Incendi boschivi in sardegna: focolaio a guasila e bonorva con vaste aree interessate e interventi in corso

Incendi boschivi in sardegna: focolaio a guasila e bonorva con vaste aree interessate e interventi in corso

In Sardegna, 20 incendi hanno colpito diverse zone tra cui Guasila e Bonorva, con oltre 500 ettari di vegetazione distrutti; operazioni antincendio coordinate da Corpo forestale, Forestas e mezzi aerei.
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La Sardegna è stata colpita da 20 incendi, con due roghi estesi a Guasila e Bonorva che hanno devastato oltre 500 ettari. Le squadre antincendio, supportate da mezzi aerei, hanno lavorato intensamente per contenere il fuoco e mettere in sicurezza le aree colpite. - Gaeta.it

La Sardegna è stata colpita da una serie di incendi che hanno coinvolto diverse zone dell’isola, mettendo a dura prova le squadre di soccorso e i mezzi antincendio impiegati nell’operazione. Nelle prime ore del 2025 infatti sono riprese le attività di controllo e bonifica delle aree devastate da due roghi particolarmente estesi, scoppiati il giorno precedente a Guasila, nel sud della Sardegna, e a Bonorva, nel sassarese. L’emergenza ha riguardato complessivamente 20 incendi, e le autorità locali hanno attivato risorse terrestri e aeree per arginare la situazione.

Estensione e caratteristiche dei roghi a guasila e bonorva

I due incendi scoppiati nel pomeriggio di domenica 26 gennaio 2025 hanno coinvolto superfici importanti di territorio. Nel comune di Guasila, riconosciuto per le sue distese di macchia mediterranea, sono andati in fumo circa 200 ettari di vegetazione, mentre a Bonorva l’area interessata ha superato i 300 ettari. Il perimetro dei roghi si è rivelato particolarmente irregolare, complicando le manovre di spegnimento.

Nell’area di Bonorva la presenza di rimboschimenti ha ulteriormente rallentato l’avanzamento delle squadre impegnate a circoscrivere le fiamme. La vegetazione densa e i terreni impervi hanno aumentato le difficoltà operative. Alcune abitazioni e aziende agricole situate nei pressi degli incendi sono state evacuate tempestivamente per motivi di sicurezza, procedure che hanno richiesto coordinamento con le forze di protezione civile e le autorità comunali.

Interventi e coordinamento delle operazioni antincendio

Il Corpo forestale della Regione Sardegna ha mantenuto attivi i centri operativi ripartimentali durante tutta la notte per presidiare le zone colpite. Le pattuglie locali hanno collaborato con squadre di volontari, barracelli e operai di Forestas per garantire una presenza costante lungo i confini degli incendi. Le operazioni di spegnimento sono state agevolate dall’impiego di mezzi aerei, con elicotteri provenienti dalle basi di Villasalto e Farcana inviati rispettivamente a Guasila e Bonorva.

I canadair arrivati dalla base regionale di Olbia e da Roma hanno effettuato diverse missioni di trattamento con getti d’acqua sulle fiamme. Questi interventi aerei hanno permesso di intervenire rapidamente su ampie porzioni interessate, rallentando la propagazione del fuoco mentre le squadre a terra si concentravano sulle bonifiche e il contenimento finale.

La situazione generale degli incendi in sardegna domenica 26 gennaio

Le operazioni antincendio hanno dovuto affrontare una situazione complessiva impegnativa a livello regionale. Il Corpo forestale ha segnalato sino a 20 incendi distinti in diverse parti dell’isola, in condizioni spesso disomogenee per morfologia e distribuzione della vegetazione. Le squadre di emergenza hanno dovuto organizzarsi per garantire un intervento tempestivo su tutti i fronti, assegnando priorità ai focolai più vasti e a quelli che minacciavano centri abitati o infrastrutture agricole.

Il lavoro si è protratto per tutta la domenica e la notte seguente, con la collaborazione tra operatori del Corpo forestale, volontari locali e altre risorse messe in campo dalla Regione Sardegna. Le previsioni meteorologiche di quei giorni registravano condizioni di vento moderato, che hanno influito sulla direzione e velocità della diffusione degli incendi.

Monitoraggio e coordinazione

La coordinazione è stata fondamentale per ottimizzare i mezzi e limitare i danni materiali. Il monitoraggio degli incendi è proseguito fin dalle prime ore del mattino successivo con il compito di valutare le condizioni della vegetazione colpita, contenere eventuali fiammate residue e pianificare successive azioni di salvaguardia.

L’attivazione di questi interventi dimostra la prontezza con cui vengono gestite le emergenze ambientali in Sardegna, nonostante le difficoltà imposte dalla vastità delle zone interessate e dalla natura complessa dei roghi. Il lavoro delle forze impegnate si concentra ora su controllo e bonifica per evitare nuove riprese del fuoco.

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