Il turismo congressuale in italia: primo in europa e secondo nel mondo tra le destinazioni più ricercate

Il turismo congressuale in italia: primo in europa e secondo nel mondo tra le destinazioni più ricercate

Il turismo congressuale in Italia si conferma leader in Europa e secondo nel mondo, con sfide legate alla carenza di strutture adeguate e strategie per potenziare infrastrutture e sostenibilità.
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L'Italia si conferma leader nel turismo congressuale europeo e mondiale, con un forte impatto economico, ma deve affrontare la carenza di strutture adeguate fuori dalle grandi città. Il governo punta a potenziare le infrastrutture e promuove a livello europeo politiche per sostenere e sviluppare il settore in modo sostenibile. - Gaeta.it

Il turismo congressuale in Italia si conferma tra i più importanti d’Europa e del mondo, un dato di rilievo che vale non solo per il numero di eventi ospitati ma anche per l’impatto sull’economia del Paese. Il settore affronta sfide legate alla carenza di strutture adeguate al di fuori delle grandi città turistiche, ma rappresenta anche un’occasione per stimolare lo sviluppo di nuove aree, attirando visitatori e investimenti su scala nazionale. Le dichiarazioni del ministro del Turismo Daniela Santanchè durante la presentazione dell’Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi illustrano questo scenario.

Italia leader nel turismo congressuale europeo e mondiale

L’Italia si posiziona come leader in Europa per il turismo congressuale e si piazza al secondo posto nel mondo per eventi di questo tipo. Questo risultato spicca soprattutto per il potenziale attrattivo degli spazi e delle città italiane che, più di altri Paesi, sanno abbinare cultura, storia e servizi di qualità. La rilevanza di questi numeri trascende la semplice statistica e ha un peso concreto sul tessuto economico nazionale.

Secondo il ministro Santanchè, questa posizione è motivo di orgoglio, un sentimento di appartenenza che dovrebbe tradursi in concrete azioni per mantenere e migliorare la competitività del settore turistico congressuale. In un mercato sempre più globale, la capacità di attrarre congressi ed eventi aziendali mostra la forza del Paese, in termini di offerta infrastrutturale ma anche di attrattiva culturale e territoriale.

Le strutture come sfida per il settore congressuale

Nonostante le ottime performance, il turismo congressuale italiano incontra ostacoli legati alla carenza di spazi adeguati in molte aree del Paese. La disponibilità di oltre un milione di camere d’albergo è concentrata soprattutto nelle destinazioni più note, come Venezia, Firenze, Milano e Roma. Queste città riescono a sostenere un alto numero di eventi, ma altre zone, spesso interne e meno frequentate, non dispongono di strutture adatte a ospitare congressi di grandi dimensioni.

Il problema più rilevante consiste nella mancanza di sale ampie e moderne e in generale di ambienti dotati di servizi di alto livello pensati per accogliere flussi numerosi di persone. Questa situazione limita la diffusione territoriale degli eventi congressuali e riduce le possibilità di sviluppo per molte località di pregio che potrebbero attrarre nuovi segmenti di clientela.

Sforzi e strategie per potenziare l’infrastruttura congressuale

Per superare le difficoltà legate agli spazi, secondo il ministro Santanchè, serve un impegno deciso nel creare nuove strutture capaci di accogliere congressi importanti con sale spaziose e standard elevati di qualità. Il governo sta studiando misure per stimolare la nascita di questi poli congressuali, con l’obiettivo di dare risposte concrete sia alla domanda crescente degli organizzatori che al bisogno di diversificare l’offerta turistica.

Il potenziamento dell’infrastruttura congressuale non riguarda solo le strutture ricettive ma coinvolge anche la qualità complessiva dei servizi offerti, dall’organizzazione logistica alla tecnologia disponibile. Puntare sulla crescita di queste risorse aiuta a rendere il turismo congressuale un volano per l’intero comparto turistico e per le economie locali meno conosciute.

Le istanze italiane al consiglio europeo dei ministri del turismo

Nella riunione informale dei ministri del Turismo a Varsavia, tenutasi il 24 giugno 2025, il ministro Santanchè ha avanzato richieste specifiche a nome dell’Italia, sottolineando la necessità di un fondo dedicato al turismo congressuale e all’incremento dei trasporti sostenibili. Nel colloquio con il commissario europeo per i Trasporti Sostenibili e il Turismo, Tzitzikostas, si è discusso dell’importanza di destinare risorse specifiche a questo comparto strategico.

Un’altra proposta italiana riguarda la volontà che ogni Stato membro dell’Unione europea istituisca un Ministero del Turismo, per garantire una governance più incisiva e focalizzata sui temi del settore. L’iniziativa punta a coordinare le politiche turistiche su scala europea, migliorando la capacità delle nazioni di attrarre eventi congressuali e promuovere un turismo che sappia bilanciare la crescita economica con la tutela del territorio e la sostenibilità ambientale.


Roma, 25 giugno 2025

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