Il Cesvi, realtà umanitaria nata quarant’anni fa a Bergamo e operante oggi in 28 nazioni, ha scelto una nuova guida alla presidenza. Ilaria Dallatana, ex direttore di rai 2 e manager con un lungo percorso nel mondo dei media, succede a Gloria Zavatta, presidente dal 2018. La nomina arriva in un momento delicato per le organizzazioni umanitarie e segna un passaggio di testimone importante per il futuro dell’associazione.
Il ruolo di ilaria dallatana e il suo background professionale
Ilaria Dallatana porta con sé una lunga esperienza nel campo dei media e della comunicazione. Prima di approdare al Cesvi, ha ricoperto incarichi di rilievo in Mediaset e Rai, dove ha guidato rai 2. Ha inoltre contribuito alla nascita di realtà imprenditoriali come Magnolia e Blu Yazmine, quest’ultima acquisita da Eagle Pictures, dimostrando una capacità di innovare e adattarsi a sfide diverse. Dal 2022 fa parte dell’assemblea dei membri ad honorem del Cesvi, posizione che le ha permesso di conoscere a fondo l’organizzazione prima di assumerne la presidenza.
Una visione nuova per la comunicazione umanitaria
Questa esperienza le conferisce una visione fresca su come comunicare temi umanitari a un pubblico ampio, ma soprattutto una consapevolezza solida delle difficoltà che oggi il terzo settore deve affrontare. Il passaggio da un mondo basato sull’intrattenimento a uno che richiede sensibilità e impegno sociale rappresenta per Dallatana un vero cambio di prospettiva, che intende mettere a frutto per rilanciare l’azione del Cesvi.
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Le sfide attuali delle organizzazioni umanitarie secondo dallatana
L’intervento di Ilaria Dallatana mette in luce le grandi difficoltà in cui operano oggi le ONG. Il contesto globale è segnato da crisi multiple: guerre che toccano un numero crescente di popolazioni, cambiamenti climatici dalle conseguenze imprevedibili, e disuguaglianze sociali più radicate. Questi scenari aumentano la necessità di interventi umanitari, ma al tempo stesso limitano le risorse disponibili.
Attenzione ai finanziamenti e trasparenza
Dallatana richiama l’attenzione sulla riduzione dei finanziamenti, sempre più vincolati e insufficienti rispetto alla domanda crescente. Le restrizioni operative imposte in diversi Paesi ostacolano l’azione diretta sul campo, mentre cresce anche la sfiducia verso le organizzazioni internazionali. In questo quadro complesso il Cesvi dovrà rafforzare la propria trasparenza e la capacità di mostrare i risultati raggiunti, per mantenere la fiducia di chi sostiene la causa.
Il richiamo ad un impegno più rigoroso e consapevole non riguarda solo la gestione interna, ma si estende alla comunicazione e al rapporto con il pubblico. Le organizzazioni devono dimostrare che la loro attività porta risultati concreti, e che la solidarietà non è un concetto astratto ma uno strumento capace di intervenire sui bisogni veri delle persone più fragili.
Le priorità della presidenza di ilaria dallatana per il cesvi
Con la sua nomina Ilaria Dallatana non vuole solo preservare la storia del Cesvi, ma esaltarne la capacità di adattarsi ai nuovi scenari. L’organizzazione è nata a Bergamo e ha costruito nel tempo percorsi che le hanno permesso di agire in molteplici contesti. Ora si tratta di valorizzare questo patrimonio e coniugarlo con strategie aggiornate per raggiungere chi ha bisogno.
Innovazione e coesione come elementi chiave
Dallatana punta su due elementi chiave: innovazione e coesione con il terzo settore. L’innovazione riguarda l’approccio ai progetti, il modo di comunicare e la gestione delle risorse. La coesione fa riferimento alla solidarietà, un valore che la presidente vede come fondante per costruire relazioni durature tra istituzioni, cittadini e chi si occupa di aiuti umanitari.
Ha sottolineato la necessità di trasmettere un messaggio chiaro di solidarietà, che possa coinvolgere il pubblico in modo più diretto rispetto al passato. Dopo anni in cui ha lavorato su contenuti più leggeri, racconta di aver appreso che le persone sono più sensibili a temi sociali di quanto si pensi, e che questo può rappresentare una chiave per mobilitare risorse e attenzione.
Il contesto internazionale e il rilancio dell’impegno umanitario
Il 2025 vede un contesto internazionale segnato da tensioni aperte e sfide ambientali che coinvolgono milioni di persone. Le organizzazioni umanitarie, dal Cesvi in avanti, si ritrovano a operare in un quadro che cambia rapidamente e che chiede risposte rapide e concrete. Le difficoltà legate ai fondi e ai vincoli normativi non vogliono dire riduzione dell’impegno, ma un ripensamento del modo di agire.
La sfida di guidare il cesvi
L’incarico di Ilaria Dallatana si inserisce proprio in questo frangente. Lei è chiamata a guidare il Cesvi affinché possa dimostrare la propria efficacia e mantenere la propria presenza sul campo. Il suo percorso negli ultimi anni, da manager dei media a membro di spicco dell’organizzazione, le conferisce gli strumenti per affrontare questa sfida.
Il rilancio della solidarietà, non come concetto ma come pratica, sarà uno degli obiettivi principali, in modo da creare un legame più forte tra il Cesvi e la società civile. Il messaggio rivolto a tutti è che dare sostegno non è solo un gesto, ma una responsabilità condivisa, indispensabile in tempi in cui molte vite dipendono dall’aiuto internazionale.