La sicurezza informatica nelle strutture sanitarie italiane ha subito un’impennata notevole negli ultimi mesi del 2024. I dati ufficiali riportano 57 episodi di attacchi informatici contro ospedali e altri presidi medici, un salto considerevole rispetto ai 12 casi dell’anno precedente. La situazione è al centro dell’attenzione delle istituzioni, che hanno avviato azioni per monitorare e arginare i rischi legati a queste minacce digitali. Il quadro di riferimento indica una sfida complessa, dato che i servizi coinvolti sono essenziali per la salute dei cittadini.
L’impatto degli attacchi informatici sulle strutture sanitarie
Gli attacchi informatici rivolti al sistema sanitario non rappresentano più solo dati su un foglio, ma eventi che colpiscono direttamente la sicurezza e la vita di persone vulnerabili. Nel corso del 2024, decine di ospedali e servizi medici in tutta Italia hanno subito interruzioni causate da intrusioni digitali. Questi incidenti possono compromettere l’accesso a dati clinici, bloccare apparecchiature mediche e rallentare procedure critiche garantite dai sistemi informatici. I tempi di reazione e la capacità di ripristinare l’operatività sono diventati fattori chiave per limitare i danni ai pazienti e al personale.
Minacce e strategie di difesa
La maggior parte di queste infezioni deriva da azioni orchestrate da criminali informatici, spesso legate a ransomware o a violazioni di reti interne. Il risultato è l’aumento della pressione sui responsabili della sicurezza informatica degli ospedali, chiamati a rafforzare le difese oltre che le procedure di risposta immediata. Allo stesso tempo, la crescente sofisticazione degli attacchi rende gli sforzi di contrasto più complessi e urgenti.
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Confronto con incidenti simili a livello internazionale
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, Alfredo Mantovano, ha portato l’attenzione su un evento significativo avvenuto nel 2021 in Irlanda. L’apertura di una mail contenente un allegato malevolo paralizzò gran parte del sistema sanitario irlandese. Quell’incidente è rimasto una delle più gravi aggressioni digitali a una rete medica europea, evidenziando la fragilità di ambienti spesso sottovalutati in termini di sicurezza informatica.
Pur segnalando che l’Italia non è immune da simili minacce, Mantovano ha sottolineato come l’aumento della rilevazione degli attacchi derivi anche da una migliore capacità monitorare da parte dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale . Questo rafforza l’idea che una parte del crescente numero di incidenti risulti da un controllo più stringente e da processi investigativi più efficaci.
Un sistema sempre più attento
Il miglioramento nella capacità di monitoraggio e nella raccolta dati consente all’Acn di intervenire con maggiore precisione, riducendo i tempi e l’impatto delle violazioni.
La risposta italiana ai reati informatici e la capacità di reazione
Il sottosegretario ha evidenziato una similitudine tra la gestione dei crimini informatici e quella dei reati di corruzione, noti per il numero elevato di procedimenti aperti ogni anno in Italia. Mantovano ha spiegato che la crescita di denunce e indagini non sempre equivale a un aumento reale dei fenomeni, ma spesso indica una maggiore capacità di identificazione e intervento da parte delle autorità.
Nel caso degli attacchi cyber, la sinergia tra Acn e gli altri enti coinvolti ha migliorato la risposta complessiva, favorendo una più rapida identificazione degli accessi abusivi e delle violazioni. Anche se il fenomeno resta in crescita, questo potenziamento operativo rappresenta un passaggio cruciale per contrastare efficacemente le minacce, anche con l’aumento delle risorse dedicate e l’adozione di metodologie investigative più sofisticate.
Scenari futuri e importanza del coordinamento tra enti pubblici
L’attenzione posta sulla cybersicurezza pubblica è destinata a consolidarsi nei prossimi anni. La presenza di enti come l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale ha mostrato l’effetto benefico di un coordinamento più stretto tra istituzioni e operatori del settore sanitario. Lo scambio rapido di informazioni e la definizione di protocolli comuni aiutano a reagire a incidenti digitali con maggiore efficacia.
Un fenomeno globale con sfide condivise
La crescita degli attacchi non riguarda soltanto l’Italia, ma è un fenomeno globale. Le minacce continuano a mutare, così come le tecniche di difesa. Per i sistemi sanitari, riuscire a mettere in sicurezza dati e dispositivi informatici rappresenta una priorità che determina il buon funzionamento quotidiano e la tutela di chi si affida alle cure. Le sfide restano rilevanti, ma la gestione comune delle emergenze e l’attenzione alle vulnerabilità offrono una base concreta per procedere.