Il settore delle costruzioni in Emilia-Romagna ha registrato un lieve rallentamento nel primo trimestre 2025. Secondo i dati resi noti da Unioncamere regionale, il volume d’affari ha subito un calo dello 0,2%, un decremento contenuto rispetto alle flessioni più marcate degli ultimi mesi del 2024. Le prospettive a breve termine sembrano mostrare segnali di miglioramento tra le imprese del territorio.
Andamento generale delle costruzioni in emilia-romagna nel primo trimestre 2025
Nei primi tre mesi del 2025, il comparto delle costruzioni in Emilia-Romagna ha fatto registrare un calo marginale del volume d’affari pari allo 0,2%. Questo dato, pur negativo, indica una decelerazione della contrazione rispetto al trimestre precedente, quando il settore aveva subito perdite più importanti. Secondo la rilevazione di Unioncamere regionale, la frenata riguarda complessivamente le imprese attive nella realizzazione e ristrutturazione degli immobili.
La flessione ristabilita non ha tuttavia fermato la crescita dell’ottimismo tra gli operatori. Le aspettative sul futuro immediato sono passate da un saldo negativo del 11,6% a un saldo positivo del 7,5%, un segnale che testimonia un mutamento nel clima delle imprese. Questo miglioramento sembra suggerire che tra gli addetti ai lavori si è diffusa una percezione più positiva sulla capacità del settore di superare le difficoltà degli ultimi mesi.
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Comportamento delle imprese suddivise per dimensione e specializzazione
Le imprese con meno di 10 addetti mostrano ancora segni di difficoltà, facendo registrare un calo del volume d’affari del 2,1% nel primo trimestre del 2025. Nonostante ciò, rispetto al periodo precedente questa riduzione appare attenuata. Le piccole realtà faticano ancora a superare le problematiche tipiche di un mercato in ripresa debole.
Diversa la situazione per le medie imprese, quelle con un numero di dipendenti fino a 49: in questo segmento si rileva infatti un incremento del fatturato pari all’1,7%, la performance migliore tra tutte le categorie d’impresa. Una crescita più contenuta interessa invece le grandi aziende, che segnano un aumento dello 0,5%.
Da notare alcune variazioni anche sul fronte delle attività svolte. Le imprese specializzate nella costruzione di grandi edifici hanno perso terreno, diminuendo di 74 unità. Contestualmente, cresce il numero delle aziende impegnate in lavori specializzati, come ristrutturazioni e piccoli interventi, con un aumento di 44 unità. Questo spostamento verso attività di manutenzione e interventi localizzati sembra indicare un adattamento del mercato alle richieste attuali.
Previsioni e stime per il 2025 nel settore delle costruzioni regionale
Le prospettive per il resto dell’anno non appaiono particolarmente favorevoli. Secondo una stima di Prometeia aggiornata ad aprile 2025, il valore aggiunto del settore delle costruzioni in Emilia-Romagna dovrebbe diminuire dell’1,5% entro la fine dell’anno. Questo dato riflette le difficoltà legate a diversi fattori economici e di mercato ancora presenti nella regione.
La contrazione stimata si lega a molteplici elementi, come la riduzione degli investimenti pubblici e privati nel settore edilizio, i costi crescenti delle materie prime e una domanda che resta su livelli bassi. In questo contesto, le imprese più piccole potrebbero risentirne in misura maggiore, viste le problematiche di accesso al credito e alla liquidità.
Sul versante operativo, la resilienza passa per una maggiore attenzione a lavori specialistici e interventi di ristrutturazione, spesso richiesti da privati o enti locali. Le previsioni puntano su un prolungamento di questa tendenza nel corso del 2025, elemento che condiziona il modo in cui le imprese pianificano le attività e gli investimenti. L’evoluzione del mercato delle costruzioni in Emilia-Romagna rimane dunque legata a un contesto economico che impone ancora cautela nelle strategie aziendali.