Intervento dei vigili del fuoco e forze dell’ordine

Appena ricevuta la segnalazione, il comando dei Vigili del Fuoco di Avellino ha inviato sul posto un’équipe per domare le fiamme e contenere i danni al territorio. Gli operatori hanno lavorato per diverse ore, utilizzando autopompe e attrezzature per spegnere il rogo con acqua e schiumogeni. La presenza tempestiva dei pompieri ha evitato che le fiamme raggiungessero le abitazioni limitrofe, che si trovano a breve distanza dai campi coinvolti.

Parallelamente, i carabinieri della compagnia di Sant’Angelo dei Lombardi hanno presidiato la zona per coordinare la sicurezza e gestire l’accesso delle persone. Le forze dell’ordine hanno avviato accertamenti per stabilire con precisione le cause dell’incendio, verificando la regolarità dell’uso della mietitrebbia e le condizioni ambientali al momento del fatto.

La collaborazione tra vigili del fuoco e carabinieri ha consentito un controllo efficace della situazione, impedendo il propagarsi del fuoco a territorio più estesi o infrastrutture vicine. Non sono stati registrati feriti tra operatori e residenti né danni materiali a strutture abitative.

L’impatto dell’incendio sulle coltivazioni e sul territorio

Le fiamme hanno distrutto una porzione significativa di coltivazioni di grano e altre colture presenti in quei terreni, causa un danno economico diretto agli agricoltori proprietari dell’area. Il calore intenso e il fuoco hanno bruciato stoppie, piante e il sottobosco che copriva il terreno, compromettendo la fertilità e la possibilità di utilizzo immediato degli appezzamenti.

Il territorio di Andretta presenta numerose piccole aziende agricole che dipendono dalla raccolta stagionale per il sostentamento. Un incendio di questa portata può rallentare le attività agricole, visto che la bonifica richiede tempo e l’intervento di mezzi per rimuovere residui di bruciato. In particolare, la perdita di tre ettari di terreno coltivato in questa fase rischia di compromettere la produzione locale di cereali, già condizionata dalle condizioni climatiche recenti.

L’evento mette in evidenza la vulnerabilità delle aree rurali a incendi partiti da mezzi agricoli e la necessità di maggiori precauzioni durante la raccolta, soprattutto in periodi particolarmente caldi e secchi. Studiando i danni subiti, tecnici e agronomi potranno consigliare interventi per evitare che simili incidenti si ripetano in futuro.

I rischi dell’uso di macchine agricole nelle stagioni secche

L’utilizzo di mietitrebbie e altri macchinari pesanti comporta necessità di mantenimento e controlli rigorosi. La presenza del rischio incendio è direttamente collegata alla temperatura dei motori, al tipo di coltura da raccogliere e alla presenza di materiale facilmente infiammabile come paglia, stoppie e residui vegetali asciutti. Nel periodo estivo e nelle giornate calde, il terreno arido accresce questo pericolo, aggravato dal vento.

Agricoltori e aziende agricole devono seguire procedure di sicurezza specifiche come spegnere le macchine in caso di sosta prolungata, evitare di accumulare materiale infiammabile vicino al campo, e tenere a portata di mano attrezzature per la prima emergenza. Diverse regioni italiane hanno predisposto linee guida per minimizzare questi rischi durante la raccolta stagionale.

Solo una gestione attenta e misure preventive possono ridurre la probabilità di incendi che danneggiano terreni e mettono a rischio la sicurezza delle persone nei dintorni. Lo scorso anno in Campania si sono verificati altri episodi simili, questo conferma il bisogno di vigilanza nelle campagne durante i mesi più caldi dell’anno.

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