Immessi oltre 5.000 giovani carpioni nel lago di garda per salvaguardare la specie endemica

Immessi oltre 5.000 giovani carpioni nel lago di garda per salvaguardare la specie endemica

Regione Lombardia e incubatoio ittico di Desenzano del Garda rilasciano oltre 5.000 giovani carpioni nel lago di Garda per contrastare il declino della specie salmonide minacciata e preservare la biodiversità locale.
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Regione Lombardia e l'incubatoio ittico di Desenzano hanno rilasciato oltre 5.000 giovani carpioni nel lago di Garda per salvaguardare questa specie salmonidea rara e minacciata, contrastandone il declino ambientale. - Gaeta.it

Il lago di Garda ha ospitato una significativa immissione di carpioni, una specie ittica rara e a rischio. Questa operazione è frutto del lavoro coordinato tra l’incubatoio ittico di Desenzano del Garda e Regione Lombardia, che mira a contrastare il declino di questo salmonide unico. La tutela del carpione diventa così un esempio concreto di conservazione delle biodiversità locali.

L’immissione dei carpioni nel lago di garda

Questa mattina, oltre 5.000 esemplari giovani di carpione sono stati rilasciati nelle acque del lago di Garda. L’operazione si è basata su un’attività di allevamento e riproduzione svolta presso l’incubatoio ittico regionale a Desenzano del Garda. Il progetto fa parte di un piano regionale per riportare questa specie alla sua presenza originaria, ormai fortemente minacciata. La riproduzione artificiale permette di incrementare il numero di individui immessi nel lago, superando le difficoltà legate alla riproduzione naturale, limitata da cambiamenti ambientali.

Dichiarazioni dell’assessore regionale

L’assessore regionale all’agricoltura, sovranità alimentare e foreste, Alessandro Beduschi, ha sottolineato il valore della riproduzione in cattività. “La possibilità di avere riproduttori stabili facilita frequenti immissioni in natura e consente una gestione più efficace della specie.” Beduschi ha ringraziato tutte le persone coinvolte nel progetto, dagli agenti della polizia provinciale agli operatori dell’incubatoio, che hanno seguito con attenzione ogni fase dell’allevamento, dalla cura delle uova fino alla liberazione in ambiente naturale.

Il carpione: un salmonide minacciato del lago di garda

Il carpione è una specie ittica endemica del lago di Garda, appartenente alla famiglia dei salmonidi. Vive principalmente nelle zone profonde del lago, dove ha resistito per secoli. Questo pesce ha un valore ecologico e naturalistico elevato, ma la sua popolazione si è ridotta drasticamente negli ultimi anni. La pesca è vietata in tutto il lago dal 2015 per proteggerlo da un’ulteriore diminuzione.

Cause del declino

Le cause principali del declino del carpione riguardano l’alterazione dell’ambiente lacustre e i cambiamenti climatici, che influiscono sulla qualità delle acque e sugli ecosistemi in cui vive la specie. Il rischio di estinzione è concreto, rendendo il progetto di ripopolamento una necessità urgente. La presenza di questa specie è importante anche per il mantenimento dell’equilibrio biologico del lago.

Il ruolo della regione lombardia nella conservazione del carpione

Regione Lombardia ha stabilito un impegno costante nella conservazione della biodiversità lacustre, dedicando tempo e risorse alla salvaguardia del carpione. L’incubatoio ittico di Desenzano del Garda rappresenta un punto focale in questa strategia, offrendo la possibilità di riprodurre e allevare la specie in condizioni controllate.

Investimento e collaborazione

L’assessore Beduschi ha evidenziato che il progetto riguarda un orizzonte di lungo termine, con investimenti che mirano a garantire la sopravvivenza del carpione e valorizzare le risorse naturali del lago. Questo intervento unisce competenze scientifiche, passione e collaborazione tra enti pubblici, per tutelare un patrimonio che rischia di scomparire. La partecipazione di forze di polizia e operatori ambientali è stata fondamentale per garantire il successo delle operazioni, dalle prime fasi dell’allevamento fino al ritorno in natura degli esemplari.

Questi sforzi confermano l’importanza di affrontare i problemi della conservazione con interventi concreti e mirati, per proteggere specie fragili e mantenere vivi gli ecosistemi del territorio lombardo.

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