In alto adige 33 nuovi droni per salvare i piccoli di capriolo durante la fienagione dal 2026

In alto adige 33 nuovi droni per salvare i piccoli di capriolo durante la fienagione dal 2026

In Alto Adige, dal 2026 la Fondazione Cassa di Risparmio dell’Alto Adige finanzia 33 droni con telecamere termiche per aiutare cacciatori, agricoltori e volontari a salvare piccoli animali selvatici durante la fienagione.
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In Alto Adige, dal 2026 saranno impiegati 33 droni con telecamere termiche per individuare e salvare piccoli animali selvatici durante la fienagione, grazie al finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio dell’Alto Adige. - Gaeta.it

La tutela dei piccoli animali selvatici durante la fienagione in Alto Adige registra un’importante novità. Da sempre, cacciatori, agricoltori e volontari dedicano centinaia di ore a soccorrere cuccioli nascosti nei prati prima che le falciatrici passino. Ora, la tecnologia prende il sopravvento grazie alla dotazione di droni che catturano immagini termiche per individuare i piccoli mammiferi, riducendo così i rischi di incidenti. A partire dal 2026, 33 nuovi droni saranno impiegati in tutta la regione, grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio dell’Alto Adige, che ha deciso di finanziare una parte dei costi per l’acquisto di questi dispositivi.

Volontariato e salvataggi durante la stagione della fienagione in alto adige

Ogni anno, nel periodo della fienagione, in Alto Adige cacciatori e agricoltori uniscono le forze in una lunga opera di salvataggio della fauna nascosta nei campi. I piccoli di capriolo, ma anche lepri e cerbiatti, si rifugiano nel fieno dove rimangono invisibili agli occhi umani. Il rischio che vengano feriti gravemente o uccisi dalle macchine agricole è molto alto. Per questo, ogni anno migliaia di ore di lavoro volontario si concentrano nel perlustrare le aree di taglio e nel recuperare questi animali prima della falciatura.

L’importanza dell’esperienza sul campo

Questi interventi richiedono un’attenzione particolare e l’esperienza degli agenti venatori e dei volontari fa la differenza. La stagione di fienagione coincide con il periodo di nascita dei piccoli, rendendo l’operazione ancora più delicata. I cacciatori e i contadini collaborano per segnalare i nidi nascosti, consentendo così di evitare incidenti che spesso hanno esiti drammatici. I piccoli di capriolo, in particolare, sono molto vulnerabili e soccombono rapidamente alle ferite da falciatrice. Così il volontariato diventa un pilastro fondamentale per la prevenzione di questo triste fenomeno.

L’utilizzo dei droni con telecamera a infrarossi nelle riserve di caccia

Nel corso degli ultimi anni, molte riserve di caccia altoatesine hanno iniziato a impiegare droni dotati di telecamere termiche per individuare i cuccioli nascosti nel fieno e nell’erba alta. Questi strumenti permettono di rilevare il calore corporeo degli animali, evidenziando la loro presenza anche fra la vegetazione più fitta. L’impiego dei droni consente di coprire rapidamente estensioni di territorio difficili da scandagliare a piedi e aumenta le possibilità di ritrovamento dei piccoli prima del passaggio delle macchine agricole.

Vantaggi e limiti tecnologici

Il miglioramento tecnologico rappresenta un importante passo avanti nella difesa degli animali. Il drone scende a bassa quota e trasmette immagini in tempo reale agli operatori, che possono intervenire rapidamente per mettere in salvo i cuccioli. Il sistema però presenta costi alti per l’acquisto e la manutenzione, che molte associazioni e riserve fanno fatica a sostenere senza un supporto economico esterno. Fino a oggi infatti, non sono mai stati stanziati fondi pubblici destinati a questo scopo, nonostante l’efficacia dimostrata da queste operazioni.

Il sostegno della fondazione cassa di risparmio dell’alto adige dal 2026

Dopo anni di impegno volontario e sperimentazioni tecnologiche, dal 2026 la Fondazione Cassa di Risparmio dell’Alto Adige entra in gioco con un sostegno concreto. Ha deciso di finanziare parte degli acquisti di ben 33 nuovi droni che saranno distribuiti sul territorio provinciale. Questi apparecchi saranno messi a disposizione di volontari e cacciatori per migliorare le possibilità di localizzare i piccoli di capriolo e altre specie protette durante il delicato periodo della fienagione.

Il contributo economico della fondazione segna una svolta, alleggerendo il pesante onere finanziario che finora ha rallentato l’adozione massiccia di questi dispositivi. Grazie a questo intervento, aumenteranno i controlli preventivi e il numero di salvataggi riusciti, riducendo notevolmente la mortalità degli animali nascosti. La presenza dei droni rappresenta anche un vantaggio per la qualità del fieno prodotto: le carcasse di animali feriti o uccisi, infatti, inquinano il materiale raccolto e possono causare problemi sanitari al bestiame.

L’iniziativa della fondazione è parte di un impegno maggiore verso la tutela della fauna selvatica in Alto Adige e punta a rafforzare i rapporti di collaborazione tra agricoltori, cacciatori e volontari. Gli operatori potranno contare su strumenti più sofisticati per agire in modo tempestivo e ridurre così il numero di incidenti durante le lavorazioni agricole. L’uso diffuso dei droni porterà benefici tangibili alla biodiversità degli ambienti rurali locali nei prossimi anni.

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