Nella cornice di Palazzo Attems Petzenstein, a partire da oggi è aperta al pubblico la mostra “Voi siete qui”, parte del programma “GO! 2025” legato a Nova Gorica e Gorizia, Capitale Europea della Cultura 2025. L’esposizione offre una narrazione intensa e articolata del territorio goriziano, attraversando la sua storia, arte e identità attraverso una selezione delle collezioni dei Musei Provinciali di Gorizia. Rimarrà visitabile fino al 31 ottobre 2025.
Un percorso tra passato e memoria: la storia del goriziano raccontata dai musei
La mostra si presenta come un vero viaggio nel tempo, focalizzato sul periodo che va dal XVIII secolo fino agli eventi della Prima guerra mondiale. Vengono raccolti e mostrati oggetti, fotografie, documenti, libri e opere d’arte che dialogano tra loro per restituire al visitatore un affresco complesso e articolato del Goriziano. Ogni pezzo esposto contribuisce a far emergere aspetti spesso poco conosciuti o dimenticati del territorio, dagli usi quotidiani agli eventi politici, dal valore artistico al significato simbolico di luoghi e persone.
Riflessioni sulla memoria storica
Attraverso questo itinerario, i visitatori possono osservare con occhi diversi la Gorizia di un tempo, riconoscendo tracce ancora vive nella città di oggi. La mostra riflette sulla rappresentazione del territorio, mettendo a fuoco le fonti che ne hanno costruito l’immagine storica e culturale. È uno sguardo che intreccia memorie locali a scenari più ampi, offrendo un’esperienza capace di far risuonare l’identità del Goriziano nella complessità del suo passato.
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Le radici multiculturali del goriziano: un confine ricco di lingue e culture
Il Goriziano, territorio di confine per eccellenza, ha da sempre dialogato con diverse lingue e culture. Questa pluralità è una delle chiavi di lettura principali della mostra “Voi siete qui”. Documenti, ricette di cucina, locandine teatrali e una ricca produzione libraria multilingue raccontano un mondo in cui tedesco, sloveno, italiano e altre lingue si intrecciavano nelle vite quotidiane.
L’esposizione mette in luce come le scuole del territorio, quali i Gesuiti, le Orsoline e il Staatsgymnasium, abbiano rappresentato centri di formazione di eccellenza, capaci di tramandare e al tempo stesso trasformare quel patrimonio culturale complesso. Esplorare queste istituzioni educative significa capire come la convivenza tra le culture abbia definito identità plurime, non sempre facili da decifrare, ma fondamentali per comprendere la storia locale.
Un mosaico culturale
L’eterogeneità linguistica e culturale emerge come elemento fondante di una comunità che ha saputo vivere e svilupparsi nonostante le tensioni del confine, testimoniata proprio dalla ricchezza dei materiali esposti.
Erpac fvg e la valorizzazione del patrimonio culturale del friuli venezia giulia
La mostra, organizzata dall’Erpac Fvg , segna un’importante tappa nella promozione del valore storico e artistico delle collezioni locali. L’ente ha scelto di mettere insieme testimonianze provenienti da musei, archivi e biblioteche per offrire un quadro organico e articolato della storia del Goriziano.
Scegliendo di esporre queste opere proprio a Palazzo Attems Petzenstein, l’Erpac valorizza anche lo stesso palazzo come sede culturale e spazio di dialogo tra passato e presente. Il progetto si inserisce nel più ampio contesto di “GO! 2025”, evento che anima la città e il territorio con iniziative legate alla Capitale Europea della Cultura, arricchendo così l’offerta culturale e turistica di Gorizia.
Il calendario e le modalità di visita della mostra voi siete qui
La mostra “Voi siete qui” sarà aperta fino al 31 ottobre 2025. I visitatori possono accedere a questo percorso culturale negli orari stabiliti dal sito ufficiale di Palazzo Attems Petzenstein, con ingressi pensati per accogliere sia singoli che gruppi. L’esperienza è studiata per essere accessibile e coinvolgente, rivolta a un pubblico ampio che spazia dagli appassionati di storia agli studiosi, ma anche ai curiosi interessati a scoprire la complessità di un territorio di confine.
Opere inedite e patrimonio autentico
Tra i materiali esposti, molte opere sono inedite per il grande pubblico o normalmente conservate nei depositi dei musei. Questo rende la mostra un’occasione preziosa per conoscere da vicino testimonianze autentiche e documenti che parlano direttamente del passato goriziano. La permanenza dell’esposizione per oltre due anni permette un accesso dilatato nel tempo, che lascia spazio a visite approfondite e ripetute.