Il 25 maggio sarà dedicato alla scoperta del patrimonio storico e culturale italiano grazie alla quindicesima Giornata nazionale organizzata dall’Associazione dimore storiche italiane. In Basilicata, l’attenzione sarà puntata sul castello di muro lucano, una delle testimonianze più significative della regione. Nell’ambito di questa iniziativa, oltre 500 dimore tra castelli, ville e parchi apriranno le loro porte in tutta Italia, offrendo al pubblico visite gratuite per esplorare l’arte e la storia che custodiscono.
Il castello di muro lucano come simbolo della storia lucana
Il castello di muro lucano, situato in provincia di Potenza, rappresenta uno dei principali monumenti storici della Basilicata. La struttura, eretta in epoca medievale, ha una lunga storia che si intreccia con eventi cruciali del Regno di Napoli. L’edificio acquisì particolare importanza nel 1382, quando divenne teatro di un fatto drammatico: l’assassinio di Giovanna I d’Angiò, allora regina di Napoli, durante il periodo del Grande Scisma d’Occidente, un momento di divisione nella Chiesa cattolica che coinvolse anche le potenze politiche. Questo episodio segnò il castello e lo rese celebre nella storia locale e nazionale.
Il castello fu quindi un luogo strategico per le famiglie nobiliari che si succedettero nel controllo della zona. Dopo il passaggio agli Aragonesi, la fortezza venne acquistata, nel 1477, dal nobile napoletano Mazzeo Ferrillo. Questa acquisizione segnò l’inizio di una nuova fase nella storia dell’edificio. Successivamente, divenne parte dei possedimenti degli Orsini di Gravina, una delle casate più influenti del sud Italia, rafforzando così il suo ruolo politico e militare in un’area complessa e fortificata.
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Interventi di papa benedetto xiii dopo il terremoto del 1694
Il castello di muro lucano mostrò profondi segni di danneggiamento a causa del terremoto del 1694, un sisma che colpì duramente il territorio circostante. A quel punto, è intervenuto papa benedetto xiii, nato proprio in questa famiglia, per ordinare lavori di restauro e migliorare la struttura. Durante il suo pontificato, vennero effettuate modifiche e consolidamenti che conferirono all’edificio l’aspetto architettonico attuale, amalgamando elementi di epoche diverse ma mantenendo la sua funzione originaria.
L’impegno di papa benedetto xiii restituì al castello un ruolo non solo difensivo ma anche simbolico per la comunità locale. Le modifiche includono rafforzamenti delle mura e interventi estetici che rispecchiano lo stile barocco tipico dell’epoca. Gli interventi permisero al castello di sopravvivere ai secoli successivi e, oggi, costituiscono un esempio di come le emergenze naturali influenzino il patrimonio storico.
La giornata nazionale delle dimore storiche italiane e l’apertura al pubblico
L’appuntamento del 25 maggio è parte di un’iniziativa su scala nazionale che mette a disposizione del pubblico circa 500 location storiche, tra castelli, ville nobiliari e giardini. Questa apertura rappresenta un’opportunità per chiunque desideri entrare in contatto diretto con il patrimonio artistico italiano. L’offerta gratuita di visite consente di scoprire spazi solitamente non accessibili e di osservare dettagli architettonici e decorativi di grande valore.
L’Associazione dimore storiche italiane cura questo evento per valorizzare questi siti e sostenere la loro conservazione. Molte di queste dimore, oltre al castello di muro lucano, conservano testimonianze legate a momenti chiave della storia locale e nazionale. In Basilicata, la partecipazione a questa giornata è un modo per mettere in risalto un angolo spesso poco conosciuto ma ricco di storia, con un’attenzione speciale per il patrimonio architettonico e culturale che ha segnato il territorio potentino.
Un’esperienza immersiva per gli appassionati di storia e arte
La giornata nazionale sta diventando appuntamento fisso per gli appassionati di storia e arte, offrendo un’esperienza immersiva che supera la classica visita guidata, coinvolgendo il pubblico nella scoperta della memoria culturale del paese.