in prima visione su Rai il documentario su Antonio Salines, attore e regista spezzino

in prima visione su Rai il documentario su Antonio Salines, attore e regista spezzino

Rai 5 racconta la vita e la carriera di Antonio Salines, attore e regista nato alla Spezia, attraverso un documentario con testimonianze esclusive, spezzoni teatrali e il suo contributo al teatro italiano.
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Il documentario di Rai 5 racconta la vita e la carriera di Antonio Salines, attore e regista protagonista del teatro italiano del XX secolo, attraverso interviste, immagini inedite e testimonianze di colleghi, celebrandone l’eredità artistica. - Gaeta.it

La Rai dedica una finestra importante alla figura di Antonio Salines, attore e regista nato alla Spezia, protagonista del teatro italiano nel corso del XX secolo. Il documentario racconta la sua vita e carriera, mettendo in luce il percorso artistico che lo ha portato dal debutto giovanile a ruoli di rilievo in teatro, cinema e televisione.

Il documentario Rai e il racconto di un artista

Domenica 6 luglio, Rai 5 trasmette in prima serata un documentario che ripercorre la vita di Antonio Salines attraverso immagini, testimonianze e materiale inedito. La regia di Daniele Ceccarini e Mario Molinari cattura aspetti poco noti della sua persona e della sua opera.

Il film raccoglie interviste a collaboratori e amici, come Magda Mercatali, Francesca Salines e Carlo Emilio Lerici, che descrivono Salines non solo come artista ma anche come uomo. Si incontrano anche voci di attori e registi come Edoardo Siravo, Francesca Bianco, Pierluigi Peracchini, Marco Ferrari, Alessandro Maggi e Giuseppe Piccioni che hanno lavorato o condiviso con lui esperienze artistiche. Le testimonianze si intrecciano con spezzoni di spettacoli e scene girate nel corso della sua vita, disegnando un quadro completo di una carriera ricca di impegno teatrale e passione.

Il documentario intende offrire al pubblico ritratto fedele di un protagonista della cultura italiana, capace di attraversare lingue e generazioni mantenendo intatta la sua profondità creativa. Rai 5 propone così un appuntamento importante per chi segue da vicino il teatro e la cultura nazionale, ma anche per chi si avvicina ora all’eredità di Antonio Salines.

La vita e la formazione di Antonio Salines

Antonio Salines nasce alla Spezia e muove i primi passi nel mondo del teatro da giovanissimo. Dopo il diploma all’Accademia Nazionale di Arte Drammatica Silvio d’Amico di Roma, si immerge nell’ambiente teatrale degli anni Settanta, un periodo fertile per sperimentazioni e nuovi linguaggi. Da subito assume ruoli di responsabilità, diventando direttore artistico e regista della compagnia del Teatro Belli di Roma, luogo che segna la sua crescita professionale.

Questa esperienza rappresenta una base solida per la sua carriera, aperta anche a collaborazioni importanti che lo vedono lavorare con attori e registi di primo piano. Dal 1970, accanto a Magda Mercatali, fonda una compagnia che si distingue per la qualità della messa in scena e per l’attenzione verso testi classici e contemporanei. La formazione e le prime esperienze di Salines fondano quindi la sua identità artistica che si svilupperà nel corso dei decenni successivi.

Il contributo di Salines al teatro e alla scena italiana

Il lavoro di Salines abbraccia diversi stili e forme teatrali. Tra i suoi allestimenti rimangono memorabili titoli come Peer Gynt, Cuore di cane, Antigone e diverse altre opere che spaziano dalla tragedia al teatro contemporaneo e d’avanguardia. Ha portato in scena testi di autori italiani e internazionali, esplorando con cura i dialoghi e le emozioni dei personaggi.

Salines ha calcato palcoscenici di rilievo nel panorama nazionale, tra cui il Piccolo Teatro di Milano e l’Arena di Verona, oltre agli Stabili di Bolzano e del Veneto. Con la sua regia e interpretazione ha dato nuova vita a classici e ha introdotto il pubblico a esperienze teatrali impegnative. La sua attenzione si è estesa anche alla televisione, portando in video opere di Pirandello e Rozov, contribuendo ad avvicinare il grande pubblico al teatro.

Nel 2015 ha assunto la direzione della stagione teatrale del Teatro Gentile di Cittanova, ruolo che gli ha permesso di promuovere la scena italiana anche a livello territoriale. Riconosciuto per la sua capacità di costruire personaggi intensi e credibili, ha ricevuto nel 2019 la Maschera d’Oro del teatro italiano come migliore attore protagonista, un premio importante che ha consegnato un riconoscimento ufficiale alla sua lunga attività.

Una voce del teatro italiano

«Un artista completo, capace di emozionare attraverso ogni ruolo e di innovare con ogni regia», ricordano i suoi colleghi intervistati nel documentario.

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