Il centro di Trieste ha ospitato la terza edizione di In city golf, un torneo di golf urbano che ha attratto 72 partecipanti provenienti da diverse regioni d’Italia e anche dall’estero. Il percorso si è snodato tra le vie principali e le piazze più note della città, trasformando spazi pubblici in una vera e propria sfida a 18 buche. L’evento ha mescolato sport e cultura, con la presenza di personaggi legati sia al golf sia ad altri ambiti, sottolineando la capacità della manifestazione di unire diversi pubblici.
Il percorso di gara attraverso il centro storico di trieste
Il percorso ha preso il via da piazza dell’Unità d’Italia, cuore pulsante della città, verso la suggestiva zona della Cavana. Da lì ha toccato altri punti chiave come piazza della Borsa, piazza Verdi e piazza Ponterosso, per poi terminare all’interno dell’hotel Hilton. Le buche sono state distribuite in modo da sfruttare spazi urbani notevoli, alcuni molto inediti rispetto a un torneo classico di golf.
Alcune buche tra innovazione e tradizione
Tra le novità più spettacolari di questa edizione, una buca ha imposto il lancio della pallina dalla terrazza del Teatro Verdi, aggiungendo un elemento di altezza e precisione. Un’altra è stata posizionata su una vecchia imbarcazione, ormeggiata in piazza Ponterosso, conferendo un tocco originale e legato alla storia marittima della città. Queste soluzioni hanno contribuito a creare un’atmosfera insolita e allo stesso tempo affascinante, mettendo alla prova tanto l’abilità tecnica quanto la capacità di adattamento.
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I partecipanti e le figure di rilievo presenti all’evento
L’edizione 2025 ha visto fra i giocatori anche Mal, noto cantante e appassionato di golf, che ha gareggiato insieme a un gruppo di amici accomunati dalla passione per la musica e lo sport. La sua presenza ha richiamato attenzione mediatica e ha animato l’evento con un volto legato al mondo dello spettacolo.
Un altro gruppo interessante era quello degli appassionati di golf vintage. Questi atleti si sono cimentati utilizzando mazze datate, alcune risalenti a oltre un secolo fa. La scelta di strumenti d’epoca ha aggiunto una nota storica alla manifestazione, evidenziando come il golf possa essere vissuto e celebrato anche attraverso legami con il passato.
Gli studenti dell’istituto Da Vinci-Sandrinelli-Carli di Trieste hanno svolto il ruolo di “ciceroni”, accompagnando i giocatori lungo il percorso, spiegando i dettagli e contribuendo all’organizzazione. La loro partecipazione ha inserito un elemento educativo e coinvolgente, con un collegamento diretto tra lo sport e il tessuto cittadino.
Il coinvolgimento del golf club trieste e le attività per il pubblico
Il Golf Club Trieste ha confermato la sua presenza con una postazione in piazza dell’Unità d’Italia, proprio davanti al Municipio. Qui è stata montata una struttura gonfiabile, messa a disposizione dalla Federgolf regionale, dove chiunque ha potuto cimentarsi con alcuni colpi di golf. Questa iniziativa ha permesso di coinvolgere i passanti e chi si avvicinava all’evento senza esperienza, favorendo un contatto diretto con lo sport.
L’attenzione verso il pubblico ha reso l’evento più inclusivo rispetto a un torneo tradizionale, offrendo momenti di avvicinamento ludico e didattico. La presenza di tecnici e istruttori ha favorito la diffusione pratica della disciplina, in un contesto diverso dal classico campo da golf.
La serata finale con la premiazione in piazza dell’unità d’italia
La giornata si è conclusa con la premiazione dei partecipanti e una festa nella piazza principale. L’iniziativa ha riunito concorrenti, organizzatori e cittadini, riconsegnando lo spazio pubblico a una dimensione di socialità e intrattenimento.
La festa in piazza dell’Unità d’Italia ha celebrato la conclusione di un evento sportivo atipico, capace di portare il golf direttamente nel cuore urbano di Trieste, mostrando la versatilità della città nell’ospitare manifestazioni diverse. L’atmosfera ha combinato l’agonismo con momenti di svago e convivialità, suggellando una giornata di sport e partecipazione collettiva.