La squadra under 18 del Torino ha conquistato il titolo italiano battendo la Roma in una finale tesa e ricca di colpi di scena a Latina. Mai prima d’ora il Toro era riuscito a sollevare il tricolore in questa categoria, e il successo arriva dopo una stagione che ha visto i giovani granata protagonisti con prestazioni spesso dominanti. Il match ha mostrato strategie diverse, cambi significativi durante la partita e momenti di grande tensione, decisi soltanto dopo i tempi supplementari.
Formazione e tattica del torino nella finale under 18 contro la roma
Per la partita decisiva, l’allenatore del Torino Vegliato ha scelto un modulo 4-3-3, modificando la difesa rispetto alla semifinale e ritornando a uno schieramento a quattro dietro. In porta ha confermato Anino, con una linea difensiva fatta dai centrali Fiore e Pellino e due terzini: Gatto a destra e Finizio a sinistra, quest’ultimo rientrato nell’undici titolare. A centrocampo, il regista è stato Bryzski, assistito dalle mezz’ali Liema Olinga e Kirilov. In attacco spazio a un tridente offensivo molto veloce e tecnico: Conte come punta centrale con Sandrucci a destra e Cacciamani a sinistra.
Vegliato ha puntato a un gioco aggressivo già nelle zone alte del campo, cercando di mettere subito pressione alla Roma. Il cambio tattico rispetto alla semifinale puntava a sfruttare maggiormente la spinta dei laterali e la creatività di Kirilov in mezzo al campo.
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La prima frazione di gioco: equilibrio e occasioni al cardiopalma
Il Torino ha iniziato la finale a ritmi alti, pressando alto e cercando di dettare i tempi. La posizione più avanzata di Liema Olinga ha creato difficoltà alla Roma, costringendo i giallorossi a un atteggiamento più prudente, grazie al quale il Toro ha potuto tentare alcune azioni di qualità.
Al 5’, una conclusione di Sandrucci è stata bloccata senza problemi dal portiere Marcaccini. La Roma ha poi reagito affidandosi alla velocità di Sugamele, il giocatore più pericoloso per i capitolini: un’azione prolungata ha creato confusione nell’area granata, ma senza esito. Al 15’ Sugamele ha tentato un altro tiro che non ha impensierito troppo Anino.
La squadra di Vegliato ha avuto la migliore chance del primo tempo al 19’, con un’iniziativa di Cacciamani, che ha superato un paio di avversari prima di passare a Kirilov, bravo a liberare il compagno per un tiro insidioso respinto dal portiere. Dopo qualche minuto di sofferenza, il Toro è rimasto compatto. Al 30’ un altro intervento decisivo di Anino ha negato il gol a Sugamele, su una conclusione ravvicinata di testa.
La partita è rimasta avvincente con continui capovolgimenti di fronte. L’ultima occasione del primo tempo è stata per Kirilov, il cui tiro è finito tra le mani di Marcaccini. Il primo tempo si è chiuso senza gol, con entrambe le formazioni pronte a cercare la vittoria nella seconda metà.
Ripresa combattuta e il gol decisivo di ferraris per il vantaggio granata
All’inizio della ripresa il Torino ha effettuato cambi importanti: fuori Conte e Sandrucci, dentro Ferraris e Melo. Il modulo è diventato più orientato all’attacco, con Melo e Cacciamani a formare una coppia avanzata e Kirilov spostato sulla linea della trequarti.
La Roma invece non ha toccato undici titolari, provando a creare pericoli soprattutto sui calci piazzati. Nei primi minuti Ferraris ha provato subito a impensierire la difesa giallorossa con un tiro fuori di poco.
Al 60’, un infortunio a Fiore ha costretto Vegliato a sostituirlo con Acquah. Dopo un minuto dal cambio, Ferraris ha scoccato un tiro improvviso da fuori area che ha trafitto Marcaccini, infilando l’angolo basso sinistro della porta. L’azione ha cambiato l’inerzia della finale, il Torino ha avuto il vantaggio più pesante.
A quel punto Vegliato ha inserito Conzato per Bryzski per difendere la posizione. La Roma ha risposto spingendo e al 72’ ha ricevuto un calcio di rigore per fallo di Finizio su Morucci in area: Sugamele ha trasformato dal dischetto pareggiando. La partita è ripartita in equilibrio e molto nervosa.
Il Torino ha mantenuto alto il pressing e Melo ha creato occasioni pericolose. Con l’ingresso di Ressia al posto di Finizio, la squadra granata si è sistemata meglio in difesa, mentre la Roma ha provato a intensificare la manovra negli ultimi minuti. Un’azione in contropiede della Roma al 92’ si è infranta sul palo dopo il tiro di un attaccante, grazie ad Anino che poi ha salvato ancora la propria porta. Il tempo regolamentare si è chiuso quindi sull’1-1 e si è andati ai supplementari.
I supplementari e il colpo finale di spadoni che regala il tricolore al torino
Nel primo tempo supplementare Vegliato ha tolto Kirilov per far entrare Spadoni, spostando l’attacco granata verso una maggiore fisicità in area. La Roma è rimasta un avversario pericoloso, ma Anino si è superato con una parata a mano aperta su Morucci, impedendo ai giallorossi di passare in vantaggio.
Al 96’ il Torino ha ottenuto una punizione dalla trequarti. Gatto, capitano, ha calciato con precisione, trovando la testa di Spadoni. Il colpo di testa è stato deciso e ha superato Marcaccini: di nuovo avanti il Torino.
Il tecnico Vegliato ha invitato la squadra a gestire con prudenza il vantaggio, ma con molti minuti ancora da giocare. La Roma ha spinto per creare occasioni, ma ha perso brillantezza. Nel secondo tempo supplementare Lulli ha tentato un tiro senza esito contro la porta granata.
Il Toro ha resistito, sfruttando la corsa di Melo e un’occasione per Acquah poco sfruttata in area. A pochi minuti dalla fine è entrato Kugyela al posto di Melo per dare freschezza.
Gli ultimi istanti si sono giocati con Anino protagonista, che ha bloccato ogni tentativo della Roma. Dopo 120 minuti intensi, il Torino under 18 ha festeggiato lo scudetto, risultato mai ottenuto prima in questa categoria.
Dettagli della partita e formazioni ufficiali
La partita si è conclusa con il risultato di Roma-Torino 1-2, grazie alle reti di Ferraris e Spadoni per il Torino, mentre la Roma ha segnato su rigore con Sugamele.
La Roma ha giocato con un modulo 4-3-1-2, schierando Marcaccini in porta, la difesa formata da Marchetti, Zinni, Terlizzi e Cama. A centrocampo Arduini, Troiani e Panico con Bah trequartista e davanti Sugamele e Belmonte. L’allenatore Ciaralli ha effettuato cambi nel corso della partita per cercare di dare maggior ritmo e cambi tattici.
Il Torino ha mantenuto la linea del 4-3-3 con Anino tra i pali, Gatto, Pellini, Fiore e Finizio in difesa. In mezzo al campo Liema Olinga, Bryzski e Kirilov . Il tridente d’attacco era formato inizialmente da Sandrucci, Conte e Cacciamani.
Ammonizioni rilevate a Finizio per il Torino e Cama tra i giallorossi, confermando un match acceso nei duelli a centrocampo e sulle fasce.