in lombardia infestazione di popillia japonica causa gravi danni a oltre 300 specie vegetali

in lombardia infestazione di popillia japonica causa gravi danni a oltre 300 specie vegetali

La popillia japonica, insetto originario del Giappone, ha invaso oltre 22 mila km² della Lombardia danneggiando più di 300 specie vegetali; esperti raccomandano interventi mirati e coordinati per il controllo.
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La popillia japonica, insetto originario del Giappone, ha invaso oltre 22 mila km² della Lombardia, danneggiando numerose piante e colture. Gli esperti raccomandano interventi mirati e coordinati per il controllo, evitando soluzioni fai da te. - Gaeta.it

L’insetto popillia japonica, originario del Giappone, ha ormai colonizzato vaste zone del nord Italia, causando danni significativi a piante di ogni tipo nei giardini e negli orti lombardi. La sua presenza si estende su un’area superiore a 22 mila chilometri quadrati, in cui lascia dietro di sé piante scheletrizzate, colpite dalle larve e dagli adulti. Il fenomeno desta preoccupazione tra agricoltori e appassionati di giardinaggio, che faticano a contrastarne l’espansione.

Territori lombardi invasi dalla popillia japonica e l’espansione dell’insetto

L’infestazione della popillia japonica interessa ormai gran parte della regione lombarda, soprattutto nelle aree verdi urbane, parchi, orti e zone agricole piccole e grandi. L’area coinvolta supera i 22 mila chilometri quadrati, con una presenza massiccia che si è diffusa rapidamente negli ultimi anni. Le condizioni ambientali del nord Italia, con inverni miti e estati calde, facilitano lo sviluppo e la sopravvivenza dell’insetto che ha trovato un habitat ideale lontano dalle sue terre d’origine.

L’insetto si è stabilito in modo definitivo, moltiplicandosi senza freni e senza l’intervento di predatori naturali in grado di contenerlo. L’espansione riguarda comuni grandi e piccoli, sia centri urbani che zone rurali, mentre le agenzie regionali monitorano costantemente la diffusione. La mancanza di confini naturali robusti favorisce l’occupazione di spazi nuovi e la conseguente diffusione della specie, con effetti che diventano sempre più visibili sulle colture e sulle piante ornamentali locali.

Specie vegetali colpite e danni delle larve e degli adulti sull’apparato vegetale

La popillia japonica si nutre senza distinzione di più di 300 specie di piante. Non risparmia né arbusti ornamentali come le rose, né alberi come le betulle. Colpisce anche ortaggi e piante da frutto presenti nei giardini o in campagne, danneggiando in modo pesante foglie, fiori e radici.

Le larve si sviluppano sotto terra, scavando nell’apparato radicale e compromettono la capacità delle piante di assorbire acqua e nutrienti, indebolendole fino al punto di farle seccare. Gli adulti, invece, si dedicano alle foglie e ai fiori, consumandoli completamente e lasciando solo lo scheletro della pianta, cioè le nervature delle foglie dopo averne inghiottito la polpa.

I danni visibili si manifestano in autunno e primavera, momenti in cui le larve escono dal terreno e gli adulti iniziano a alimentarsi in modo più intenso. Si notano piante quasi completamente decimate, con foglie sventrate e fiori spariti. Questo attacco continuo mette a rischio la sopravvivenza di molte specie, compromettendo produzioni orticole e frutticole importanti per l’economia locale.

Il rischio degli interventi fai da te e i consigli degli esperti per il controllo

Nonostante la situazione allarmante, gli esperti invitano a non improvvisare soluzioni fai da te, poiché l’uso incontrollato di pesticidi o rimedi casalinghi potrebbe rivelarsi inefficace o addirittura dannoso. La popillia japonica richiede interventi mirati, studiati insieme a tecnici qualificati.

I metodi di controllo prevedono una combinazione di monitoraggio, rimozione manuale nei casi meno estesi e trattamenti specifici nei siti maggiormente infestati. Sono in corso ricerche su metodi più sostenibili, come l’impiego di nemici naturali o esche, che possano ridurre la popolazione senza danneggiare altre forme di vita.

Agli appassionati di verde si consiglia di segnalare la presenza dell’insetto agli enti locali e di adottare di trattamenti solo sotto indicazione specialistica. Non bisogna sottovalutare la diffusione di popillia japonica, ma agire con prudenza e coordinazione per contenere gli effetti a lungo termine su terreni e piante lombarde.

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