La recente iniziativa “Anziani Guide della Storia in tour” ha portato un gruppo di anziani in visita all’anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere, un monumento emblematico legato alla storia di Spartaco, il famoso gladiatore ribelle. Il progetto, organizzato dall’Ada Campania con il supporto della UIL Pensionati Campania, punta a promuovere l’invecchiamento attivo e la valorizzazione del patrimonio storico locale. Questa attività non solo offre un’opportunità di socializzazione ma favorisce anche la condivisione di storie e culture attraverso visite guidate in luoghi di significato storico e artistico.
La storia dell’anfiteatro e della rivolta di Spartaco
L’anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere, inaugurato alla fine del I secolo d.C., è il secondo per grandezza dopo il Colosseo e fu costruito seguendo il modello dell’anfiteatro romano. Questo monumento ha una capacità di 60.000 posti e rappresenta una parte cruciale della storia romana, essendo il sito della celebre rivolta di Spartaco avvenuta tra il 73 e il 71 a.C. Spartaco, gladiatore di origine trace, guidò un esercito di schiavi contro Roma, tenendo in scacco l’impero per un lungo periodo. La rivolta si concluse tragicamente sulla via Appia con la sconfitta dei ribelli.
Il legame tra l’anfiteatro e Spartaco è consolidato da storici e archeologi, che hanno ricostruito la storia del sito attraverso reperti e iscrizioni, come quella trovata nel 1726. Durante la visita, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di apprendere le regole dei combattimenti gladiatori, illustrati da Luigi Gicco. Questo non solo ha offerto un’infarinatura sulla vita dei gladiatori, ma ha anche illuminato il contesto sociale e politico dell’epoca.
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L’importanza delle visite guidate per gli anziani
Il progetto “Anziani Guide della Storia in tour” ha visto anche una visita al museo dei gladiatori, fondamentale per contestualizzare l’importanza del combattimento nell’antica Capua. Assunta Parisi, presidente di Ada Campania, ha sottolineato come la terza edizione dell’iniziativa mira a promuovere l’invecchiamento attivo, creando occasioni di incontro per gli anziani in luoghi emblematici del territorio campano. La socialità è uno degli elementi chiave di questo progetto, che cerca di far rivivere la storia coinvolgendo le persone nel suo racconto, facilitando un legame tra generazioni.
L’incontro tra passato e presente è essenziale per costruire una comunità coesa e informata. Grazie all’esperienza degli anziani, i giovani possono apprendere dal patrimonio di conoscenze e storie condivise, ricostruendo così una narrazione collettiva che continua a vivere oggi.
Obiettivi futuri e sviluppo del patrimonio culturale
Anna Maria Ferriero, assessore al Turismo e alla Cultura, ha esemplificato l’impegno del Comune nella valorizzazione dell’anfiteatro campano, introducendo tecnologie innovative come la realtà aumentata per un’esperienza più immersiva. Durante la visita, è emersa anche l’intenzione di mettere in luce i numerosi siti della città non attualmente accessibili. Questo approccio integrato per il rilancio dei siti archeologici è parte di una visione più ampia che mira a promuovere il turismo culturale in Campania.
Il prossimo passo del progetto porterà gli anziani al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, continuando così il percorso di riscoperta e valorizzazione della storia locale. Con iniziative come queste, il patrimonio storico non è solo da osservare, ma anche da vivere e raccontare, rinsaldando il legame tra le generazioni e ricordando che le storie del passato possono ancora insegnarci molto oggi.