In basilicata sono 13 mila le arnie con una produzione di miele in calo a causa di condizioni climatiche avverse

In basilicata sono 13 mila le arnie con una produzione di miele in calo a causa di condizioni climatiche avverse

La Basilicata registra un calo del 30% nella produzione di miele nel 2024 a causa di condizioni climatiche avverse; Coldiretti Basilicata invita a sostenere il miele italiano per proteggere apicoltori e biodiversità.
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La Basilicata, con oltre 13 mila arnie e 650 apicoltori, registra un calo del 30% nella produzione di miele nel 2024 a causa di condizioni climatiche avverse, ma si spera in un miglioramento nel 2025 grazie a fioriture più favorevoli. - Gaeta.it

La Basilicata conta un patrimonio apistico significativo con oltre 13 mila arnie e 650 apicoltori attivi, di cui una ventina svolgono l’attività a livello professionale. I dati aggiornati al 2024 segnalano un calo della produzione di miele, influenzata da fenomeni climatici particolarmente sfavorevoli che hanno inciso sulla fioritura e sulla quantità di nettare disponibile per le api.

La situazione attuale dell’apicoltura in basilicata

Nel 2024 la Basilicata ha raccolto circa 232 tonnellate di miele. Questa cifra rappresenta un decremento di circa il 30% rispetto agli anni passati, come ha evidenziato Coldiretti Basilicata in occasione della Giornata mondiale delle api, che si celebra il 20 maggio. Questi numeri testimoniano le difficoltà affrontate dagli apicoltori locali, soprattutto per effetti metereologici imprevedibili come l’anticipo della fioritura degli agrumi e ritorni di freddo concentrati nella terza settimana di aprile. A questi fenomeni si sono aggiunte prolungate condizioni di siccità durante la stagione estiva, che hanno ridotto notevolmente i flussi di nettare necessari alle api per produrre miele.

Gli apicoltori hanno dovuto fare i conti con raccolti ridotti, ben lontani dalle potenzialità offerte dal territorio. L’impatto di questi eventi climatici si riflette non solo sulla quantità ma anche sulla qualità del miele. La variegata natura dei periodi di fioritura e le temperature improvvise hanno influito sulle caratteristiche organolettiche del prodotto, modificando anche gli standard stagionali abituali.

Le prospettive per il 2025 e l’andamento delle fioriture

Guardando al 2025 si registra invece una fioritura degli agrumi iniziata in ritardo ma conclusasi prima del tempo. Questo ha determinato un raccolto definito “sufficiente” ma non “abbondante” rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sebbene non si possa parlare di un recupero pieno, la situazione ha dato agli apicoltori lucani qualche motivo per rimanere fiduciosi. Il cambiamento nel calendario naturale di fioritura, però, rappresenta un elemento imprevedibile che richiede adattamenti rapidi da parte di chi lavora quotidianamente con le api.

I ritardi e le anticipazioni delle fioriture, uniti a condizioni metereologiche instabili, obbligano la categoria a rivedere le strategie di gestione degli alveari. Alcuni apicoltori hanno dovuto spostare le arnie o modificare i tempi di raccolta per salvaguardare la produzione e l’integrità delle colonie. La flessibilità è ormai un elemento indispensabile per evitare perdite ulteriori.

L’importanza di sostenere il miele italiano e i suoi produttori

Coldiretti Basilicata ha rilanciato un appello importante in vista della Giornata mondiale delle api: incoraggiare il consumo di miele prodotto in Italia e in particolare quello regionale. Acquistare miele italiano aiuta a sostenere gli apicoltori del territorio e a preservare un patrimonio ambientale di quasi 1,6 milioni di alveari presenti a livello nazionale. L’anno scorso, per la prima volta, la quantità di alveari è diminuita e attualmente si stimano circa 80 miliardi di api attive.

Questo numero enorme di insetti fondamentali per l’impollinazione rischia di diminuire ulteriormente senza un impegno concreto da parte di produttori e consumatori. Salvaguardare questi insetti significa assicurare la continuità di ecosistemi locali, biodiversità e parti importanti dell’agricoltura su cui si basa una buona parte della produzione alimentare. Diffondere consapevolezza sui problemi degli apicoltori e la qualità reale del miele italiano rappresenta una componente chiave per contrastare la concorrenza di prodotto a basso costo, spesso importato e privo di garanzie simili.

Note finali sul contesto apistico lucano

In Basilicata l’apicoltura si trova a un punto critico segnato da fattori climatici imprevedibili. Le cifre appena rese note descrivono una realtà da tutelare con attenzione per mantenere attiva questa attività. L’appello a favorire il miele italiano è una delle strategie per sostenere un settore che custodisce una parte rilevante della biodiversità regionale e nazionale.

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