In Italia il 95% dell'olio di palma importato è certificato Rspo e tracciabile fino al consumatore

In Italia il 95% dell’olio di palma importato è certificato Rspo e tracciabile fino al consumatore

L’olio di palma importato in Italia è tracciabile e certificato Rspo al 95%, garantendo sostenibilità ambientale, sicurezza e trasparenza lungo tutta la filiera, con applicazioni alimentari, chimiche e cosmetiche.
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L’articolo illustra come il 95% dell’olio di palma importato in Italia sia tracciabile e certificato secondo gli standard Rspo, garantendo sostenibilità ambientale e sociale lungo tutta la filiera, e sottolinea l’impegno nella comunicazione per contrastare la disinformazione sul prodotto. - Gaeta.it

L’olio di palma è spesso al centro di discussioni legate a sostenibilità e sicurezza, ma i dati più recenti mostrano un quadro dettagliato sulla tracciabilità e le certificazioni nel mercato italiano. Il 95% dell’olio di palma importato in Italia rispetta i criteri ambientali e sociali definiti dal sistema di certificazione Rspo. Questa garanzia copre tutte le fasi, dalla coltivazione alla distribuzione, e offre trasparenza fino al consumatore finale. Vicenzo Tapella, presidente dell’Unione Italiana per l’Olio di Palma Sostenibile, ha esposto questi dati durante l’Eiis Summit 2025 a Roma, spiegando le qualità e l’uso del prodotto.

L’olio di palma tracciabile e certificato: una filiera controllata

L’olio di palma che arriva sulle tavole italiane proviene da una filiera rigorosamente monitorata. Le certificazioni Rspo assicurano che la produzione rispetti criteri ambientali come la tutela delle foreste e la riduzione delle emissioni, e criteri sociali che riguardano i diritti dei lavoratori e le comunità locali. L’adesione a questi protocolli significa che ogni passaggio viene verificato: dalla piantagione, dove avviene la coltivazione controllata; al mulino, dove si estrae l’olio; fino alle fasi di raffinazione e trasporto, inclusa la gestione dei magazzini in Italia.

Questa tracciabilità consente di evitare pratiche non sostenibili o il coinvolgimento in attività illegali, tema che ha in passato sollevato diverse polemiche sull’olio di palma. Nel contesto italiano, quindi, la tracciabilità offre una garanzia ulteriore ai consumatori e agli operatori del settore, facendo chiarezza su un prodotto spesso frainteso. Il trasporto navale, in particolare, è pianificato per mantenere standard di qualità e rispetto ambientale. Le informazioni raccolte lungo tutta la catena permettono di offrire un prodotto trasparente e verificabile in ogni sua fase.

Usi e caratteristiche dell’olio di palma, tra alimentazione, chimica e cosmetica

L’olio di palma ha diverse applicazioni, non si limita al solo impiego alimentare. Tapella ha ricordato come questo olio venga utilizzato anche nella produzione chimica, come ingrediente per mangimi animali, e nel settore cosmetico. La sua composizione garantisce sicurezza e flessibilità, grazie al fatto che può essere estratto senza l’impiego di solventi chimici e frazionato meccanicamente. Questa lavorazione fisica permette di offrire differenti tipi di prodotto finito, adatti a usi specifici come la frittura, la margarina o la produzione dolciaria.

Dal punto di vista nutrizionale, l’olio di palma presenta una resa elevata in termini di quantità per ettaro coltivato, il che significa che serve meno superficie rispetto ad altre coltivazioni oleose. La capacità di estrazione senza solventi riduce poi l’impatto sull’ambiente e aumenta la purezza del prodotto. L’uso nella cosmetica pone l’olio di palma come materia prima per saponi, creme e prodotti per la cura della persona, sempre rispettando i criteri di sostenibilità e sicurezza.

Contrasto alle fake news e impegno nella comunicazione e informazione

Il tema dell’olio di palma è stato spesso vittima di disinformazione e notizie distorte. Tapella ha sottolineato come questo abbia creato diffidenza nel consumatore, spingendo l’Unione a sviluppare campagne di informazione dedicate a chiarire le caratteristiche reali di questo olio. “Translare dati tecnico-scientifici complessi in messaggi chiari per il pubblico finale è una sfida rimasta aperta.”

Per migliorare questo dialogo, si collabora con partner come l’Università Cattolica del Sacro Cuore, che conduce ricerche sui comportamenti e sulle percezioni dei consumatori. Si lavora anche con organizzazioni non governative e con la grande distribuzione, per far passare il messaggio della sicurezza e della tracciabilità. L’obiettivo è fornire al pubblico informazioni attendibili, che permettano scelte consapevoli senza lasciarsi guidare da giudizi approssimativi o pregiudizi.

Iniziative focalizzate sulla sostenibilità e il dialogo con la società

Le iniziative si focalizzano sui punti chiave della sostenibilità, ma cercano anche di riconoscere e rispondere alle preoccupazioni legittime rispetto all’impatto ambientale globale e alla responsabilità sociale legata all’olio di palma. Così il dialogo con la società si fa più diretto e aggiornato.

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