Importante sentenza della Corte di Cassazione su spese di ricovero per malati di Alzheimer

Importante sentenza della Corte di Cassazione su spese di ricovero per malati di Alzheimer

La Corte di Cassazione ribalta la sentenza sulla responsabilità economica per le spese di ricovero dei pazienti con Alzheimer, stabilendo che il Servizio Sanitario Nazionale deve coprire i costi.
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Importante sentenza della Corte di Cassazione su spese di ricovero per malati di Alzheimer - Gaeta.it

La recente decisione della Corte di Cassazione ha ribaltato il verdetto emesso dalla Corte d’Appello di Milano riguardo la responsabilità economica dei familiari nella copertura delle spese di ricovero per pazienti affetti da Alzheimer. Questo caso evidenzia le sfide legali affrontate da molti famigliari e segna un punto cruciale nelle dispute relative alla copertura delle rette nelle Residenze Sanitarie Assistenziali .

Il caso di Marco Gaito e la battaglia legale iniziata nel 2016

Marco Gaito, un cittadino milanese, ha intrapreso una lotta legale a partire dal 2016, chiedendo che il Servizio Sanitario Nazionale coprisse le spese di ricovero della madre, affetta da Alzheimer, presso la struttura “Casa per coniugi”. Gaito ha affrontato una controversia complessa che ha radici nel gennaio 2018, quando si è opposto a un decreto ingiuntivo che lo obbligava al pagamento di 22.031,04 euro oltre a interessi di mora per le rette di ricovero della madre. La pressione economica di tali spese è stata aggravata dalla natura degenerativa della malattia, che richiede assistenza continua e costante.

Nel corso del processo, sia il Tribunale di Milano sia la Corte d’Appello avevano sostenuto la posizione del creditore, addebitando a Gaito il 50% dei costi e imponendo ulteriori spese legali. L’azione legale intrapresa da Gaito ha richiesto oltre sei anni prima di raggiungere un esito favorevole, evidenziando la difficoltà di ottenere giustizia in contesti giuridici complessi legati alla salute.

La sentenza della Corte di Cassazione: un cambio di rotta

La Corte di Cassazione ha infine accolto il ricorso presentato da Gaito, riconoscendo l’importanza fondamentale di collegare le prestazioni assistenziali a quelle sanitarie per i pazienti con malattie gravemente croniche come l’Alzheimer. L’esito della sentenza sottolinea che l’intero costo delle rette di ricovero in RSA deve essere coperto dal Servizio Sanitario Nazionale, considerato che le cure mediche prevalgono sulle prestazioni assistenziali.

L’avvocato Giovanni Franchi ha affermato che questa decisione è un segnale positivo per oltre 1 milione di malati di Alzheimer in Italia e per le oltre 3 milioni di persone coinvolte nella loro assistenza quotidiana. Grazie all’intervento della Corte di Cassazione, la posizione giuridica riguardo la responsabilità dei costi di ricovero è stata finalmente chiarita, stabilendo che le spese sono una responsabilità del SSN.

La necessità di una nuova legge per chiarire i diritti dei pazienti e delle famiglie

Nonostante la vittoria in Cassazione, il caso torna ora alla Corte d’Appello di Milano per un riesame. La sentenza rappresenta, al contempo, un richiamo alla necessità di un intervento legislativo più chiaro e definito. L’avvocato Franchi ha messo in evidenza come sia cruciale l’adozione di leggi che regolino esplicitamente la materia, per evitare battaglie legali lunghe e costose che sovente complicano la vita di famiglie già gravate da difficoltà.

Un intervento legislativo sarebbe utile anche per stabilire standard chiari riguardo la copertura delle spese per i ricoveri in RSA, riducendo l’incertezza e offrendo maggiore protezione

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