Un incendio divampato nella notte in un appartamento di pescara ha messo a rischio la vita di molte persone. L’incendio è scoppiato in un condominio di via perugia, al quarto piano, causando paura e danni. L’intervento rapido dei carabinieri della compagnia di pescara ha permesso di mettere in sicurezza tredici famiglie, evitando una tragedia. Le operazioni di soccorso e evacuazione si sono svolte prima dell’arrivo dei vigili del fuoco.
Il momento dell’incendio e l’allarme dato ai carabinieri
L’allarme è scattato poco prima delle cinque di mattina, quando una telefonata al 112 ha segnalato un incendio in un appartamento di via perugia. Non era chiaro se all’interno ci fossero persone in pericolo. I carabinieri si sono messi in moto immediatamente, raggiungendo il condominio prima dei vigili del fuoco. Giunti sul posto, hanno visto uscire fumo denso e fiamme dal quarto piano dello stabile. Senza perdere tempo, hanno forzato il portone dell’edificio per entrare.
I militari hanno cominciato a bussare a tutte le porte, piano per piano, per avvertire i residenti, ancora ignari del pericolo. Si contavano tredici famiglie all’interno dello stabile, molte delle quali con bambini piccoli. Al quarto piano, l’appartamento dove era scoppiato l’incendio era pieno di fumo, rendendo la situazione ancora più grave.
Leggi anche:
L’intervento diretto dei carabinieri per domare l’incendio e mettere in salvo le persone
Sul posto, due carabinieri hanno preso secchi d’acqua da un appartamento vicino e hanno iniziato a buttare acqua per contenere le fiamme prima dell’arrivo dei vigili del fuoco. Mentre cercavano di limitare i danni sul luogo dell’incendio, altri due militari sono entrati nell’abitazione attigua, anch’essa invasa dal fumo.
In quell’appartamento hanno trovato un nucleo familiare composto da due adulti e tre bambini. I carabinieri hanno portato in salvo i minori in braccio, uscendo dall’edificio e accompagnandoli in un’area ritenuta sicura, lontana dal pericolo e dal fumo. Il loro gesto ha evitato situazioni potenzialmente fatali per quei bambini, grazie soprattutto a una risposta rapida e decisa.
L’arrivo dei vigili del fuoco e le condizioni dell’appartamento coinvolto
Dopo che l’intero condominio è stato evacuato dalle forze dell’ordine, sono arrivate le squadre dei vigili del fuoco e ambulanza per prestare soccorso e operare in sicurezza. L’appartamento dove è scattato l’incendio è stato dichiarato inagibile a causa dei danni causati dal fuoco e dal fumo.
I vigili del fuoco hanno lavorato per domare le fiamme e garantire che il resto dello stabile non venisse danneggiato ulteriormente. Sono state controllate tutte le abitazioni per assicurarsi che nessuno fosse rimasto dentro o in pericolo.
Ipotesi sulle cause e la testimonianza della proprietaria dell’appartamento
L’incendio sembrerebbe essere stato causato da un corto circuito o dal surriscaldamento di una batteria in carica. La batteria era collegata a una sedia a rotelle elettrica, che la proprietaria dell’appartamento, una donna venezuelana di 68 anni, aveva messo in carica intorno alle 21 della sera precedente.
La donna ha raccontato di essersi svegliata poco prima delle 5, dopo aver sentito uno scoppio, e di aver trovato la sedia a rotelle in fiamme. Ha subito staccato l’alimentazione e abbandonato l’appartamento, riuscendo a mettersi in salvo senza riportare ferite.
Controlli e assistenza alle famiglie coinvolte
Le autorità hanno predisposto controlli approfonditi sull’intero condominio, in modo da valutare eventuali rischi residui e verificare le condizioni di sicurezza dell’edificio. Le tredici famiglie che abitano nel palazzo, alcune ancora sotto choc, stanno ricevendo assistenza da parte dei servizi competenti.
I carabinieri hanno dimostrato ancora una volta l’efficacia di un intervento rapido in situazioni di emergenza. La prevenzione e la prontezza nel gestire il pericolo hanno evitato danni maggiori e salvato diverse vite in una notte carica di tensione.