il viaggio del poeta giovanni pascoli al centro del tv movie zvanì presentato a venezia 2025

il viaggio del poeta giovanni pascoli al centro del tv movie zvanì presentato a venezia 2025

Nel 1912 l’Italia onora Giovanni Pascoli con un funerale a Bologna, evento che ispira il film “Zvanì” di Giuseppe Piccioni, presentato alle Giornate degli Autori di Venezia 2025.
Il Viaggio Del Poeta Giovanni Il Viaggio Del Poeta Giovanni
"Zvanì" è un tv movie che racconta il viaggio e il ricordo di Giovanni Pascoli, intrecciando la sua vita privata e pubblica con simbolismi poetici, ambientato nel contesto storico-sociale dell’Italia del 1912. - Gaeta.it

L’anno è il 1912, e l’italia si prepara a onorare la memoria di giovanni pascoli, poeta tra i più importanti della letteratura italiana. Un treno parte da bologna carico di studenti, autorità e familiari, tra cui la sorella maria, detta mariù, per accompagnare il feretro alle esequie. Questo momento di lutto nazionale diventa il punto di partenza per il film per la televisione “Zvanì – il romanzo famigliare di giovanni pascoli”. L’opera, presentata il 31 agosto 2025 alle Giornate degli Autori di Venezia, offre un ritratto intimo, ricco di vicende personali e storiche legate al poeta.

il contesto storico e sociale delle esequie di giovanni pascoli

Nel 1912, la morte di giovanni pascoli scuote l’italia. Il poeta, noto per la sua capacità di esprimere sentimenti profondi e struggenti, lascia un vuoto che si manifesta nel partecipato funerale a bologna. Il treno che accompagna il feretro diventa un microcosmo della società italiana del tempo, con persone di diverse classi sociali che si uniscono nel ricordo del poeta.

Tra i partecipanti c’è maria pascoli, chiamata mariù, sorella del poeta e figura centrale nell’elaborazione del lutto familiare e collettivo. La presenza di studenti indica l’importanza culturale di pascoli, mentre le autorità mostrano il riconoscimento pubblico al suo valore.

Questa scena diventa l’incipit del racconto di piccioni, che utilizza il viaggio in treno come metafora del passaggio tra vita e memoria. Gli eventi storici e il clima politico del primo Novecento fanno da sfondo, evidenziando le difficoltà personali di pascoli in un’epoca caratterizzata anche da tensioni sociali e politiche.

lo sviluppo narrativo e la produzione del tv movie zvanì

“Zvanì” nasce dalla collaborazione tra rai fiction e memo films, con sceneggiatura firmata da sandro petraglia e il contributo di lorenzo bagnatori ed eleonora bordi. La regia è di giuseppe piccioni, che porta sullo schermo un ritratto fedele e intenso di pascoli.

Il cast riunisce volti noti come federico cesari, che interpreta il poeta, insieme a benedetta porcaroli, liliana bottone e luca maria vannuccini. Alla squadra si aggiungono riccardo scamarcio e margherita buy in ruoli di rilievo.

Dopo la première veneziana, il progetto verrà distribuito nelle sale cinematografiche a partire dal 2 ottobre 2025, tramite academy two, per poi approdare su rai 1. Questa circuitazione testimonia l’interesse culturale e pubblico verso la figura di pascoli, raccontata attraverso una narrazione che intreccia cronaca e poesia.

L’analisi dei personaggi e le dinamiche familiari nel racconto

Il cuore della storia ruota intorno ai ricordi di mariù, sorella fedele e testimone delle vicende più intime di giovanni pascoli. Il film indaga non solo la parabola pubblica del poeta ma anche le ferite private che lo segnano fin dall’infanzia.

Si racconta l’assassinio del padre, evento traumatico che influisce profondamente sul carattere di pascoli, segnando anni di povertà e difficoltà. La rappresentazione della giovinezza del poeta mette in luce anche il suo impegno politico e il controverso rapporto con giosuè carducci, figura prestigiosa della cultura italiana dell’epoca.

Il percorso di studi di pascoli culmina con la laurea e il ricongiungimento con le sorelle, con cui condivide la quotidianità in un clima familiare spesso teso. Ida, sorella più indipendente, sceglie di allontanarsi per costruire un’esistenza autonoma. Pascoli, famoso ma tormentato, si rifugia con mariù a castelvecchio.

Gli elementi poetici e simbolici nel viaggio finale

Una scena significativa è quella del treno che accompagna pascoli alla sepoltura. Il regista utilizza questo momento per introdurre elementi surreali e simbolici, richiamando la dimensione poetica che caratterizza l’opera del poeta.

Apparizioni misteriose e immagini che sfumano tra reale e immaginario replicano la sensibilità di pascoli, capace di vedere oltre la realtà visibile. Questi passaggi sottolineano la sua vena poetica e la meditazione sulla morte e la memoria.

La pellicola mescola passato e presente, vita pubblica e privata, proponendo così una lettura complessa e profonda della figura di giovanni pascoli, che rimane protagonista anche nel silenzio della morte.

L’approdo alle Giornate degli Autori di venezia 2025 segna un momento importante per il film, che si inserisce nel racconto contemporaneo dell’italia attraverso la storia di un poeta che ha saputo interpretare le inquietudini del suo tempo.

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