A napoli, questa mattina alla mostra d’oltremare, ha preso il via l’edizione 2025 degli stati generali sull’ambiente. Al centro dell’evento c’è il concorso scolastico “Ecomovie”, dedicato alla realizzazione di cortometraggi su temi legati alla tutela dell’ambiente nell’era dei cambiamenti climatici. Oltre alla visione dei lavori degli studenti, sono stati annunciati i vincitori tra gli istituti secondari di primo e secondo grado coinvolti. L’iniziativa ha raccolto interesse e partecipazione, sottolineando l’urgenza di affrontare la questione ambientale anche attraverso l’impegno culturale e educativo.
Come si è svolto il concorso ecomovie e i temi trattati
Il concorso “Ecomovie” ha coinvolto 28 scuole secondarie di primo e secondo grado, che hanno presentato una serie di cortometraggi centrati sulla salvaguardia dell’ambiente e sulle sfide dettate dai cambiamenti climatici. Tra le opere proposte, sono stati scelti 12 elaborati ritenuti in grado di esprimere con efficacia i messaggi chiave. Le scuole hanno mostrato una particolare attenzione ai concetti di “tempo lento” e ai piccoli gesti quotidiani come strumenti fondamentali per ridurre l’impatto sull’ambiente.
La proiezione e i cortometraggi premiati
La visione collettiva dei corti ha messo in evidenza un senso di responsabilità condivisa, con riflessioni che si sono concentrate sulla necessità di rallentare i ritmi e ritrovare un rapporto più consapevole con la natura. Il corto premiato per la scuola secondaria di primo grado è “Il ritmo della vita”, prodotto dall’Istituto Comprensivo Lanzara di Castel San Giorgio . Tra le scuole di istruzione superiore ha vinto l’Istituto Siani di napoli con “L’acqua che non ti aspetti”. Ai primi classificati è stato assegnato un premio di 500 euro in Bonus Cultura, consegnato da Maikol De Falco e Francesco Ferrante, protagonisti della serie tv Netflix “Clan”.
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Il messaggio degli amministratori e il ruolo dei giovani
L’evento ha visto la partecipazione del vicepresidente della regione campania, Fulvio Bonavitacola, con deleghe all’ambiente e all’urbanistica. Bonavitacola ha espresso la volontà di dare voce ai giovani, invitandoli a “non ripetere gli errori della generazione precedente”. Ha sottolineato la necessità di una presa di coscienza collettiva, capace di formare una pressione sui decisori politici e istituzionali, affinché si impegnino a contrastare i cambiamenti climatici in modo concreto.
Secondo il vicepresidente, “i ragazzi rappresentano un esempio da seguire per gli adulti, già molto più avanti nelle idee e nell’azione”. Bonavitacola ha esortato gli studenti a mantenere una linea di pensiero indipendente, distaccandosi dai falsi modelli proposti dalla società dei consumi e del mercato. “La felicità non dipende dal possesso di beni materiali ma dall’esperienza delle emozioni genuine”, ha ricordato. Ha ribadito l’importanza di una presenza consapevole nel mondo digitale, evitando di farsi travolgere ma portando idee e passioni autentiche.
Conduzione e comunicazione ambientale
A moderare l’incontro è stata la giornalista e conduttrice Claudia Conte, figura nota per il suo impegno nel campo della comunicazione ambientale. La sua conduzione ha permesso di gestire un dibattito che ha unito il pubblico all’iniziativa degli studenti. L’attenzione posta sulle storie e sui messaggi contenuti nei cortometraggi ha stimolato una partecipazione attiva, creando un dialogo tra le nuove generazioni e le istituzioni.
L’evento ha rappresentato una tappa importante per favorire l’educazione ambientale nelle scuole, proponendo l’arte audiovisiva come strumento per raccontare problemi attuali e suscitare riflessioni. La scelta di premiare cortometraggi realizzati dagli studenti ha mostrato quanto la sensibilità verso il tema ambientale coinvolga i ragazzi in modo profondo e attento. Lo scambio di idee e la presenza di rappresentanti politici hanno sottolineato il valore di iniziative simili per amplificare il senso di responsabilità diffuso nelle nuove generazioni.