Un progetto culturale prende vita in Umbria, combinando musica e arte nei musei più prestigiosi della regione. Dieci spazi museali nazionali ospitano eventi musicali proposti dalla fondazione Brunello e Federica Cucinelli. Tra maggio e ottobre 2025, questa iniziativa porta nuove suggestioni sonore all’interno di ambienti storici, invitando il pubblico a scoprire il patrimonio umbro con un’esperienza multisensoriale inedita.
Una collaborazione nuova per valorizzare l’arte e la musica in umbria
Il 2025 segna un punto di svolta per la cultura umbra. Per la prima volta la direzione regionale musei nazionali Umbria, legata al ministero della cultura, si allea con la fondazione Brunello e Federica Cucinelli. Nasce “inaudito”, un ciclo di concerti pensato per dialogare con i luoghi in cui si terranno. Il direttore dei musei, Costantino D’Orazio, ha spiegato che l’accordo nasce dalla volontà di rafforzare la rete museale regionale, mettendo in campo risorse diverse ma complementari. La fondazione è nota per il suo impegno in campo artistico e culturale, e la collaborazione punta a far emergere nuove modalità per fruire dell’arte attraverso la musica. “Inaudito si colloca come erede del precedente progetto ‘Sottile linea d’Umbria’, che aveva portato artisti contemporanei ad animare i musei regionali.” Un percorso di valorizzazione che si lega strettamente al territorio, recuperando e rilanciando le radici culturali umbre.
Musica e storia: un racconto sonoro nei musei umbri
Gli eventi di “inaudito” sono dislocati in dieci musei nazionali sparsi su tutto il territorio umbro. Le proposte musicali coinvolgono generi e strumenti diversi, creando un ponte tra epoche e atmosfere. Ogni concerto si svolge negli spazi più rappresentativi dei musei, spesso all’interno di sale rinascimentali, accanto a reperti antichi o in luoghi archeologici suggestivi. In questo modo, il pubblico può vivere il museo sotto una luce nuova, dove la musica interpreta il patrimonio esposto e lo rende ancora più vivo. L’ingresso è gratuito, ma la prenotazione è obbligatoria tramite Eventbrite, a causa dei posti limitati. I visitatori hanno così l’occasione di ascoltare suoni diversi, dal barocco al contemporaneo, in contesti che amplificano il valore delle opere conservate. La proposta mira a stimolare l’attenzione per la storia e l’arte attraverso un’esperienza immersiva, che oltrepassa i confini tradizionali del museo.
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Il programma dei concerti e le location protagoniste
Il cartellone parte sabato 31 maggio al castello Bufalini con il duo Pere Caselles al fagotto barocco e Tomeu Seguí Campins al clavicembalo, con uno spettacolo intitolato “Plectendo et Flando”. Segue l’8 giugno l’appuntamento al museo archeologico nazionale di Orvieto, dove il violino di Domenico Massello e il pianoforte di Sofia Proietti offriranno “Tra memoria e innovazione”. Il 2 luglio, al museo archeologico nazionale dell’Umbria, si esibisce Afrika Mamas, gruppo vocale femminile con “Imongi Yabafazi”. Il 3 luglio l’ensemble barocco di Napoli animerà l’area archeologica di Carsulae con “Il soffio di Partenope”, presso lo stesso sito la sera successiva si terrà “Hic sunt leones”, un incrocio di voce e orchestra con Made Kuti e la società Filarmonica di Solomeo. Il 20 settembre il tempietto sul Clitunno ospiterà “Corde d’incanto”, una performance di arpa e voce con Kateřina Gannudi. Contemporaneamente, alla rocca Albornoz di Spoleto si ascolteranno “Echi dal ’900” eseguiti dal Nahars Piano Trio. Sabato 27 settembre sarà la volta del museo paleontologico Luigi Boldrini di Pietrafitta, con lo spettacolo a cappella “Century” dei Cherries on a Swing Set. Il 4 ottobre il palazzo ducale di Gubbio accoglierà l’omaggio a Bach di Hermans Accademia. Il ciclo si concluderà l’11 ottobre alla galleria nazionale dell’Umbria con “Un’altra passione, un’altra visione”, un melologo per attore e pianoforte firmato da Fabrizio De Rossi Re, in concomitanza con la “giornata capitiniana” e la marcia della pace Perugia-Assisi 2025.
La fondazione cucinelli e il pubblico: musica come ponte tra passato e presente
Federica Cucinelli, eletta a portavoce della fondazione assieme a Brunello Cucinelli, racconta la passione dietro questa iniziativa. Il focus della fondazione è diffondere la musica in contesti non convenzionali, e i musei umbri rappresentano un territorio ricco di fascino da reinterpretare con suoni selezionati. L’idea di portare musica elaborata in luoghi storici è nata dal desiderio di creare momenti di ascolto che aprano nuove prospettive sul patrimonio culturale. L’attenzione è puntata sia su composizioni classiche, sia su contaminazioni moderne. Il pubblico è così invitato a scoprire dettagli del museo, a percepire l’ambiente con sensibilità diverse, attraverso la lente della musica. La rassegna permette di rincontrare capolavori con un approccio originale, che unisce emozione e conoscenza. La gratuità degli eventi intende abbattere le barriere all’accesso, garantendo esperienze culturali aperte a tutti e valorizzando il ruolo dei musei come luoghi di vita e confronto.