Inaugurata la nuova centrale a ciclo combinato 8 novembre a mingachevir in azerbaigian

Inaugurata la nuova centrale a ciclo combinato 8 novembre a mingachevir in azerbaigian

La repubblica dell’Azerbaigian inaugura la centrale a ciclo combinato “8 novembre” a Mingachevir, realizzata da Azerenerji e Ansaldo Energia, con il supporto italiano per una produzione energetica più efficiente e sostenibile.
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L'Azerbaigian ha inaugurato a Mingachevir la centrale a ciclo combinato "8 novembre", realizzata con turbine Ansaldo Energia, che migliora l'efficienza energetica e riduce le emissioni, segnando un importante passo verso la transizione energetica sostenibile con la collaborazione italiana. - Gaeta.it

La repubblica dell’azerbaigian ha acceso una nuova pagina nel suo sistema energetico con l’inaugurazione della centrale a ciclo combinato “8 novembre” a mingachevir. Questo impianto, messo a punto da azerenerji, rappresenta un passo in avanti nel cammino del paese verso un’energia più efficiente e meno inquinante. La presenza di autorità ai massimi livelli, compreso il presidente Ilham Aliyev e il ministro italiano Adolfo Urso, sottolinea la rilevanza internazionale di questo progetto.

Dettagli tecnici della centrale e ruolo di ansaldo energia

La centrale si basa su un’architettura a ciclo combinato che sfrutta quattro turbine a gas AE94.3A e quattro generatori forniti da Ansaldo Energia. Le turbine AE94.3A sono note per la loro flessibilità operativa che si traduce nella capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti di carico senza compromettere l’efficienza generale dell’impianto. Oltre a un’affidabilità consolidata, queste turbine possono bruciare fino al 40% di idrogeno mescolato con gas naturale, un aspetto fondamentale per la riduzione delle emissioni inquinanti.

Solidità tecnologica e diffusione globale

Le oltre 5 milioni di ore di funzionamento accumulate da più di 125 unità vendute nel mondo testimoniano la solidità tecnologica delle turbine AE94.3A. Si tratta di una soluzione adottata da molte utility energetiche nel mondo, scelta per la sua capacità di fornire grandi livelli di potenza con un impatto ambientale limitato.

Inaugurazione e significato politico

La cerimonia di inaugurazione si è tenuta a mingachevir alla presenza del presidente Ilham Aliyev, insieme al ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, a esponenti del governo azero e all’amministratore delegato di Ansaldo Energia, Fabrizio Fabbri. La partecipazione di questi protagonisti sottolinea l’importanza della collaborazione tra azerbaigian e italia nella costruzione dell’impianto.

Il ministro Urso ha evidenziato come questa centrale rappresenti la più grande capacità produttiva energetica del paese, realizzata in soli due anni grazie anche al contributo italiano. L’impianto si presenta come un punto di svolta sia per il raggiungimento degli obiettivi energetici nazionali sia per le politiche ambientali, visto che promette una riduzione del 50% delle emissioni rispetto agli standard precedenti.

Prospettive future e contributo italiano alla transizione energetica azerbaigiana

Stefano Gianatti, executive vice president thermal new units di Ansaldo Energia, ha dichiarato la soddisfazione dell’azienda per il risultato raggiunto. L’impianto di mingachevir è percepito come un progetto che coniuga innovazione, prestazioni tecniche e sostenibilità ambientale. Ansaldo Energia intende continuare a sostenere il paese nel suo percorso verso la sicurezza e la transizione energetica.

Impegno per un futuro più sostenibile

Questa centrale segna infatti un’evoluzione importante per l’azerbaigian, che guarda sempre più alla sostituzione delle fonti tradizionali con tecnologie più pulite e competitive. Il mix con l’idrogeno nelle turbine rappresenta un’opportunità concreta per ridurre l’impatto ambientale in un contesto globale segnato dalla necessità di tagliare le emissioni di CO2.

L’impianto “8 novembre” a mingachevir si propone così come un modello di riferimento per la produzione energetica nel paese, contribuendo alla diversificazione e al rafforzamento della rete nazionale. Il successo di questa fase di sviluppo energico apre la strada a ulteriori investimenti e collaborazioni internazionali nel settore.

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