Imprenditore 73enne muore schiacciato da lastra di granito nella cava di Buddusò, Gallura

Imprenditore 73enne muore schiacciato da lastra di granito nella cava di Buddusò, Gallura

Un grave incidente nella cava Bua Graniti di Biralò, Buddusò, in Gallura, ha causato la morte dell’imprenditore Pietro Bua; sono in corso accertamenti sulla dinamica e le condizioni di sicurezza.
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Pietro Bua, titolare di una cava di granito a Buddusò, è morto schiacciato da una lastra durante un incidente sul lavoro; sono in corso indagini sulla dinamica e sulle condizioni di sicurezza. - Gaeta.it

Una tragedia si è consumata nel primo pomeriggio nella cava Bua Graniti, a Biralò, tra le campagne di Buddusò in Gallura. Pietro Bua, imprenditore 73enne e titolare dell’attività, ha perso la vita dopo essere rimasto schiacciato da una pesante lastra di granito durante le operazioni di estrazione e movimentazione del materiale lapideo. I soccorsi sono arrivati tempestivamente ma non hanno potuto salvargli la vita.

Dinamica dell’incidente nella cava Bua Graniti

L’incidente si è verificato attorno alle ore 15 di oggi nel piazzale della cava, un’area dedicata alla movimentazione e al carico delle lastre di granito estratte. In quel momento era in funzione una gru, uno dei macchinari principali per il sollevamento e il trasporto dei blocchi di pietra. Secondo una prima ricostruzione, non ancora completa, una delle lastre è scivolata o ha perso la stabilità durante una manovra, travolgendo Pietro Bua. Il peso della lastra non ha lasciato scampo all’imprenditore, che è rimasto bloccato sotto la pietra.

Accertamenti in corso

I motivi precisi dell’incidente sono ancora oggetto di indagine. Le modalità con cui la lastra si è staccata o spostata saranno accertate dagli esperti intervenuti sul luogo, tra cui gli ispettori dello Spresal, responsabili della sicurezza sul lavoro.

Immediati soccorsi e intervento delle autorità

Appena accaduto l’incidente sono stati chiamati i soccorsi, con l’arrivo di un’ambulanza del 118. Purtroppo, nonostante l’intervento rapido, per Pietro Bua non c’è stato nulla da fare. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della Compagnia di Ozieri, con il compito di sigillare l’area e iniziare le prime verifiche sulla dinamica dell’evento.

I vigili del fuoco hanno collaborato alle operazioni di messa in sicurezza dell’area e al recupero della vittima. La presenza degli ispettori dello Spresal mira a valutare se siano state rispettate tutte le norme di sicurezza previste per le attività in cava e a individuare eventuali negligenze o malfunzionamenti.

Il contesto lavorativo nelle cave di granito in gallura

L’estrazione di granito rappresenta una risorsa economica importante per il territorio della Gallura, con alcune realtà artigianali e industriali che impiegano attrezzature e personale specializzato per la lavorazione della pietra. Le cave come quella di Buddusò spesso operano in condizioni rischiose, dovendo spostare materiali pesanti e utilizzare macchinari complessi.

Rischi e sicurezza nei cantieri

L’area di Biralò è storicamente nota per l’attività estrattiva. Gli incidenti sul lavoro, purtroppo, non sono eventi rari in questo tipo di ambiente, soprattutto quando mancano procedure rigorose o controlli regolari. La vicenda di oggi riaccende i riflettori sulla sicurezza nei cantieri e sulle misure preventive indispensabili per salvaguardare chi lavora in queste condizioni.

Rilievo della figura di Pietro Bua e impatto sulla comunità locale

Pietro Bua, oltre a essere titolare della cava, era conosciuto in zona come un imprenditore legato da anni all’attività estrattiva. La sua scomparsa rappresenta un duro colpo per la comunità di Buddusò e per chi collaborava con lui. Nei piccoli centri, la perdita di un punto di riferimento economico e umano si avverte profondamente, soprattutto quando avviene in modo improvviso e tragico.

Il rispetto per la tragedia e l’attenzione verso le verifiche ufficiali sulle responsabilità si sommano al dolore per una vita spezzata in un ambiente di lavoro che dovrebbe garantire protezione a chi lo frequenta. Le istituzioni locali e gli enti competenti seguiranno con attenzione gli sviluppi dell’inchiesta per capire se l’incidente poteva essere evitato.

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