Il veneto terza regione italiana per produzione di latte vaccino, vicenza guida la classifica regionale

Il veneto terza regione italiana per produzione di latte vaccino, vicenza guida la classifica regionale

Il Veneto si conferma terza regione italiana per produzione di latte vaccino, con Vicenza leader regionale; l’assemblea Arav discuterà costi, progetti e strategie per sostenere allevatori e migliorare la filiera.
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Il Veneto si conferma tra le prime regioni italiane nella produzione di latte vaccino, con Vicenza protagonista a livello regionale. L’assemblea dell’Associazione regionale allevatori del Veneto discuterà sfide, costi e progetti per sostenere e innovare il settore lattiero-caseario locale. - Gaeta.it

Il veneto si conferma come una delle principali aree di produzione di latte vaccino in italia, con una quota significativa che rappresenta quasi un decimo della produzione nazionale. Un focus particolare riguarda la provincia di vicenza, leader regionale sia per numero di aziende agricole sia per la quantità di latte ottenuta. Questi dati aggiornati saranno discussi approfonditamente nel prossimo incontro ufficiale dell’associazione regionale allevatori del veneto , previsto a fine giugno.

Posizione del veneto nel contesto nazionale della produzione di latte vaccino

Il veneto occupa il terzo posto tra le regioni italiane produttrici di latte vaccino, con circa il 9% del totale nazionale. Solo emilia romagna e lombardia superano questa regione per volumi. La lombardia si conferma prima in assoluto grazie a un vasto numero di allevamenti e a una produzione intensa. In questo scenario la regione veneta mantiene una posizione di rilievo, grazie a un tessuto agricolo ben strutturato e una tradizione consolidata nella zootecnia.

Contributo strategico del veneto alla produzione nazionale

In termini assoluti, il veneto contribuisce in modo consistente al mercato nazionale del latte. Questo dato emerge chiaramente osservando la qualità e la quantità della produzione lattiero-casearia locale, che influisce anche sulle filiere alimentari regionali e sull’economia rurale. Il posizionamento della regione sottolinea l’importanza strategica dei suoi allevamenti di bovini, sia per la produzione di latte sia per quella di carne.

La provincia di vicenza, punto di riferimento per la produzione lattiero-casearia veneta

Nel contesto regionale, vicenza si distingue nettamente come la provincia con maggior numero di allevamenti e latte prodotto. Questo la pone al decimo posto nella graduatoria nazionale di produzione del latte vaccino, una posizione rilevante che riflette la densità e la qualità dell’attività zootecnica locale. Gli allevamenti vicentini conservano un ruolo cruciale per l’economia agricola della provincia, coinvolgendo una vasta rete di produttori e operatori.

Caratteristiche distintive degli allevamenti di vicenza

Il dato di vicenza emerge sia per l’entità del latte ottenuto sia per la struttura delle aziende agricole, spesso di dimensioni medie ma organizzate con competenza. L’area si caratterizza anche per una forte attenzione verso la gestione dell’allevamento e le tecnologie per la produzione, elementi che supportano la competitività locale. Questi fattori rendono vicenza un polo di riferimento, dentro e fuori i confini regionali.

L’assemblea arav per discutere i dati e le prospettive del settore

L’assemblea dell’associazione regionale allevatori del veneto si svolgerà lunedì 23 giugno, alle 10:30, nella sede vicentina di via leonardo da vinci 52. Durante l’incontro si procederà con l’approvazione del bilancio consuntivo 2024 e del preventivo 2025, momenti fondamentali per la gestione dell’associazione. Sarà presente il presidente floriano de franceschi, che illustrerà inoltre i progetti attualmente attivi nell’organizzazione.

Temi principali dell’assemblea

Uno degli aspetti centrali sarà la discussione sull’incidenza crescente dei costi di produzione nel comparto zootecnico, tema particolarmente sentito dagli allevatori di tutto il veneto. L’assemblea affronterà la necessità di una progettualità specifica per promuovere l’autonomia produttiva dei bovini da carne, misura che dovrebbe stabilizzare il settore e ridurre le dipendenze esterne. La sessione servirà anche a delineare una mappatura dettagliata del settore latte, in modo da indicare interventi adeguati alle esigenze reali degli allevatori.

Difficoltà e criticità del settore zootecnico veneto

Il settore zootecnico del veneto si trova ad affrontare sfide importanti legate ai rincari dei costi di produzione. Alimentazione, energia e gestione del bestiame mostrano incrementi che pesano sulle attività quotidiane degli allevatori. Le difficoltà economiche che ne derivano mettono a rischio la sostenibilità di molte aziende, soprattutto quelle di piccole e medie dimensioni che rappresentano la maggioranza del comparto.

Reazioni e strategie di associazioni e istituzioni

Questo scenario spinge le associazioni di categoria, come arav, e le istituzioni locali a cercare soluzioni concrete per contenere i costi e garantire un sostegno mirato agli operatori. L’obiettivo è evitare una progressiva erosione della capacità produttiva locale che, in caso contrario, potrebbe influenzare negativamente l’intero mercato lattiero-caseario e della carne nella regione.

Progetti e sviluppi in corso nel settore allevatori veneto

Tra i progetti presentati da floriano de franceschi nell’assemblea ci saranno interventi focalizzati su innovazioni gestionali e miglioramenti strutturali degli allevamenti. Sarà trattata la necessità di sviluppare un sistema più autonomo per la produzione di bovini da carne, riducendo così la dipendenza da forniture esterne e le oscillazioni di mercato. Queste strategie porranno le basi per un settore più stabile e resistente ad eventuali crisi economiche.

Qualità del latte e coinvolgimento locale

L’attenzione sarà anche rivolta agli aspetti qualitativi del latte prodotto, con iniziative per incrementare la qualità e la competitività dei prodotti veneti sul mercato. Il coinvolgimento di tutti gli attori locali è considerato fondamentale per consolidare i risultati raggiunti e dare nuovi impulsi al settore. L’arav intenderebbe accompagnare queste azioni con un piano di monitoraggio costante delle condizioni di produzione e delle esigenze reali degli allevatori. “Queste iniziative rappresentano un passo decisivo per rafforzare la filiera e garantire un futuro sostenibile,” ha commentato floriano de franceschi.

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