Il quartiere medievale di Viterbo si colora di fiori e natura con San Pellegrino in fiore, la manifestazione floro-vivaistica che ha aperto la sua 38ª edizione. Dal 15 al 18 maggio 2025, strade e piazze del centro storico ospitano più di 6mila piante disposte in allestimenti a tema. L’evento richiama ogni anno migliaia di visitatori, tra appassionati di natura, curiosi e turisti. Il taglio del nastro è stato affidato questa mattina alla sindaca Chiara Frontini, che ha dato il via alla quattro giorni di colori e profumi.
L’apertura ufficiale e la presenza delle autorità
La mattina del 15 maggio, alle 10 in punto, la sindaca di Viterbo Chiara Frontini ha inaugurato San Pellegrino in fiore con il tradizionale taglio di una ghirlanda di fiori. È stato un momento molto atteso che ha sancito l’avvio delle celebrazioni in città. Alla cerimonia hanno partecipato rappresentanti civili, militari e religiosi, a dimostrazione dell’importanza culturale e sociale di questa manifestazione per il territorio. L’evento coinvolge tutta la comunità locale, trasformando per qualche giorno il quartiere più antico e suggestivo di Viterbo in una grande galleria a cielo aperto di creazioni botaniche.
Sebbene la manifestazione abbia quasi quarant’anni di storia, rinnova ad ogni edizione il suo fascino e la capacità di attrarre visitatori da fuori provincia, rappresentando un momento di aggregazione e di valorizzazione del patrimonio storico e naturalistico della città.
Leggi anche:
Gli allestimenti floreali nel cuore di viterbo
Durante la manifestazione, i visitatori si trovano immersi in scenari pensati per esaltare il legame tra natura e storia. Oltre 6mila piante sono distribuite in modo da ricreare ambientazioni diverse lungo il percorso. Piazza San Carluccio, ad esempio, ospita una foresta di betulle in miniatura che si riflette su superfici lucide, richiamando simbolicamente i due laghi che incorniciano la città, racchiudendo così un riferimento paesaggistico importante per Viterbo e dintorni.
Via san pellegrino e gli archi fioriti
Via San Pellegrino è un’altra tappa fondamentale: qui si susseguono archi fioriti che conducono i visitatori alla piazza omonima, dove si trova palazzo degli Alessandri, edificio storico che fa da sfondo alle installazioni. La scelta degli archi floreali crea un effetto emozionante, quasi di ingresso a un mondo sospeso tra passato e natura.
La fontana di Piazza della Morte ospita poi un allestimento con dieci archi ricoperti di piante, un preludio all’ultimo scenario, quello di Piazza San Lorenzo. Qui l’installazione più rilevante è dedicata a Papa Francesco, con una grande struttura a croce posta su un letto di fiori. Sopra l’opera si possono leggere alcune frasi tratte dall’enciclica Laudato Si’, segno del legame tra fede e tutela dell’ambiente.
San pellegrino in fiore, festa di arte e natura
San Pellegrino in fiore rappresenta da quasi quattro decenni un appuntamento fisso per i viterbesi, che vedono trasformarsi il loro quartiere storico in un luogo di festa e bellezza naturale. È una manifestazione che unisce arte floreale e patrimonio architettonico, offrendo uno spettacolo che coinvolge i sensi e racconta storie legate al territorio.
L’edizione di quest’anno conferma questo ruolo. La sindaca Chiara Frontini ha ricordato come questo evento sia molto atteso sia dai residenti che dai turisti. L’allestimento di oltre 6mila piante, distribuite con cura, permette di valorizzare angoli spesso poco visitati insieme a principali piazze e monumenti. Il risultato è un’esperienza immersiva che mostra il quartiere medievale sotto una luce nuova, diversa da quella quotidiana.
Già alle prime ore del mattino, si sono viste le strade prendere vita con un flusso continuo di visitatori. L’evento si preannuncia quindi come una tappa di primo piano anche nel calendario culturale e turistico della regione Lazio. Il legame tra natura, arte e storia resta al centro di San Pellegrino in fiore, che nel corso degli anni ha confermato la sua capacità di attrarre persone e mettere in luce il patrimonio della città di Viterbo.