in italia cresce la vendita del tè sfuso con un boom del tè nero nei primi mesi del 2025

in italia cresce la vendita del tè sfuso con un boom del tè nero nei primi mesi del 2025

Il mercato del tè in Italia cresce grazie all’aumento delle vendite di tè nero sfuso e porzionato, con consumatori più orientati a prodotti pratici e senza zucchero, soprattutto famiglie mature.
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Il mercato del tè in Italia cresce, trainato dal forte aumento delle vendite di tè nero sfuso e dalle preferenze per prodotti pratici e senza zucchero, con un consumatore tipo over 55 e famiglie senza figli. - Gaeta.it

Il mercato del in Italia mostra segnali di espansione durante l’ultimo anno mobile terminato ad aprile 2025. A spingere la crescita sono soprattutto le vendite del tè nero sfuso, che registrano incrementi importanti sia in volume che a valore. I dati analizzati da NielsenIQ per ANSA rivelano come i consumatori italiani stanno modificando le proprie abitudini di acquisto, orientandosi verso scelte differenti rispetto a quelle del caffè, penalizzato dalle recenti dinamiche inflattive.

Andamento delle vendite del tè sfuso e ruolo del tè nero

Nel periodo recente, il tè sfuso ha visto le vendite in Italia salire del 2,3% a valore e dell’1,7% a volume. Questo andamento positivo è trascinato soprattutto dal tè nero, che ha fatto registrare un aumento del 69,6% nel valore e del 54,8% nel volume delle vendite. L’incremento del tè nero ha quindi un peso rilevante nel mercato italiano, dove il consumo di tè sfuso acquisisce una nuova centralità tra i prodotti scelti dai consumatori.

Gli analisti sottolineano un cambio nel comportamento d’acquisto provocato da fattori economici, in particolare dall’inflazione che ha colpito il settore del caffè. Per molti italiani, il si presenta come un’alternativa più accessibile che spinge a esplorare questo ramo della distribuzione.

La dimensione complessiva del mercato del tè in italia

Il valore totale del mercato del in Italia supera i 600 milioni di euro. Questa cifra include diverse modalità di consumo: 138 milioni di euro derivano dal tè porzionato, venduto nelle forme di capsule, cialde e altri sistemi di erogazione, e il resto è legato al tè sfuso. Questo segmento è ulteriormente distinto in categorie: il tè verde conta circa 24,7 milioni di euro, mentre il tè nero si attesta a 4,4 milioni.

Anche se le vendite di tè porzionato rappresentano una quota ridotta in termini assoluti, questo segmento sta osservando un incremento, attestandosi intorno ai 4,5 milioni di euro complessivi. Questo dato segnala una preferenza crescente verso soluzioni pratiche e rapide, legate alla comodità d’uso nell’ambito domestico o lavorativo.

Preferenze dei consumatori verso prodotti pronti e senza zucchero

Sergio Grasso, esperto di mercato di NielsenIQ, osserva che i consumatori italiani cercano opzioni più semplici per il . La domanda verso prodotti pronti all’uso, come capsule o cialde, aumenta proprio per rispondere a questo bisogno di praticità quotidiana. Questo fenomeno si colloca in un contesto in cui il tempo dedicato alle preparazioni domestiche tende a ridursi.

Nel comparto delle bevande a base di , invece, si verifica una contrazione generale sia a livello di valore che di volume. Tuttavia, questa tendenza negativa non coinvolge i prodotti senza zucchero, che presentano una crescita più marcata. Le bevande senza zucchero mostrano aumenti del 2,0% a valore e del 2,8% a volume, segno di un crescente interesse per scelte più salutari da parte dei consumatori italiani durante la spesa.

Profilo demografico dei consumatori e i nuovi target del tè

Dal consumer panel di NielsenIQ emerge un quadro chiaro sui segmenti di famiglie più affini all’acquisto del . Le famiglie mature, soprattutto senza figli, con un responsabile degli acquisti sopra i 55 anni, si dimostrano particolarmente interessate a questo prodotto. Questo gruppo presenta un indice d’affinità superiore alla media , indicando una maggiore propensione a includere il nel proprio carrello.

Questi dati aiutano a comprendere quale classe di consumatori sta guidando la domanda e permettono di profilare meglio la clientela tipo. La crescita nel consumo del non appare quindi casuale ma legata a caratteristiche specifiche di età e composizione familiare, elementi fondamentali per le strategie distributive e di marketing nel mercato interno.

L’interesse per il in Italia continua quindi a evolvere con segnali concreti di crescita, a un ritmo sostenuto soprattutto grazie al ruolo di spicco del tè nero e delle soluzioni porzionate. I cambiamenti nelle preferenze degli italiani tracciano nuovi percorsi lungo i quali si muove il mercato del beverage caldo nel paese.

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